”Ho partecipato alla Camera dei Deputati a un evento per ricordare Jole Santelli. Una figura dalla straordinaria umanità, prima presidente donna della Regione Calabria.
Eravamo distanti, opposti sul piano politico, ma abbiamo avuto un grandissimo rispetto personale e una grande lealtà come minoranza, di allora, in Consiglio Regionale”. Lo afferma il senatore del Pd Nicola Irto.
”Quello che l’ha resa speciale – aggiunge – è stato il profondo amore per la sua terra. La sua prematura scomparsa è stata una grande perdita per tutti, per chi la votava, ma anche per chi non lo faceva.
Il suo impegno e la sua passione saranno sempre un patrimonio per la Calabria e per l’intero Paese”, conclude Irto.

DDL Calderoli: quali rischi per i comuni?” Questo il titolo della partecipatissima iniziativa tenutasi ieri a Montalto Uffugo. Organizzata dal circolo locale del Partito Democratico e supportata dal gruppo consiliare regionale, l’iniziativa ha registrato la presenza dei consiglieri regionali Franco Iacucci e Mimmo Bevacqua, del docente UniCal Guerino D’Ignazio e del senatore e Segretario PD Calabria Nicola Irto.

«Accolti da una nutrita platea di cittadini montaltesi e da tanti amministratori e dirigenti provenienti dai paesi limitrofi e non solo, i relatori hanno avuto la possibilità di illustrare i contenuti di questo Disegno di Legge e i rischi concreti legati al futuro delle comunità locali. Un “NO” convinto alla proposta di Calderoli è ciò che è risuonato dal Palazzo Sant’Antonio dove si svolgeva l’iniziativa».

«Non basta definire i livelli essenziali delle prestazioni se non ci si impegna a finanziarli» hanno denunciato i relatori, che si sono spinti a ritenere tale proposta persino incostituzionale. Poi l’attacco al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, con i consiglieri regionali che hanno detto a chiare lettere: «Noi abbiamo avuto l’onestà intellettuale di contrastare questa riforma anche quando era lo stesso Pd a proporla, ci saremmo aspettati lo stesso da Occhiuto, che invece preferisce anteporre gli interessi del suo partito ai bisogni dei calabresi».

«Il segretario regionale del Pd Nicola Irto, nel corso del suo intervento oltre a rimarcare i rischi ai quali si andrebbe incontro con l’applicazione del Ddl Calderoli in settori fondamentali come sanita e istruzione, ha denunciato la farsa del governo nazionale e regionale i quali, pur di saldare cambiali elettorali alla Lega, rischiano di minare la loro stessa visione di unità nazionale».

«Una bella serata di confronto politico  che ancora una volta ha testimoniato come sia importante alimentare un dibattito come quello sull’autonomia differenziata che rischia di compromettere definitivamente l’unità del Paese.

 

“Il decreto sul Ponte dello Stretto proposto dal governo è una potentissima arma di distrazione di massa, brandita ogni qual volta va distolta l’attenzione mediatica da altro. Ma l’arma di distrazione di massa può servire anche ad altro. Ad esempio, a coprire interventi che rischiano di sconquassare ulteriormente il Paese e di cui il governo deve assumersi la responsabilità politica. Perché non è un caso che il decreto Ponte sia nato quasi contemporaneamente all’ultima bozza, dagli effetti potenzialmente devastanti, sull’autonomia differenziata”. Così il senatore del Pd Nicola Irto intervenendo in aula in dichiarazione di voto sul Dl Ponte.

“Il governo non ha tenuto in alcuna considerazione neppure i rilievi che sono stati mossi nel corso delle audizioni nelle Commissioni competenti, rilievi secondo i quali l’attuale progetto di attraversamento stabile sullo Stretto è del tutto insostenibile, non soltanto sotto il profilo tecnico e ambientale, ma anche sotto il profilo economico-finanziario. Pertanto -sottolinea il parlamentare democratico - risulta chiaro che si tratta di una strategia del governo per annunciare opere che non saranno mai fatte” “Il nostro no, dunque, è un no al decreto per come è strutturato, per l’assenza di coperture finanziarie, per l’assenza di dibattito pubblico sui territori, perché nei fatti è solo uno spot.

Una ferma opposizione che proseguiremo nel Paese dovuta alla mancanza di strategia del governo sul tema complessivo dello sviluppo intermodale della rete dei trasporti. Senza tutto questo, il decreto Ponte è utile non per la comunità ma esclusivamente per la società che va a finanziare.

Alla propaganda e all’arroganza del governo il Partito democratico vota no” conclude Irto.

Dopo le preoccupanti notizie diffuse a mezzo stampa in ordine all’espansione della peste suina in tutta la Provincia di Reggio Calabria e all’allarme crescente tra gli allevatori di suini e i produttori di salumi, il senatore del Pd Nicola Irto ha depositato un’interrogazione risposta a scritta al Ministro della Salute, al Ministro degli Affari regionali e al Ministro dell’Agricoltura per chiedere immediati interventi.
«Il 25 aprile scorso purtroppo nel territorio della Città di Reggio Calabria è stata rinvenuta la prima carcassa di cinghiale risultata positiva al test sulla P.S.A. – si legge nell’interrogazione – e, invero, è stata conclamata la positività di diversi cinghiali rinvenuti morti nel territorio della Provincia di Reggio Calabria in diversi allevamenti di suini semi bradi».
La situazione, dunque, desta particolare preoccupazione e necessita di un’attenzione particolare. E se grazie alla collaborazione di alcune squadre di caccia al cinghiale in braccata operanti nei Comuni di Reggio Calabria e di Cardeto il Commissario dell’Ambito territoriale di Caccia RC1 si è riusciti a risalire alla posizione georeferenziata delle carcasse rinvenute fino alla data odierna, «ciò che preoccupa è che ufficialmente nessuno ad oggi scriva o diffonda la notizia di queste carcasse tanto che i comuni della Provincia di Reggio Calabria non risultano inseriti tra i Comuni italiani in cui è stata riscontrata la malattia».
Considerato che ufficialmente i Comuni Calabresi non sarebbero tra quelli colpiti dalla P.S.A. e che, invece, la tempestività degli interventi e del monitoraggio risultano essere gli unici strumenti per bloccare la diffusione a macchia d’olio di questa epidemia letale, il senatore Irto ha interrogato il Ministro della salute, il Ministro degli affari regionali e le autonomie e il Ministro dell’Agricoltura al fine di sapere se «se intendano chiarire il motivo per cui sul sito del Ministero della Salute, la Provincia di Reggio Calabria non risulti interessata dalla grave problematica della P.S.A.; se l’Ufficio del Commissario nazionale per l’emergenza P.S.A. sia stato dotato di fondi sufficienti agli interventi programmati; se e quali iniziative intendano adottare necessarie ad indennizzare gli operatori della filiera suinicola calabrese colpiti dalle restrizioni sull’abbattimento, la movimentazione degli animali e sulla commercializzazione dei prodotti derivati e, infine, quali azioni intendano adottare al fine di utilizzare la dotazione finanziaria, allo scopo integrata affidata al Commissario di intesa con le Regione Calabria, per i necessari interventi sul campo».

Allegati:
Accedi a questo URL (https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=19&id=1376365)Interrogazione[Interrogazione]0.1 kB

Dopo la decisione assunta dall’Anas di procedere all’ennesima chiusura della galleria della Limina che, di fatto, isola il territorio della Locride mettendo in ginocchio economia, turismo e lo stesso diritto alla mobilità per migliaia di cittadini e pendolari, il senatore del Pd Nicola Irto depositerà un’interrogazione parlamentare.

«La nuova chiusura della galleria della Limina – spiega il senatore del Pd Nicola Irto – non può essere accettata supinamente. Da lunghi anni si aspettano interventi strutturali che rendano sicuro il transito lungo quell’arteria e, invece, la risposta dei governi a tutti i livelli è quella di consentire chiusure temporanee, in qualche stagione avvenute nelle ore notturne e con orari diversi a seconda delle giornate delle settimane, ma facendo rimanere insoluto il problema in tutta la sua gravità. Tanto che, adesso, ci troviamo davanti all’ennesima decisione arbitraria che rischia di compromettere la stagione turistica che sta per cominciare, oltre a creare disagi enormi per l’intero comprensorio».

«Nell’interesse della Comunità della Locride e della Calabria tutta – afferma Nicola Irto - depositerò nella giornata di domani un’interrogazione rivolta al governo e al ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini per avere risposte chiare su quanto sta avvenendo nella Locride e capire quali interventi il governo nazionale abbia intenzione di mettere in atto per evitare una così grave penalizzazione per la cittadinanza. Purtroppo le statistiche relative alla chiusure precedenti parlano chiaro ed esiste il rischio concreto che la nuova condizione di isolamento metta la Provincia di Reggio definitivamente in ginocchio. Non possiamo consentirlo e metteremo in campo ogni sforzo utile per scongiurare la chiusura e rilanciare la questione del diritto alla mobilità per i cittadini calabresi che non può limitarsi esclusivamente allo spot relativo al Ponte sullo Stretto».

 

   

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