Prosegue l’Estate militante del Pd.
Incontrare iscritti, simpatizzanti, persone che con entusiasmo si raccontano, espongono problemi e proposte, partecipano al cambiamento che stiamo costruendo dal basso.
Ieri sera ad Acri, in provincia di Cosenza, per la festa provinciale dell’Unità, abbiamo parlato di sanità e infrastrutture, argomenti cruciali per il nostro futuro.
Ho indicato le responsabilità del governo regionale e le strade da percorrere per dare alle comunità territoriali risposte concrete ed efficaci.
Noi siamo diversi dal centrodestra: all’uomo solo al comando preferiamo la condivisione; all’apparenza preferiamo la sostanza; alle ingiustizie dell’autonomia differenziata preferiamo il valore dell’unità e la bellezza della solidarietà.

«La classe dirigente calabrese si assuma la responsabilità di avviare una battaglia contro il dirottamento delle quote del Pnrr e del Fondo per lo sviluppo e la coesione», come pure contro «l’autonomia differenziata, che sarebbe la pietra tombale sulle possibilità di rilancio dei servizi sanitari pubblici, della scuola e dell’economia del Meridione».

L’ha affermato il senatore Nicola Irto, segretario dei dem calabresi, in un intervento, pubblicato dal Quotidiano del Sud, sulla recente proposta di rimodulazione del Pnrr firmata dal ministro del Sud, Raffaele Fitto.

Così, ha precisato Irto, si levano «alla Calabria ben 905 milioni, cioè quasi la metà dell’importo già assegnato alla regione, destinati perlopiù a misure di contrasto del rischio idrogeologico, di transizione verde e sviluppo delle aree interne». Irto ha poi ricordato che in proposito il Pd calabrese aveva già invitato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, «a difendere gli interessi dei calabresi» e a fronteggiare questo «ennesimo tentativo della destra meloniana, prona ai ricatti politici della Lega nordista, di privare il Mezzogiorno, dunque la Calabria, di risorse essenziali».

«Si tratta – ha puntualizzato il segretario dei dem calabresi – di un taglio sproporzionato delle somme del Pnrr; ingiusto e addirittura devastante, se teniamo conto che la decurtazione pro capite è di 121 euro per il Veneto, di 136 euro per la Lombardia e di 489 euro per la Calabria». A giudizio di Irto, «le giustificazioni fornite dal centrodestra sono beffarde», perché, fermo restando che manca ogni credibile dettaglio, ha argomentato il senatore dem, «dare corso all’annunciato rifinanziamento con somme già disponibili significherebbe togliere ulteriori risorse destinate ad altri scopi».

«Oggi serve un approccio forte e chiaro con il governo Meloni, per salvare le risorse del Pnrr. Al riguardo, perché – ha chiesto Irto – il presidente Occhiuto aspetta a chiedere il voto di fiducia in Consiglio regionale? Non l’aveva domandato per la riforma dei consorzi di bonifica? Lo frena la consapevolezza che stavolta l’iniziativa non gli porterebbe like immediati?».

«L’incremento della mortalità senile correlata all’afa estiva deve spingere ad aumentare misure e livelli di prevenzione, in particolare nella città di Reggio Calabria, che, come riportato dal giornale “la Repubblica”, ha raggiunto nello scorso luglio il 90 per cento, cioè il dato più preoccupante d’Italia. Rammento che gli anziani di Reggio Calabria già subiscono disagi molto pesanti nella tutela della salute, a causa del malfunzionamento della sanità regionale». Lo afferma, in una nota, il senatore Nicola Irto, segretario del Pd calabrese, che sottolinea: «Soprattutto in Calabria, c’è bisogno di maggiore coordinamento tra le istituzioni sanitarie locali e regionali, in modo da ridurre i rischi per le persone in età avanzata, specie per quelle con più patologie e prive di assistenza personale continuativa. Gli anziani rappresentano un grande patrimonio umano e di memoria per tutte le comunità locali. Pertanto, vanno tenuti in condizioni di sicurezza, il più possibile al riparo dagli effetti negativi delle alte temperature». «Mi auguro che questo mio appello di buon senso – conclude il senatore Irto – sia raccolto diffusamente e che, a partire da Reggio Calabria, il Servizio sanitario calabrese ponga tra le priorità del periodo la protezione degli anziani dai pericoli del caldo».

«Il presidente Roberto Occhiuto si muova: difenda gli interessi dei calabresi e sia pronto ad una forte battaglia politica delle Regioni meridionali contro l’eventuale utilizzo delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione nei cantieri ancora fermi del Pnrr, soluzione con cui il governo Meloni potrebbe rimediare ai propri gravi ritardi circa la realizzazione delle opere finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza».
Lo afferma, in una nota, il senatore Nicola Irto, segretario dei dem calabresi, che spiega: «L’ultima, recentissima ripartizione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione presenta gravi criticità, sia per le minori somme assegnate alle Regioni rispetto a quelle definite dal precedente governo, sia perché esse non sono subito disponibili né mai utilizzabili, per quanto è dato comprendere, per le spese relative alle politiche sociali, alle misure di contrasto della povertà e di sostegno dei più deboli, nonché, ad esempio, alle necessità di cultura, turismo, ricerca e formazione. Si rischia, insomma, di non poter utilizzare risorse europee per investimenti immateriali che nel Mezzogiorno aiutano a colmare il divario di sviluppo rispetto al Settentrione».
«È dunque fondato e urgente – sottolinea e conclude il senatore Irto – l’appello alla mobilitazione lanciato dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha contestato i pesanti ritardi del governo Meloni nella nuova ripartizione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, prospettando anzitempo i tremendi rischi che corrono tutti i poveri e deboli, specie nelle regioni del Sud, viste le limitazioni emerse sull’uso delle somme assegnate».

“Abbiamo proposto degli emendamenti per chiedere che il livello dei tributi dei territori con meno capacità fiscale non superi il livello medio nazionale di tassazione, perché ci preoccupa il fatto che le Regioni con meno capacità fiscale dovranno alzare le tasse per garantire i servizi pubblici. E’ inaccettabile che per gli stessi servizi i cittadini al Sud debbano sostenere una pressione fiscale più alta rispetto ad altre zone del Paese. Un emendamento di questo tipo è volto a garantire la giustizia sociale, per evitare che si determini una disparità di trattamento. Tra l’altro, prendiamo atto con stupore che alcuni colleghi di Fratelli d’Italia, prima in Commissione e questa mattina in Aula, si dicevano favorevoli a questo emendamento, salvo poi accettare supinamente le decisioni della Lega. Questi emendamenti vogliono anche essere un’occasione di libertà e di dignità per senatori, affinché possiamo aiutare le Regioni e i territori che stanno più indietro e non spaccare l’Italia’’ lo ha dichiarato il senatore del Pd Nicola Irto intervenendo in Aula a Palazzo Madama dove è in corso l’ esame della delega fiscale.

   

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