Finalità
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali prevede:
- il sostegno delle iniziative di formazione e di aggiornamento per lo svolgimento delle attività associative, nonché di progetti di informatizzazione e di banche dati in materia di associazionismo sociale (comma 3, lett. d);
- l’approvazione di progetti sperimentali elaborati, anche in collaborazione con gli enti locali, dalle associazioni iscritte negli appositi registri di cui all’articolo 7 della medesima legge n. 383 del 2000, per far fronte a particolari emergenze sociali e per favorire l’applicazione di metodologie di intervento particolarmente avanzate (comma 3, lett. F). Per l’anno 2015 sono stati individuati i seguenti ambiti di intervento:
a) favorire la piena inclusione sociale delle persone con disabilità e la loro partecipazione alla cittadinanza attiva;
b) promuovere forme di cittadinanza attiva e pratiche di solidarietà sociale, con particolare riferimento alle giovani generazioni;
c) favorire le pari opportunità e realizzare azioni di sensibilizzazione contro ogni forma di discriminazione, anche attraverso la promozione di interventi per prevenire e contrastare le forme di violenza;
d) contrastare le solitudini involontarie, in specie nella popolazione anziana, anche attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e di formazione continua;
e) favorire la piena integrazione della popolazione immigrata, con particolare riferimento agli immigrati di seconda generazione;
f) sviluppare interventi volti a prevenire fenomeni di impiego irregolare di manodopera nelle attività stagionali di raccolta di prodotti agricoli e a garantire adeguate condizioni di lavoro, anche in raccordo con le amministrazioni pubbliche operanti nei territori interessati;
g) favorire lo sviluppo di strumenti e forme di sostegno alle famiglie, anche al fine di conciliare tempi di vita e tempi di lavoro;
h) sviluppare azioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto delle forme di dipendenza, inclusi la ludopatia e il gioco d’azzardo;
i) favorire il recupero sociale di detenuti ed ex detenuti, anche attraverso l’attivazione di azioni innovative di formazione e avviamento al lavoro e all’imprenditorialità sociale;
l) sviluppare e diffondere la pratica regolare di attività motoria e di buone scelte alimentari, al fine di promuovere l’adozione di corretti stili di vita;
m) favorire la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale del Paese, anche agevolandone l’accesso a soggetti in condizioni di svantaggio e vulnerabilità sociale;
n) sviluppare interventi per la valorizzazione e la tutela dei beni comuni, anche attraverso il loro utilizzo da parte della comunità territoriale di riferimento;
o) promuovere la legalità e la corresponsabilità.

Soggetti proponenti
Possono presentare richiesta di contributo per la realizzazione di iniziative e progetti di cui alle citate lettere d) ed f) dell’articolo 12, comma 3, della legge n. 383 del 2000, le associazioni di promozione sociale singolarmente o in forma di partenariato tra loro, che, alla data della presentazione della proposta progettuale, risultino iscritte nel Registro nazionale o nei registri delle regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano di cui all’articolo 7 della medesima legge n. 383 del 2000.

Costo delle iniziative e dei progetti e contributo concesso.
Il costo complessivo di ciascuna iniziativa o progetto non può superare:
- l’importo di euro 150.000 (centocinquantamila/00) per le iniziative di cui alla lettera d), di cui una quota pari all’80% del costo complessivo a carico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
- l’importo di euro 200.000 (duecentomila/00) per i progetti sperimentali di cui alla lettera f), di cui una quota pari all’80% del costo complessivo a carico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il costo complessivo comprende la quota a carico del Ministero e la quota a carico dell’associazione proponente.

Modalità e termini di presentazione delle proposte progettuali.
La richiesta di contributo deve essere presentata esclusivamente attraverso la piattaforma informatica all’indirizzo: www.direttiva383.it entro le ore 12:00 del 10 novembre 2015.

Allegati:
Accedi a questo URL (http://www.lavoro.gov.it/AreaSociale/AssociazionismoSociale/Progetti/Documents/Linee_indirizzo_383_2015%20pubblicabili.pdf)Avviso[Avviso]359 kB

Finalità

Erogazione di contributi per indagini diagnostiche dei solai degli edifici scolastici pubblici.

Soggetti ammessi alla selezione

Possono presentare richiesta di finanziamento tutti gli Enti locali proprietari di edifici scolastici di ogni ordine e grado. Ogni Ente locale può presentare la propria candidatura con riferimento a uno o più edifici scolastici di cui è proprietario.

Importo contributo

L’importo massimo di contributo per le indagini relative agli elementi NON strutturali è pari a € 4.000,00 per le scuole del primo ciclo e a € 6.000,00 per le scuole del secondo ciclo.

L’importo massimo di contributo per le indagini relative agli elementi strutturali è pari a € 7.000,00 per le scuole del primo ciclo e a € 9.000,00 per le scuole del secondo ciclo.

Le indagini dovranno essere affidate a soggetti qualificati nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo n.163 del 2006.

Termine presentazione

Gli enti interessati devono far pervenire la propria candidatura entro il 18/11/2015 utilizzando esclusivamente la piattaforma informativa a tal fine realizzata.

Allegati:
Accedi a questo URL (http://www.istruzione.it/allegati/2015/prot12812_15.pdf)Avviso[Avviso]1896 kB

Finalità
La Regione Calabria intende concedere ai Comuni un contributo per acquisto scuolabus per favorire l’accessibilità alle strutture scolastiche e la partecipazione degli studenti alle attività extra-scolastiche.

Entità del contributo
Il contributo concesso per singolo scuolabus con pedana per diversamente abili è di max 50.000 iva compresa.

Soggetti ammessi
I soggetti ammessi alla presentazione della richiesta per ottenere il contributo regionale per acquisto di uno scuolabus sono i Comuni calabresi, singoli e/o associati/unioni/consorzi di Comuni che a seguito della riorganizzazione della rete scolastica si trovino nella necessità di dover provvedere al trasporto di alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado.

Termini presentazione domanda
16 ottobre 2015

Allegati:
Accedi a questo URL (http://www.regione.calabria.it/allegati/20151001_manifestazione_di_interesse_scuolabus_2015.pdf)Avviso[Avviso]206 kB
Accedi a questo URL (http://www.regione.calabria.it/allegati/20151001_modulo_di_domanda_bando_scuolabus_calabria.doc)Modulo di richiesta del contributo[Modulo di richiesta del contributo]45 kB

Finalità
La Presidenza del Consiglio dei Ministri finanzia progetti per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate.

Soggetti Proponenti
Possono presentare la richiesta di finanziamento i comuni sia singolarmente sia in qualità di capofila di una aggregazione di comuni confinanti.

I progetti
Devono essere indicati nel dettaglio gli obiettivi di miglioramento che si vogliono raggiungere: culturale, sociale e di riqualificazione urbana. L'ambito di intervento spazia tra: servizi di accoglienza ai giovani, miglioramento di beni pubblici cura di bambini e anziani, imprenditoria giovanile al decoro urbano.

Partecipazione al progetto
Si può concorrere al bando anche con progetti di riqualificazione (edilizia o urbana) di livello preliminare. Se l'amministrazione ha un livello di progettazione più avanzato - definitivo o esecutivo - ci sarà un riconoscimento in termini di punteggio.

Gli ambiti urbani di intervento
Per concorrere al bando i progetti dovranno ricadere all'interno di aree urbane degradate. La definizione di "area urbana degradata" deriva da un punteggio sintetico che tiene conto di quattro indicatori: tasso di disoccupazione, tasso di occupazione, tasso di concentrazione giovanile, tasso di scolarizzazione. L'indice deve essere superiore alla media nazionale. I riferimenti sono quelli dell'ultimo censimento Istat.
C'è poi anche un indice di "disagio edilizio". Anche in questo caso la situazione di disagio edilizio - riferita a edifici residenziali in stato di conservazione "pessimo" e "mediocre" - dovrà essere peggiore della media nazionale.

I criteri di valutazione
La graduatoria sarà stilata assegnando un punteggio variabile entro una certa forchetta relativamente a quattro elementi di valutazione. Il primo riguarda la riduzione di fenomeno di marginalizzazione e degrado sociale (fino a 30 punti su 100). Il secondo è il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi ristrutturazione edilizia (fino a 30 punti). La capacità di coinvolgimento di soggetti e finanziamento pubblici e privati (con attivazione di un effetto moltiplicatore del le risorse) viene premiata con un massimo 25 punti. La «tempestiva esecutività degli interventi» viene premiata con massimo 15 punti (premialità crescente a seconda che l'Ente disponga del progetto preliminare, definitivo o esecutivo).

Premiate le aggregazione dei Comuni
Il bando cerca di favorire l'aggregazione tra gli enti. A parità di punteggio, infatti, saranno premiati i progetti promossi da comuni in forma aggregata.

Dotazione finanziaria e massimali di finanziamento
La dotazione del Fondo per l’attuazione del piano è di circa 200 milioni di euro.
Per ciascun progetto il finanziamento a carico del fondo è di max 2 milioni di euro.

La scadenza
I progetti vanno presentati entro il 30 novembre 2015.

Allegati:
Accedi a questo URL (http://www.regione.calabria.it/allegati/dpcm_aree_urbane_degradate.pdf)Decreto e Bando[Decreto e Bando]6434 kB

Obiettivi e Azioni
Gli ambiti di intervento sono:
- la sensibilizzazione dei minori per favorire un uso controllato e responsabile del web, evitando il loro accesso a siti pericolosi in quanto luoghi di reperimento di sostanze psicoattive dannose per la salute;
- la prevenzione e il contrasto al disagio giovanile attraverso la promozione di azioni di sistema sui territori che, attraverso l’innovazione sociale ed il lavoro in rete, agiscano per contrastare l’esclusione e la diffusione di comportamenti a rischio, con riferimento all’individuazione e al reinserimento dei giovani NEET;
- la prevenzione di ogni forma di incidentalità stradale causata dalla guida in stato di alterazione psicofisica per l’uso di alcol-droga correlati.

Soggetti proponenti
L’Avviso si indirizza ad enti e organizzazioni del Terzo settore, singoli o associati in ATS (Associazione Temporanea di Scopo)

Risorse programmate e ammontare del finanziamento
Le risorse programmate per il finanziamento del presente Avviso pubblico ammontano a euro 8.500.000,00.
La richiesta di finanziamento pubblico per ciascun progetto presentato non può essere inferiore a euro 50.000,00 e superiore a euro 100.000,00

Termini di presentazione delle proposte
I progetti devono pervenire entro le ore 18,00 del 16 novembre 2015.

Allegati:
Accedi a questo URL (http://www.gioventuserviziocivilenazionale.gov.it/sx/avvisi-e-bandi/avvisi-e-bandi-dipartimentali/politiche-giovanili/avvisodisagiogiovanile.aspx)Avviso e modulistica[Avviso e modulistica]24 kB
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