La sanità deve essere pubblica e per tutti; basta con le diseguaglianze tra ricchi e poveri, tra Nord e Sud. È il messaggio forte e diretto che, come Partito Democratico Calabria, abbiamo mandato a Roma, insieme a Elly Schlein, dalla Festa regionale dell’Unità, svoltasi a Vibo Valentia dall’1 al 3 settembre scorsi.

In queste giornate militanti abbiamo visto testa, cuore, passione, partecipazione e rinnovamento. Il dialogo tra generazioni; la condivisione di idee, proposte ed obiettivi; l’entusiasmo dello stare insieme, dentro una storia e con un orizzonte comune.
C’è tanto ancora da fare, ma c’è un grande senso di appartenenza a una comunità politica che si riconosce nei valori della solidarietà, dell’impegno civile, della democrazia; che considera la diversità una ricchezza, il confronto un elemento irrinunciabile e il partito lo strumento per costruire una società migliore e la Calabria del futuro.

Sono contento ed orgoglioso. Dobbiamo proseguire con questa stessa energia, allargando il centrosinistra e lavorando sul terreno delle proposte e dell’esempio per essere alternativi al centrodestra, che vuole dividere l’Italia, distruggere il Servizio sanitario nazionale, deprimere il Sud e reprimere il dissenso, le differenze individuali e le libertà sancite dalla Costituzione.

Ha avuto inizio oggi pomeriggio a Vibo Valentia, in piazza Municipio, la festa dell’Unità regionale che si concluderà domenica con partecipazione della segretaria nazionale Elly Schlein.
Ad aprire i lavori è stato il segretario regionale del Pd Nicola Irto che ha sottolineato l’importanza del confronto e della partecipazione democratica sottolineando la crucialità del ruolo dei dem nella costruzione di una proposta politica innovativa e alternativa alle destre.
«Viviamo un momento assai complicato – ha spiegato Irto – con il governo nazionale a trazione leghista che vuole spaccare il Paese con l’autonomia differenziata e si è dimenticato dei ceti più deboli e un governo regionale completamente assente. Serve adesso una presa di coscienza comune e un Pd forte in grado di contrastare le attuali politiche di governo. La battaglia deve essere ferma su questioni nevralgiche come l’unità del Paese, il salario minimo e la sanità pubblica. E a proposito di sanità non si può tacere che ci troviamo a vivere il momento più basso e drammatico della sanità in Calabria e che i territori aspettano risposte immediate. Nel primo dibattito della nostra festa – ha detto ancora Irto – affronteremo la questione relativa all’attuazione del Pnnr. E a tal proposito voglio solo ricordare che il governo Meloni lo scorso 10 agosto, nel silenzio generale, ha tagliato i fondi Pnrr per un valore pro-capite che dimostra l’ennesima penalizzazione per il Sud. Per ogni cittadino veneto sono stati tagliati 129 euro, per ogni cittadino lombardo 136 e ben 489 euro per ogni cittadino calabrese nel silenzio del governo regionale e del suo presidente. Serve una coalizione larghissima, un campo, un argine a questo modo di fare politica; un collettivo politico che veda il Pd in prima linea per assumersi l’onere di una proposta politica diversa e innovativa». E proprio in vista della futura elaborazione politica il segretario regionale ha dato appuntamento alla conferenza programmatica che si svolgerà in autunno.
Dopo i saluti di Nicola Irto ha avuto luogo il primo dibattito “La sfida del Pnrr. Quali aspettative per la Calabria” che ha registrato gli interventi di Michela Chindamo, Nicola Fiorita, Paolo Pappaterra, Ernesto Alecci, Vittorio Zito, oltre a quelli dell’europarlamentare Pina Picierno e del senatore Alessandro Alfieri.
Alfieri in particolare ha garantito il controllo massimo sull’operato del governo e che venga rispettata percentuale del 40% dei fondi Pnrr destinati al Sud.
Picerno ha sottolineato l’importanza di porre un freno alle politiche del governo che «ha cancellato con un sms il reddito di cittadinanza e criminalizza la povertà».

Il salario minimo è una battaglia sacrosanta, di civiltà, modernità e prospettiva. Come Partito democratico la stiamo combattendo nell'interesse dei lavoratori, che vanno difesi e valorizzati senza paura e senza alcuna sudditanza alle leggi del libero mercato.
Ne abbiamo parlato alla Festa dell'Unità di Spezzano della Sila, in provincia di Cosenza con Michele Fina e Pina Picierno.
A questo nuovo appuntamento dell'Estate militante abbiamo anche discusso delle elezioni europee dell'anno prossimo, che saranno molto importanti per il Sud, in particolare per la Calabria.
Non è questo un luogo comune, sia perché il Mezzogiorno ha bisogno dell'Europa, sia perché l'Europa ha bisogno del Mezzogiorno.
La coesione è fondamentale e il Meridione può dire la sua in ambiti essenziali, a partire da ambiente, energia, cultura, turismo e sostenibilità.
Contenuti, passione e politica nei territori: questo è il Pd che cresce, in cui crediamo e per cui ci ritroviamo nelle piazze.

La Locride è centrale per la Calabria: ha una storia antica e i relativi bisogni sono legati al futuro dell’intera regione.
Questo territorio rischia l’isolamento a causa dei lavori riguardanti la galleria Limina, lungo la Statale 682.
Nel merito stiamo portando avanti una grande battaglia in Parlamento e fuori, chiedendo al governo di ascoltare i sindaci e le esigenze dei cittadini che rappresentano.
Di questi aspetti abbiamo discusso ieri sera, in un dibattito a cui ha partecipato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, e altri relatori qualificati, nel corso della Festa dell’Unità organizzata dal circolo del Pd di Locri.
Stiamo nei territori, siamo con le persone, ascoltiamo i loro bisogni e cerchiamo insieme le soluzioni.
Grazie all’Estate militante cresce la partecipazione e si respira aria di comunità.

Dibattito a più voci sull’autonomia differenziata, all’interno della Festa dell’Unità di Polistena che si sta svolgendo nel segno dell’aggregazione e della solidarietà, con l’intento di costruire insieme l’alternativa al centrodestra.

Qualche mese fa la propaganda martellante del governo Meloni aveva coperto la discussione pubblica sull’autonomia differenziata.

L’impegno quotidiano del Pd e della società civile ha invece riportato il tema nelle piazze e nelle case degli italiani ha riunito tante energie e sensibilità democratiche e ha riacceso le speranze di costruire un futuro diverso: con un’Italia più unita, più moderna e più solidale.

   

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