Da quasi 25 anni, i trasferimenti dello Stato alla Sanità calabrese sono di gran lunga inferiori rispetto alle necessità dei malati cronici.
Nel complesso, la cifra mancante supera i tre miliardi e mezzo. Rispetto alla media delle altre regioni, poi, la spesa pubblica pro-capite è molto più bassa in Calabria, in cui la migrazione sanitaria cresce, il debito aumenta e molti pazienti sono costretti ad attendere mesi o anni per una semplice visita.
Ciò conferma che il disegno di legge sull’autonomia differenziata va evitato con coscienza e con coraggio.

Lo ha detto il senatore Irto nel corso delle audizioni della Commissione parlamentare bicamerale per le questioni regionali, riunitasi in missione a Catanzaro.

Ho chiesto pure conto delle difficoltà territoriali che già esistono nell’assistenza scolastica dei minori, nei Servizi sociali e nel trasporto pubblico locale.
È emersa -conclude Irto- una preoccupazione condivisa da più parti: il provvedimento rischia di spaccare l’Italia e di affossare il Sud.

“Una e indivisibile. Il Partito Democratico della Calabria sostiene la voce dei sindaci contro il progetto di autonomia differenziata con cui la destra italiana sta portando l’Italia ad una pericolosa spaccatura socio economica”. Si apre così il lungo post Facebook del senatore Pd Nicola Irto dove ricorda: “in questi anni abbiamo messo in campo ogni azione utile a contrastare quello che riteniamo un provvedimento iniquo e contrario ai principi costituzionali, lo abbiamo fatto come maggioranza in Consiglio regionale, sostenuti da coloro i quali oggi scelgono di voltare le spalle ai calabresi per salvaguardare poltrone e potere personale, lo abbiamo fatto nei nostri circoli parlando alla gente delle conseguenze nefaste sui servizi primari, lo abbiamo fatto sostenendo raccolte firme contro questo ddl e portando in Parlamento una posizione nettamente contraria, provando a far partire una discussione che la destra ha soffocato. Oggi riteniamo sia tempo di attivare ogni forma possibile di protesta pacifica e democratica, condividendola con i sindacati, le istituzioni, i cittadini, le forze politiche, in maniera trasversale e unitaria, con il solo obiettivo di salvare l’Italia da un indebolimento economico e politico che la metterebbe ai margini in Europa e nel mondo”.
“I principi su cui le madri e i padri costituenti hanno fondato la nostra Repubblica – si legge nel post- ruotano attorno ai concetti di uguaglianza, equità sociale e solidarietà sui quali l’autonomia differenziata si abbatterebbe come una valanga.
Non possiamo permetterlo!”.
“Sosteniamo – rimarca Irto – la proposta di Anci Calabria, di tutti i sindaci che la compongono, della sua presidente, Rosaria Succurro, attaccata con veemenza dai colleghi e dalle colleghe della destra per aver fatto ciò che ci aspettavamo da tutti i parlamentari di centrodestra: dissentire rispetto al tentativo di affossare il Meridione d’Italia! Nemmeno il presidente Roberto Occhiuto ha avuto il necessario coraggio e continua a rispondere con i se e con i ma davanti alla sua responsabilità di tutela della Calabria, e -peggio ancora- il fratello Mario, in Parlamento, ha sostenuto e fatto suo questo dissennato progetto di dismissione dei diritti dei calabresi. Con quale coraggio?”. “Non è più tempo di nascondersi, bisogna con chiarezza prendere una posizione contro l’autonomia differenziata e difendere i calabresi, invitiamo anche Roberto Occhiuto a farlo, a schierarsi da questa parte, dalla parte dei meridionali”.
“Noi – conclude Irto – il 13 febbraio ci saremo, davanti alle Prefetture calabresi, insieme ai sindaci, in rappresentanza di tutti i cittadini che hanno a cuore l’unità dell’Italia e la Costituzione antifascista”.

“Convochiamo l’assemblea straordinaria dei circoli del PD e subito dopo mobilitiamoci contro l’autonomia differenziata e contro le scelte scellerate del GOVERNO di centrodestra, che sta spaccando l’Italia, abbandonando il Sud, demolendo lo Stato sociale e calpestando i princìpi di eguaglianza e solidarietà della Costituzione repubblicana”. L’ha detto il senatore Nicola Irto, segretario del PD calabrese, al termine della sua relazione all’assemblea e alla direzione regionale del PD della Calabria, tenutesi oggi a Vibo Valentia, con la partecipazione del capogruppo dem al Senato, Francesco BOCCIA. Secondo Irto, “la mobilitazione è indispensabile, visto che il GOVERNO e la sua maggioranza si sono resi sordi e impermeabili rispetto ai nostri ragionamenti in Parlamento, alle istanze delle categorie economiche e sociali e perfino ai moniti sulle terribili diseguaglianze che l’autonomia differenziata determinerebbe, lanciati dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, e dalla Conferenza episcopale calabrese”. “Il PD calabrese è pronto, insieme a tutto il Partito democratico, ad affrontare questa battaglia di giustizia sociale e di civiltà, con la mobilitazione generale – conclude il senatore Irto – a difesa dei diritti dei cittadini meridionali e dell’unità del Paese”.

«Sull’autonomia differenziata, il governo di centrodestra e la sua maggioranza ascoltino il monito dei vescovi calabresi, che sono al di sopra delle parti». Lo affermano, in una nota ufficiale, i dem della Calabria, che sottolineano: «I vescovi calabresi hanno avvertito che il disegno di legge in questione rischia di minare il principio di unità e solidarietà nazionale, di compromettere il diritto alla salute e quello all’istruzione, di inficiare l’accesso ai servizi essenziali che lo Stato deve garantire a tutti i cittadini nella stessa misura».

«Nell’esprimere netta preoccupazione per l’autonomia differenziata, la Conferenza episcopale della Calabria – continuano i dem calabresi – ha osservato che, riguardo alla determinazione dei Livelli essenziali di prestazione, c’è un precedente: l’esperienza fallimentare dei Livelli essenziali di assistenza.

Nello specifico, la stessa Conferenza ha poi valutato che con questi strumenti si giustifica una formale uguaglianza di trattamento, coprendo, in realtà, un’inaccettabile disparità tra le persone».
«Nel dibattito parlamentare sul regionalismo differenziato, il governo e la sua maggioranza – sottolinea il senatore Nicola Irto, segretario del Partito democratico della Calabria – si sono mostrati ciechi e sordi davanti ai nostri ragionamenti. Difatti, hanno presentato il provvedimento in discussione come un’opportunità per il Sud, che invece verrà sganciato definitivamente dal resto della nazione.

Ancora una volta mi auguro che i parlamentari meridionali del centrodestra, a partire da quelli calabresi, interroghino la loro coscienza e difendano l’eguaglianza dei cittadini, principio democratico – conclude Irto – al centro delle riflessioni della Conferenza episcopale della Calabria».

“L’agricoltura italiana è in ginocchio, ma il Governo sembra accorgersi solo adesso della crisi in corso. Il ministro Lollobrigida è il titolare del dicastero da un anno e mezzo ma ancora non si sono avuti interventi concreti di sostegno del comparto. Noi abbiamo chiesto più tutele, esoneri contributivi, il blocco delle assicurazioni sulle calamità, la proroga del blocco del credito di imposta per l’acquisto del carburante agricolo. Invece non è avvenuto niente di tutto ciò. Ci aspettavamo l’avvio di un programma di sostegno dell’agricoltura e degli agricoltori e invece nulla.

Solo ieri il Parlamento ha approvato il Dl energia, il Pd ha presentato emendamenti per migliorare il decreto, perché fosse una occasione per dare un aiuto organico a imprese e agricoltori invece maggioranza e governo hanno preferito voltare la testa da un’altra parte. A questo punto vista l’assenza di una politica per il settore agricolo il Governo deve chiarire la sua posizione su due temi fondamentali. Il primo è quello dei cambiamenti climatici.

Cambiamenti che richiederebbero interventi precisi per gestire le trasformazioni in atto ma che vedono il Governo tagliare il fondo sul clima di ben 280 mln. E il secondo è la grave distrazione mostrata nei confronti del settore agricolo: il Governo sembra non essersi minimamente accorto di quanto sta accadendo.

Una negligenza gravissima. Per questo chiediamo che il Governo presenti un programma complessivo, si confronti con le categorie e poi venga in aula con un grande e vero piano di aiuti per questo settore strategico della nostra economia”.

Così nel corso del suo intervento nell’aula di Palazzo Madama il senatore Nicola Irto, capogruppo Pd in commissione Ambiente.

   

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