«Ancora una volta il Pd dimostra di essere l’unico partito ad occuparsi concretamente del Sud. E così, mentre la destra di Salvini e Meloni vuole dividere l’Italia con l’autonomia differenzia, il segretario nazionale Enrico Letta, insieme ai governatori De Luca e Emiliano, lancia la Carta di Taranto».

Così il segretario regionale del Pd calabrese Nicola Irto. «Il segretario Letta lo ha detto chiaramente: “combatteremo con tutta la nostra forza rispetto al tentativo, che Salvini la Lega fanno, di togliere la soglia del 40% di premialità per i fondi del Pnrr sul Mezzogiorno''. Le regioni meridionali non possono subire ulteriori penalizzazioni, ma anzi devono diventare una priorità per il prossimo governo nazionale. Serve un piano straordinario che venga sfruttato per le potenziare le infrastrutture, per gli investimenti nella sanità, per la transizione digitale e per l’occupazione. Bisogna respingere – dice ancora Irto – l’attacco della destra al reddito di cittadinanza, seppure da correggere e da migliorare, che rappresenta l’unico appiglio per chi non ha un’occupazione e non riesce ad arrivare a fine mese. Al contempo è necessario investire, soprattutto nelle regioni meridionali, per fornire occasioni concrete di sviluppo e per creare posti reali di lavoro, unica ricetta per eliminare le sacche di precariato e l’assistenzialismo».

«Soltanto con un Sud forte e al passo con le regioni più sviluppate si può avere davvero un’Italia unita e in grado di affrontare le difficili sfide che ci attendono a partire dal prossimo mese di ottobre. Nessuno deve restare indietro, questo il messaggio principale contenuto nella Carta di Taranto che deve essere un punto di partenza per l’avvio di una politica diversa per il Meridione. Una politica che la destra non ha nessuna intenzione di mettere in campo, come dimostra il silenzio della coalizione di Salvini e Meloni sulle emergenze del Mezzogiorno e come è confermato dal silenzio della destra locale, con il governatore Occhiuto rimasto inerte anche davanti al blocco dei fondi Fsc. Il voto per il Pd, dunque, è l’unica possibilità per evitare che il Paese venga esposto a ulteriori divisioni e che il Meridione venga condannato per sempre a una condizione di sottosviluppo. Con il Sud in affanno non si farebbe altro che amplificare la crisi economica che il prossimo governo dovrà affrontare con determinazione e con un’attenzione altissima per le fasce sociali più deboli».

20 giorni al 25 settembre!
Continua il nostro percorso sui territori.
- Oggi sarò a Reggio Calabria e Rombiolo
- Domani, 6 settembre, sarò a Castrovillari
- Il 7 settembre pomeriggio ci vedremo ad Arena
- L’8, invece, sarò a Crotone
Vi aspetto!

#25settembrevotoPD
#scegli
#vinconoleidee

Elemento emergente del Partito Democratico, candidato al Senato, nei ranghi dei Dem alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Nicola Irto a 360 gradi. Ecco la sua ricetta per uscire dalla crisi, che è ovviamente una crisi economica, ma anche sociale.

Italia al voto, ma di certo quelli attuali non sono mesi facili. E non lo saranno nemmeno i prossimi…

La crisi energetica che rischia di travolgere il tessuto produttivo e sociale del Paese, impone una risposta immediata da parte del governo anche se ci troviamo di fronte ad un esecutivo limitato nei suoi poteri. E’ strano che oggi le stesse forze politiche che hanno voluto interrompere l’esperienza del governo Draghi e la legislatura con sei mesi di anticipo chiedano al Presidente del Consiglio di esercitare “ i pieni poteri” che loro stessi hanno tolto al governo per meri calcoli elettorali limitandolo agli “affari corrente” . Eppure la crisi drammatica era prevista , non è stata un fulmine a ciel sereno e di fronte al diluvio che arrivava 5 stelle in primis e a rimorchio Lega e Forza Italia, hanno tolto l’ombrello agli italiani . Ecco perchè noi chiediamo ai cittadini un voto per impedire che la crisi eccezionale che il paese vive diventi irreversibile e trascini i cittadini in un vortice senza speranza e senza futuro che ne travolga la stessa tenuta sociale. Il Pd in questi anni non ha mai fatto calcoli elettorali , non ha mai fatto scelte nell’interesse del partito ma ha lavorato sempre per sostenere gli interesse dell’Italia e degli italiani e credo che i cittadini siano pienamente consapevoli di questo e nel momento finale delle scelte elettorali sapranno valutare questo elemento non secondario.

Cosa pensa del tanto discusso Reddito di Cittadinanza?

Il reddito di cittadinanza è stato uno strumento di contrasto alla povertà ed è stato utile soprattutto se pensiamo al periodo della pandemia. Ora va rafforzato a favore delle fasce deboli del paese. E’ una misura che completa il reddito di inclusione e deve rappresentare un sostegno per i soggetti che non riescono ad incrociare il mercato del lavoro. Ricordo solo che due terzi della platea a malapena ha la terza media. Al tempo stesso vanno modificate le politiche attive del lavoro per consentire proprio a chi è occupabile di rafforzare le proprie competenze. Vanno ad esempio introdotte alcune modifiche a cui il governo con il Ministro Orlando stava già lavorando come ad esempio il divieto di cumulo per gli stagionali. Bisogna eliminare i vuoti normativi che hanno consentito a tantissimi di speculare sul reddito di cittadinanza. Bisogna valorizzare il ruolo delle piccole imprese che rappresentano la spina dorsale della nostra economia e contemporaneamente rafforzare il primo e vero capitale di ogni azienda e cioè i lavoratori, in termine di giusti salari, di sicurezza suoi luoghi di lavoro, di dignità nell’espletamento delle mansioni , di rispetto dei veri contratti di lavoro e dell’abrogazione di ogni contratto pirata con un rafforzamento del ruolo dei veri sindacati e delle vere associazioni dei datori di lavoro. Con l’implementazione di ogni forma utile ad eliminare il lavoro nero dai luoghi di lavoro. Servono interventi legislativi idonei ad aumentare il peso della busta paga che finisce in tasca ai lavoratori senza scaricarne gli oneri solo ed esclusivamente ai datori di lavoro.

I dati sul Reddito di Cittadinanza sono alti soprattutto nel Mezzogiorno. Ma ora c’è chi vorrebbe l’autonomia differenziata…

Dobbiamo dire con forza no all’autonomia differenziata proposta da tutto il centrodestra come cardine del loro programma, perché l’attuazione comporterebbe l’emarginazione totale del meridione e l’impossibilità di recupero del differenziale in atto esistente soprattutto tra la Calabria ed il resto del paese . la pandemia prima e le conseguenze del conflitto in ucraina poi richiedono un Paese coeso. La crisi in atto sta ampliando le differenze tra le regioni ricche e le regioni che scontano una arretratezza atavica . L’entrata a regime dell’autonomia differenziata ed abbracciata oltre che da Salvini anche dalla Meloni e da Berlusconi sarebbe il colpo finale.

Crede che le prossime elezioni saranno influenzate eccessivamente dalle questioni economiche?

Non si vota solo con il portafoglio. Noi siamo portatori di una visione di società che non si alimenta di odio e discriminazioni e in cui i diritti sono molto importanti. la nostra è una terra resiliente e che subisce pregiudizi e stereotipi che combattiamo da sempre, lo combattono i nostri giovani che si affermano fuori dai confini regionali. L’altro giorno mi ha molto colpito la notizia di una bimba di 12 anni morta in un parco ad Avezzano perché le è caduta sulla testa una trave di legno. Noi dobbiamo pensare anche agli spazi per i nostri figli, alla loro creatività e fare in modo che la scuola dopo due anni di pandemia sia davvero il luogo in cui si combattono le diseguaglianze e si costruisce il futuro.

Il Dispaccio del 5 settembre 2022

«Se Occhiuto vuole essere coerente con le cose che dice porti le carte in Procura, invece di fare solo propaganda elettorale e scelte spot. Sulle cooperative di medici perché non è intervenuto prima, visto che non poteva non essere a conoscenza di delibere e convenzioni già stipulate da mesi da Asp e Aziende ospedaliere calabresi?

Come succede spesso in politica, le cose accadono all’insaputa di qualcuno. Il commissario-presidente ha chiesto alla magistratura di indagare sulle cooperative incaricate di occuparsi del reperimento di medici e operatori che offrono le loro prestazioni a 100/150 euro l’ora, ciò vuol dire che per un turno giornaliero di 12 ore in una struttura sanitaria si devono sborsare dai 1000 ai 1500 euro.
Occhiuto, però, non sa o non vuole sapere, che le Asp e Aziende ospedaliere calabresi, hanno stipulato convenzioni con società cooperative di medici e operatori sanitari dell’Emilia-Romagna, della Campania e della Toscana (con capitale sociale di 10mila euro)».

È quanto hanno affermato Nico Irto e Carlo Guccione nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede del Pd di Lamezia Terme pere presentare le proposte del Partito Democratico calabrese sulla sanità.
«L’Asp di Cosenza, ad esempio, con delibera 1982 del 29 dicembre 2021 ha stipulato una convenzione con “Nuova Hypnos Srl TP” di Aversa (con capitale sociale di 2500 euro) esternalizzando il servizio di Guardia medica anestesiologica e rianimatoria, per un periodo che va dall’1-02-2022 al 31-01-2023. Inoltre, con delibera 1297 del 2 agosto 2022 è stata indetta – spiegano Irto e Guccione – una procedura di gara per l’acquisizione di servizi medici specialisti e nelle more dell’espletamento della nuova procedura di gara è stata prevista – con la medesima società (Nuova Hypnos Srl TP) – la proroga del servizio di Guardia medica anestesiologica e rianimatoria in alcuni presidi ospedalieri della Provincia di Cosenza, impegnando 392 mila euro per un servizio complessivo di 4000 ore».

Il Giornale di Calabria del 2 settembre 2022

 

 

Il grave incidente al porto di Crotone riaccende la questione della tutela e della sicurezza di tutti i lavoratori.

Sono vicino ai familiari delle vittime e ringrazio il corpo dei Vigili del fuoco per il loro costante impegno nella salvaguardia delle vite umane.

Partito Democratico Calabria

   

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Nicola Irto - Sito ufficiale

 

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