“Il Pd esprime un voto contrario al decreto cosiddetto bollette, l’ennesimo provvedimento spot dal titolo ad effetto, approvato per di più con il ricorso al voto di fiducia, un metodo reiterato che offende la dignità dei due rami del Parlamento e con cui il governo calpesta le prerogative delle Camere, in un’avversione all’equilibrio tra poteri dello Statto”. Lo ha detto il senatore del Pd Nicola Irto, segretario d’Aula, nel suo intervento sul decreto cosiddetto bollette.

“Ci vuole una grande sfrontatezza politica – ha proseguito Irto – per raggiungere, come è avvenuto oggi, il record delle fiducie poste, quando dall’opposizione per molto meno Meloni gridava all’esproprio del Parlamento. Abbiamo provato a migliorare questo decreto, sui costi della bolletta elettrica abbiamo proposto emendamenti per alleviare il peso sulle famiglie e sulle imprese, abbiamo riproposto il credito d’imposta per le Pmi e le comunità energetiche e la proroga di un anno per il superamento della maggiore tutela, proprio per il grave rischio che nel 2024 le bollette schizzino alle stelle. Il governo ha eluso il problema sulla pelle degli italiani. Si prevedono bazzecole per i cittadini in difficoltà. Il governo sta mettendo cerotti su ferite economiche e sociali enormi”.

 

L’Europa sosterrà la salvaguardia della competitività e la produttività del porto di Gioia Tauro. Questo è quanto emerso a Bruxelles, nella riunione che la vice presidente del Parlamento europeo, on. Pina Picierno, aveva annunciato qualche settimana fa a Gioia Tauro, e che si è svolta quest’oggi alla presenza del presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, con il Commissario europeo per l’unione energetica, Maros Sefcovic.

“Un incontro assolutamente positivo -dice il segretario del Partito Democratico della Calabria, Nicola Irto- che conferma la disponibilità del commissario Sefcovic e delle istituzioni europee ad affrontare in maniera risolutiva il problema di competitività a cui andrebbero incontro Gioia Tauro ed altri porti europei dell’area mediterranea. Sopratutto -aggiunge Irto- c’è piena condivisione sulla necessità di implementare la direttiva EU ETS, applicandoci i correttivi necessari a scongiurare un decremento delle attività lavorative portuali. La nostra attenzione continua a rimanere alta e ringrazio Pina Picierno per essersi schierata al fianco di Gioia Tauro, mettendo in campo iniziative di confronto assolutamente necessarie ed utili come quella odierna, con Sefcovic. Oltre le parole e le dichiarazioni mediatiche, le azioni politiche sono l’unica via per trovare quella soluzione a cui la Calabria, il Mezzogiorno d’Italia e il Mediterraneo tutto possono guardare oggi con più fiducia.”

«Ancora una volta il Partito democratico è sceso in piazza per difendere i cittadini dalle imposizioni del governo Meloni, sordo e cieco rispetto ai bisogni reali deelle persone, incapace di attuare il Pnrr ed ostile nei confronti del Mezzogiorno». Lo afferma, in una nota, il senatore Nicola Irto, segretario del Pd della Calabria, facendo riferimento alla manifestazione svoltasi a Roma. «Con Elly Schlein - aggiunge Irto - il nostro partito costruisce ogni giorno l’alternativa al governo incompetente e irresponsabile delle destre, ascoltando e coinvolgendo sempre di più i singoli territori. Puntiamo sui diritti sociali e civili, sul sostegno dei più deboli, sul salario minimo, sulla sanità pubblica, sulla sostenibilità e su istruzione, formazione, ricerca e innovazione, cioè le basi di un’Italia che possa affrontare al meglio le sfide del futuro e garantire a tutti dignità e giustizia sociale, senza discriminazioni tra ricchi e poveri e tra nord e sud. Con una partecipazione significativa, il Pd della Calabria ha dato il proprio contributo all’iniziativa di Roma. Il Meridione chiede attenzione e misure concrete, a partire dal diritto alla salute, dallo Stato sociale e dal lavoro».

Con il decreto Sud, il governo commissaria per l’ennesima volta le regioni del Mezzogiorno: liquida le Zes esistenti e le sostituisce con una sola Zona economica speciale a gestione accentrata. Così l’esecutivo mette all’angolo i territori, anche per lo sviluppo delle aree interne". Con queste parole, il senatore Nicola Irto, segretario del Partito democratico calabrese, commenta il decreto Sud.

"Nel frattempo – incalza Irto – il governo tira dritto sull’autonomia differenziata e palesa una contraddizione enorme. Soprattutto, l’esecutivo non indica come il Sud debba e possa svilupparsi. Il decreto Sud è, allora, un’altra operazione di pura propaganda delle destre, che si aggiunge a quella del ministro Salvini sul ponte di Messina".

"Il governo Meloni – attacca il senatore dem – non mostra una visione del futuro, getta fumo negli occhi, direziona enormi capitali pubblici e accentra le decisioni in modo da alimentare il consenso in vista delle elezioni europee, delle successive Regionali eccetera. Ne pagano le spese i cittadini meridionali e strutture strategiche come il porto di Gioia Tauro, fondamentale per l’economia della Calabria e la crescita del Mezzogiorno".

"L’Italia può crescere – conclude Irto – se il Sud non viene lasciato indietro. Anche sul punto, il governo non ci sente, non vede la realtà e non accetta il confronto in Parlamento".

La manovra di Bilancio prevede un taglio netto per le pensioni di circa 700mila dipendenti pubblici che presto lasceranno il lavoro per raggiunti limiti di età.
Lo dichiara il senatore e segretario del PD Calabria Nicola Irto
Se fosse confermata la decisione - prosegue Irto -, i lavoratori del pubblico impiego riceverebbero un benservito tremendo, un colpo micidiale dopo una vita di sacrifici.
Diciamo No a questo ennesimo attacco delle destre alla serenità delle famiglie. Le soluzioni si trovano sempre, se c’è la volontà di cercarle puntando all’interesse collettivo.

   

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