A Locri, per partecipare alla cerimonia di commemorazione di Franco Fortugno.

Il vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria fu barbaramente ucciso dalla 'ndrangheta 17 anni fa mentre erano in corso le primarie dell'Unione.

Il suo sacrificio e la sua storia restino come monito per i più giovani, per una Calabria onesta e libera dai condizionamenti.

«Cominciare subito con giochini nascosti per influenzare l’esito del voto finale non è un buon segnale per i partiti di minoranza».

Così il senatore del Pd Nicola Irto sull’elezione del presidente del Senato avvenuta con una maggioranza che supera i suoi stessi voti, nonostante l'astensione dei senatori di Fi.

«Occorre chiarezza e trasparenza in un momento così importante e delicato – prosegue Nicola Irto – e se qualcuno spera già di entrare in maggioranza per vie traverse dovrebbe dirlo apertamente senza nascondersi. Preoccupa anche la tenuta della coalizione di centrodestra, in corto circuito ancora prima della formazione del Governo. Se il buongiorno si vede dal mattino, l’alto profilo e la stabilità con cui Giorgia Meloni tenta di rassicurare la UE da settimane, sono solamente un’illusione, già infranta sul primo nodo fattuale».

È iniziata la XIX legislatura del Parlamento Italiano.
Una grande emozione, con la consapevolezza che oggi, dopo molti anni dall'inizio del mio percorso politico, farò parte del Senato della Repubblica.
Valore ancora più grande essere stato per la prima volta nell’emiciclo del Senato e potere sentire da vicino le parole della Senatrice Liliana Segre che, nel suo discorso introduttivo, ha richiamato tutte e tutti ad una grande responsabilità: essere parte delle istituzioni significa essere figli di una storia fatta di libertà, impegno e valori profondissimi.
Il compito a cui mi appresto è carico di responsabilità, avrò bisogno come sempre di un confronto aperto e serrato con tutte e tutti voi, del vostro sostegno, per costruire una prospettiva comune per fare il bene della nostra terra.

Insediamento del Governo e prime misure su cui lavorare, con un'opposizione netta e vigile del Partito Democratico.
Ecco il mio intervento al Tg1 del 10 ottobre.

I risultati elettorali confermano la mia elezione al Senato della Repubblica.
Per questo ringrazio ogni singolo elettore, ogni militante, ogni amico che si è speso al mio fianco, tutti i circoli che mi hanno accolto e i dirigenti che mi hanno sostenuto nel mio territorio e in tutta la regione.

Un affetto e una fiducia a cui risponderò con il massimo impegno di rappresentanza, cercando di essere congiunzione tra i bisogni e le potenzialità della Calabria e la massima istituzione nazionale.

Dovremmo difendere il Sud da una destra che vuole mettere mano al Pnrr, rivedere gli investimenti strutturali previsti dai precedenti governi e condannare all’irrilevanza strategica il Mezzogiorno.

Una elezione, la mia, che non attenua l’amarezza del risultato complessivo del Partito Democratico, nel Paese e in Calabria.
Qualcosa è cambiato per sempre nel tessuto del nostro Paese e della nostra regione ed occorre comprendere come una proposta progressista e riformatrice possa rovesciare i populismi presenti sulla scena locale e nazionale, come quella voglia di cambiamento si possa coniugare con la realtà e le istituzioni.

La fase congressuale, ancora in parte in corso, che abbiamo messo in campo nei mesi scorsi, è solo un avvio, ma c’è un segnale chiaro: dobbiamo fare meglio e di più, dobbiamo essere all’altezza delle sfide con umiltà.

C’è una generazione pronta ad impegnarsi in politica, sui territori, lontana dalle beghe di corrente, dalla cooptazione, da vecchi schemi mentali di vuota spartizione.
Una generazione che è risorsa fondamentale per ripartire dagli errori che dovremo guardare in faccia e analizzare affinché non si ripetano.

Insieme, continueremo il cammino.

E, ancora, Grazie di cuore

   

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Nicola Irto - Sito ufficiale

 

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