Finalità
L'obiettivo del decreto Sostegni (ex-decreto Ristori 5), che può contare su uno stanziamento di 32 miliardi di euro, è finanziare nuovi aiuti per sostenere imprese e famiglie, alla luce delle restrizioni anti-contagio in vigore.

Aiuti alle imprese: 5 fasce di indennizzo e non solo
Si prevede un contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Vengono quindi eliminati i codici ATECO che avevano caratterizzato i decreti Ristori. Per tali interventi, lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 11 miliardi di euro.
Potranno presentare richiesta per questi sostegni i soggetti che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30%, calcolato sul valore medio mensile. Il nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro.
L’importo del contributo a fondo perduto sarà determinato in percentuale rispetto alla differenza di fatturato rilevata, in base a 5 fasce di indennizzo:
- 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
- 50% per i soggetti con ricavi o compensi da 100 mila a 400mila euro;
- 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
- 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;
- 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.
In ogni caso, tale importo non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150mila euro. Anche le startup potranno accedere ai ristori
Per il sostegno alle attività d’impresa di specifici settori, sono inoltre previsti:
- un fondo da 700 milioni per il sostegno alla filiera della montagna, con una quota destinata ai maestri di sci;
- l’aumento da 1 a 2,5 miliardi dello stanziamento per il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti.
Per il sostegno alle imprese, è inoltre previsto un intervento diretto a ridurre i costi delle bollette elettriche.

CIG Covid, RdC e REM: misure per lavoro e povertà
Fronte lavoro, il decreto Sostegno proroga la CIG Covid e il blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021.
Previsto anche il rifinanziamento, per 400 milioni di euro, del Fondo sociale per occupazione e formazione, e un'indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile tra i 1.200 e i 3.600 euro per i lavoratori sportivi.
Per aiutare le famiglie in difficoltà il provvedimento va anche a rifinanziare con un miliardo di euro il fondo per il Reddito di Cittadinanza e rinnova, per ulteriori tre mensilità, il Reddito di emergenza, ampliando la platea dei potenziali beneficiari.
Con il dl Sostegni viene anche incrementato di 100 milioni di euro il Fondo straordinario per il sostegno degli enti del terzo settore e sono prorogati gli interventi per i lavoratori in condizioni di fragilità.

Salute e sicurezza
Il testo del decreto prevede:
- un ulteriore finanziamento di 2,1 miliardi per l’acquisto di vaccini e di 700 milioni per l’acquisto di altri farmaci anti-Covid;
- la possibilità che aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale ricorrano allo svolgimento di prestazioni aggiuntive da parte di medici, infermieri e assistenti sanitari dipendenti, anche in deroga ai limiti vigenti in materia di spesa per il personale;
- il coinvolgimento delle farmacie nella campagna vaccinale;
- un sostegno al personale medico e sanitario, compreso quello militare;
- la proroga al 31 maggio 2021 della possibilità di usufruire di strutture alberghiere o ricettive per ospitarvi persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata.

Enti locali e territoriali
C’è un “sostegno per la flessione del gettito dovuta alla pandemia, pari a circa 1 miliardo di euro per Comuni e città metropolitane sul 2021. Per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome si prevede un intervento da 260 milioni e 1 miliardo per le Regioni a statuto ordinario per il rimborso delle spese sanitarie sostenute nell’anno 2020”.

Interventi settoriali
Tra gli altri interventi settoriali, sono previsti:
- un sostegno alle attività didattiche a distanza o integrate;
- il rifinanziamento dei fondi previsti dalla legislazione in vigore per cultura, spettacolo, cinema e audiovisivo;
- il rifinanziamento dei fondi per la funzionalità delle forze di polizia e delle forze armate;
- un sostegno dedicato alle imprese del settore fieristico;
- un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo e alla produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare le patologie infettive in ambito nazionale;
- un fondo da 200 milioni di euro, presso il Ministero dello sviluppo economico, per il sostegno alle grandi imprese in crisi a causa della pandemia, con l’esclusione di quelle del settore bancario e assicurativo;
- l’istituzione, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, di un Fondo da 200 milioni di euro per l’anno 2021, da ripartire tra Regioni e Province autonome sulla base della proposta dagli stessi enti, da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite, incluse le attività commerciale o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati;
- l’ulteriore finanziamento, del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Allegati:
Accedi a questo URL (http://www.anci.it/wp-content/uploads/Infografica-Anci-DL-Sostegni.pdf)Le misure per gli Enti locali[Le misure per gli Enti locali]0.2 kB
Accedi a questo URL (https://www.governo.it/sites/governo.it/files/Slide_DecretoSostegni.pdf)Slide Presidenza Consiglio Ministri[Slide Presidenza Consiglio Ministri]1023 kB

OBIETTIVI
Attivare processi virtuosi di mobilità sostenibile che migliorino la qualità di vita dei cittadini, con particolare attenzione alle fasce socialmente più deboli, generando ricadute positive a livello ambientale, sociale ed economico.
In particolare, incentivare la diffusione, nelle abitudini e nei comportamenti dei cittadini, di una nuova cultura della mobilità che porti ad adottare scelte alternative all’impiego di autovetture private, favorendo così la diffusione di modelli sostenibili a basso impatto ambientale.

DESTINATARI
Organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le proposte dovranno essere formulate da partenariati composti da almeno tre organizzazioni che comprendano:
- un “Soggetto responsabile” che sia un’organizzazione senza scopo di lucro,
- due ulteriori soggetti, di cui almeno uno del Terzo settore. Gli “Altri soggetti della partnership” potranno appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, al mondo delle istituzioni, delle università, della ricerca e del mondo economico.
Sarà valutato positivamente il coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche, in particolare comuni e regioni, direttamente interessate all’avviamento dei servizi di mobilità sostenibile.

AMBITO DI INTERVENTO
Le proposte dovranno sperimentare forme di mobilità sociale e di condivisione dei veicoli in aree urbane e peri-urbane o in aree interne, garantendo lo sviluppo di servizi che rispondano alle esigenze di mobilità, integrandosi in maniera coerente ed efficace con le strategie e gli strumenti locali di pianificazione dei trasporti.
Le proposte potranno anche:
- prevedere soluzioni che permettano alle fasce della popolazione più fragili e vulnerabili di accedere ai servizi essenziali;
- sviluppare strumenti per misurare i benefici ambientali, economici e sociali per il singolo cittadino (es. risparmio economico, riduzione sedentarietà) e per la comunità di riferimento (es. riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, delle emissioni di gas serra, minor consumo di energia);
- promuovere percorsi di educazione e sensibilizzazione sulle tematiche della mobilità sostenibile e del mobility management;
- sviluppare tecnologie digitali per migliorare la fruizione del servizio attivato e garantire l’accesso ad un’offerta che sia capace di integrare i diversi servizi presenti sul territorio di riferimento.
I progetti dovranno durare un minimo di 24 e un massimo di 48 mesi.

DOTAZIONE FINANZIARIA ED AMMONTARE DEI CONTRIBUTI
La Fondazione mette a disposizione complessivamente la somma di 4,5 milioni di euro.
Il contributo massimo ottenibile per singola proposta è di 500.000 euro. Le proposte di progetto devono prevedere una quota di co-finanziamento, costituita interamente da risorse finanziarie, pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto, indicando le fonti del finanziamento.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE DI PROGETTO
Le proposte di progetto, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente on line attraverso la piattaforma CHÀIROS.

TERMINI PRESENTAZIONE
19 maggio 2021

Allegati:
Accedi a questo URL (https://www.fondazioneconilsud.it/bando/bando-per-la-mobilita-sostenibile-al-sud/)Avviso e allegati[Avviso e allegati]0.3 kB

Finalità
Finanziare la realizzazione di laboratori scolastici riferibili:.
1. alle diverse tipologie di inquinamento delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo):
- Radiazioni ionizzanti e radon in aria, acqua e suolo;
- Radiazioni non ionizzanti, campi elettromagnetici ad alta e bassa frequenza;
- Onde meccaniche e vibrazioni, rumore;
- Radiazione ultravioletta ed illuminotecnica;
- Microclima e stazione meteorologica;
- Qualità dell’aria, particolato atmosferico e polveri sottili;
- Qualità delle acque superficiali, sotterranee e marine;
- Qualità, vocazione e uso dei suoli;
2. All’Osservazione astronomica.

Destinatari del finanziamento
Istituzioni scolastiche statali secondarie di II grado, ubicate nell’intero territorio della Regione Calabria, singole o in rete.

Contributo concedibile
Le proposte progettuali, per un costo ammissibile non superiore a € 30.000,00, dovranno avere ad oggetto la realizzazione di ambienti di apprendimento di nuova generazione al servizio di una molteplicità di metodi di insegnamento, considerando le differenti disponibilità e situazioni logistiche delle scuole calabresi. Il contributo concedibile è pari al 100% del totale delle spese ammissibili per la realizzazione delle operazioni.

Dotazione finanziaria
€ 1.350.000,00

Termini di partecipazione
L’Avviso Pubblico prevede l’apertura di finestre temporali per la presentazione delle domande:
- finestra 1 - apertura 22 aprile 2021 - 21 maggio 2021;
- finestra 2 - apertura 1 Luglio 2021 – chiusura 30 settembre 2021.

Allegati:
Accedi a questo URL (http://calabriaeuropa.regione.calabria.it/website/bando/428/index.html)Avviso e allegati[Avviso e allegati]0 kB

Descrizione
“Cultura Crea” sostiene la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell'industria culturale-turistica che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Beneficiario
Sono beneficiari della misura le micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa, inclusi i team di persone che vogliono costituire una società, e ai soggetti del terzo settore che vogliono realizzare i loro progetti di investimento in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.
In particolare:
- l’incentivo per la “Creazione di nuove imprese nell’industria culturale” finanzia:
• team di persone fisiche che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
• le imprese costituite in forma societaria da non oltre 36 mesi, comprese le cooperative
- l’incentivo per lo “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale” finanzia:
• le imprese costituite in forma societaria da non meno di 36 mesi, comprese le cooperative
- l’incentivo per il “Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale” finanzia imprese e soggetti del terzo settore. In particolare:
• ONLUS
• imprese sociali

Agevolazione
1.“Creazione di nuove imprese nell’industria culturale”
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:
- un finanziamento agevolato a tasso zero, fino al 40% della spesa ammessa
- un contributo a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa
In entrambi i casi il tetto delle agevolazioni è elevabile al 45% per i progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.
2."Sviluppa la tua Impresa"
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono congiuntamente:
- finanziamento agevolato a tasso zero fino al 60% della spesa ammessa, elevabile al 65% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità
- contributo a fondo perduto fino al 20% della spesa ammessa, elevabile al 25% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità
3.Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale
Le agevolazioni sono concesse nei limiti del regolamento de minimis e prevedono un contributo a fondo perduto fino all’80% della spesa ammessa, elevabile al 90% in caso di impresa femminile, o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.

Interventi ammessi
1.“Creazione di nuove imprese nell’industria culturale”
L’incentivo “Creazione di nuove imprese nell’industria culturale” ha come obiettivo il sostegno alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) dell’industria culturale che vogliono avviare un’attività nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Si rivolge alle imprese dell’industria culturale costituite negli ultimi 36 mesi, comprese le cooperative e ai team di persone fisiche che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Sono finanziabili programmi di investimento fino a 400.000 euro che prevedono la creazione o l’introduzione di prodotti o servizi innovativi in una delle seguenti aree tematiche:
- conoscenza: sviluppo o applicazione di tecnologie che permettano di creare, organizzare, archiviare e accedere a dati e informazioni sull’industria culturale.
- conservazione: sviluppo o applicazione di modalità e processi innovativi per le attività legate a restauro/manutenzione e recupero del patrimonio culturale (restauro, manutenzione, recupero e rifunzionalizzazione) come materiali, tecnologie, analisi della gestione dei rischi, valutazione dei fattori di degrado e tecniche di intervento, ecc.
- fruizione: modalità e strumenti innovativi di offerta di beni, anche in forma integrata con le risorse del territorio, processi innovativi per la gestione – acquisizione, classificazione, valorizzazione, diffusione – del patrimonio culturale e risorse del territorio; piattaforme digitali, prodotti hardware e software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione
- gestione: sviluppo di strumenti e soluzioni applicative in grado di ingegnerizzare le attività di gestione di beni e attività culturali
2."Sviluppa la tua Impresa"
L’incentivo “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale e turistica” prevede il sostegno allo sviluppo e al consolidamento delle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e del settore manifatturiero tipico locale.
Si applica nei Comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania e Puglia inseriti nell’elenco delle aree di attrazione culturale.
Si rivolge alle imprese costituite in forma societaria da non meno di 36 mesi, incluse le cooperative che vogliono presentare progetti di investimento nei settori dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e dei prodotti tipici locali.
Sono finanziabili programmi di investimento fino a 500.000 euro nelle seguenti aree di intervento:
- servizi per la fruizione turistica e culturale
- promozione finalizzata alla valorizzazione delle risorse culturali
- recupero e valorizzazione di produzioni tipiche locali
3.Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale
L’incentivo "Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale" punta a sostenere la sviluppo e il consolidamento di imprese e di altri soggetti del terzo settore nelle attività collegate alla gestione di beni, ai servizi e alle attività culturali, anche favorendo forme di gestione integrata.
Si rivolge alle imprese - incluse le cooperative - e ad altri soggetti del terzo settore che hanno programmi di investimento fino a 400.000 euro in una o più delle seguenti aree di intervento:
- attività collegate alla gestione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio
- attività collegate alla fruizione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio
- attività di animazione e partecipazione culturale

Scadenza
Domande presentabili fino ad esaurimento delle risorse finanziarie.

Allegati:
Accedi a questo URL (https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/cultura-crea)Link INVITALIA[Link INVITALIA]0.1 kB

Finalità
Finanziare progetti volti a migliorare i livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Destinatari
Possono accedere ai contributi sia le imprese, anche individuali, che gli enti del Terzo settore.

Tipologie di progetti finanziabili
Asse 1 - Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale,
Asse 2 - Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC),
Asse 3 - Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto,
Asse 4 - Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività.

Contributo ottenibile
L'agevolazione consiste in un contributo in conto capitale fino al 65% delle spese sostenute, con un tetto massimo di 130mila euro per i progetti ammessi che rientrano nei primi tre assi di finanziamento e di 50mila euro per quelli del quarto asse.

Budget
Oltre 211 milioni di euro

Come partecipare al bando
Per partecipare al bando sarà attiva dal 1° giugno al 15 luglio 2021 una procedura informatica per l'inserimento della domanda di finanziamento.
La procedura si articola in più fasi: inizialmente le imprese potranno inserire la domanda di finanziamento, poi dovranno inoltrarla in occasione del click day per l’acquisizione dell’ordine cronologico e, infine, le domande ammesse dovranno essere confermate caricando la documentazione richiesta.

Allegati:
Accedi a questo URL (https://www.inail.it/cs/internet/attivita/prevenzione-e-sicurezza/agevolazioni-e-finanziamenti/incentivi-alle-imprese/bando-isi-2020.html?id1=6443154064921#anchor)Avviso e allegati[Avviso e allegati]0 kB
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