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È iniziata la XIX legislatura del Parlamento Italiano.
Una grande emozione, con la consapevolezza che oggi, dopo molti anni dall'inizio del mio percorso politico, farò parte del Senato della Repubblica.
Valore ancora più grande essere stato per la prima volta nell’emiciclo del Senato e potere sentire da vicino le parole della Senatrice Liliana Segre che, nel suo discorso introduttivo, ha richiamato tutte e tutti ad una grande responsabilità: essere parte delle istituzioni significa essere figli di una storia fatta di libertà, impegno e valori profondissimi.
Il compito a cui mi appresto è carico di responsabilità, avrò bisogno come sempre di un confronto aperto e serrato con tutte e tutti voi, del vostro sostegno, per costruire una prospettiva comune per fare il bene della nostra terra.
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Insediamento del Governo e prime misure su cui lavorare, con un'opposizione netta e vigile del Partito Democratico.
Ecco il mio intervento al Tg1 del 10 ottobre.
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I risultati elettorali confermano la mia elezione al Senato della Repubblica.
Per questo ringrazio ogni singolo elettore, ogni militante, ogni amico che si è speso al mio fianco, tutti i circoli che mi hanno accolto e i dirigenti che mi hanno sostenuto nel mio territorio e in tutta la regione.
Un affetto e una fiducia a cui risponderò con il massimo impegno di rappresentanza, cercando di essere congiunzione tra i bisogni e le potenzialità della Calabria e la massima istituzione nazionale.
Dovremmo difendere il Sud da una destra che vuole mettere mano al Pnrr, rivedere gli investimenti strutturali previsti dai precedenti governi e condannare all’irrilevanza strategica il Mezzogiorno.
Una elezione, la mia, che non attenua l’amarezza del risultato complessivo del Partito Democratico, nel Paese e in Calabria.
Qualcosa è cambiato per sempre nel tessuto del nostro Paese e della nostra regione ed occorre comprendere come una proposta progressista e riformatrice possa rovesciare i populismi presenti sulla scena locale e nazionale, come quella voglia di cambiamento si possa coniugare con la realtà e le istituzioni.
La fase congressuale, ancora in parte in corso, che abbiamo messo in campo nei mesi scorsi, è solo un avvio, ma c’è un segnale chiaro: dobbiamo fare meglio e di più, dobbiamo essere all’altezza delle sfide con umiltà.
C’è una generazione pronta ad impegnarsi in politica, sui territori, lontana dalle beghe di corrente, dalla cooptazione, da vecchi schemi mentali di vuota spartizione.
Una generazione che è risorsa fondamentale per ripartire dagli errori che dovremo guardare in faccia e analizzare affinché non si ripetano.
Insieme, continueremo il cammino.
E, ancora, Grazie di cuore
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È stata una campagna elettorale tra la persone, sui territori.
Percorrendo tutta la Calabria, riscoprendo la bellezza delle sue coste e delle aree interne.
Ho avuto modo di ascoltare i calabresi, incrociare i loro volti e vi ho ritrovato il nostro naturale senso dell'accoglienza, della spontaneità e della fierezza.
Sentire le loro proposte, le loro difficoltà e necessità, scoprire e conoscere meglio i paesaggi della nostra regione è stata un'esperienza straordinaria.
Sono convinto che una Calabria diversa e migliore sia possibile, lavorando, insieme, a una terra che guardi al futuro e crei opportunità per tutti.
Il 25 settembre andiamo a votare, decidiamo il futuro della nostra regione e del nostro Paese.
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Le elezioni politiche e i problemi della vallata dello Stilaro al centro del dibattito che il Pd ha organizzato a Monasterace marina, al centro di aggregazione giovanile “Rocco Lombardo”.
All’incontro hanno preso parte il presidente del Consiglio comunale di Stilo Salvatore Sabatino, il sindaco di Bivongi Vincenzo Valenti, il sindaco di Pezzano Franco Valenti e il sindaco di Camini Giuseppe Alfarano, oltre ai dirigenti locali del partito e a tantissimi cittadini.
Le conclusioni sono state affidate ai candidati di Camera e Senato per il collegio di riferimento Domenico Battaglia e Nicola Irto.
Il segretario regionale e capolista per palazzo Madama Nicola Irto ha sottolineato l’importanza del voto di domenica prossima per evitare che venga divisa l’Italia e che il Sud possa subire ulteriori penalizzazioni.
«Il progetto del centrodestra è chiaro – ha ribadito Irto – attraverso l’autonomia differenziata si vogliono, nuovamente, sottrarre risorse al Meridione a vantaggio del Nord. Salvini è venuto fino a Crotone a spiegare che vogliono introdurre l’autonomia differenziata affermando che sarebbe un bene per il nostro territorio. Un bluff bello e buono. Con l’autonomia differenziata, così come concepita dal centrodestra, la penalizzazione per il Mezzogiorno è palese. Ma, con la destra al governo, c’è anche il rischio di vedere evaporare le risorse del Pnrr. Del resto l’unico partito che parla di Sud e del suo sviluppo, inteso come punto di partenza per tenere l’Italia unita, è il Pd. Il manifesto per il Sud firmato a Taranto dal segretario Enrico Letta è una garanzia in questo senso con le sette linee di intervento previste e con un piano straordinario per l’occupazione».