«Cancellare il Reddito di cittadinanza significa ferire i deboli, creare enormi divari sociali e impoverire le comunità, soprattutto del Sud, rendendole più penetrabili e ricattabili da parte delle mafie». Lo afferma, in una nota, il senatore Nicola Irto, segretario dei dem calabresi, che sottolinea: «Nel merito Meloni e sodali hanno commesso un errore imperdonabile: hanno colpito il Mezzogiorno e confermato di volere un’Italia esclusiva, tutta a misura di ricchi.

Secondo il governo attuale a trazione leghista, la povertà è un peso di cui liberarsi, un problema da nascondere e tenere lontano, una condizione da respingere, da punire in maniera esemplare».

«Privare centinaia di migliaia di famiglie dell’unica fonte di sostentamento – continua Irto – è disumano, è tutt’altro che cristiano e, insieme al folle progetto dell’autonomia differenziata, va ad aumentare le differenze tra il Nord e il Sud del Paese: economiche, sociali, culturali, di diritti e di servizi». «Nel contesto – conclude il senatore del Partito democratico – è inquietante il silenzio rassegnato e complice degli eletti del centrodestra nei vari territori meridionali».

 

«Chiarezza, ascolto dei sindaci e dei cittadini del territorio, tempi certi e veloci, impegno politico per evitare l’isolamento della Locride». Sono le richieste che il senatore Nicola Irto, segretario dei dem calabresi, ha ribadito da Cittanova, nel corso di una conferenza stampa del Pd, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a proposito dei lavori sulla Strada statale numero 682 “Jonio-Tirreno”. Irto aveva infatti già presentato una propria interrogazione al ministro Salvini sui prossimi lavori di manutenzione della galleria Torbido, lungo la stessa Statale, sottolineando l’esigenza di procedere con rapidità per salvaguardare l’economia locale. A Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, il parlamentare dem ha annunciato l’imminente deposito, al Senato, di una seconda interrogazione allo stesso ministro, stavolta in merito alla paventata chiusura per 20 mesi della Statale “Jonio-Tirreno”, che sta preoccupando anzitutto le imprese e i sindaci dei Comuni della Locride, i quali chiedono notizie precise sugli interventi in programma lungo la strada in argomento e soluzioni in linea con le esigenze dei rispettivi territori. Il senatore Irto ha anticipato che nella sua nuova interrogazione al ministro Salvini chiederà «quali lavori saranno esattamente effettuati, quando inizieranno, quanto dureranno e quali, nello specifico, saranno le modifiche relative al transito dei veicoli lungo la Statale» in questione, oltre che «quali iniziative di competenza» voglia «adottare, di concerto con l’Anas, affinché le ricadute degli interventi previsti siano il più possibile limitate nel tempo e nell’entità».

Per una pronta risposta del governo ai danni provocati dagli incendi che in tutta la Calabria continuano a divorare ettari di bosco e vegetazione presso città e centri abitati, il senatore dem Nicola Irto ha presentato un’interrogazione ai ministri della Protezione civile e dell’Ambiente, cui ha chiesto quali iniziative «intendano assumere, anche in deroga alla normativa vigente, al fine di predisporre un piano straordinario di rimboschimento delle aree colpite» e «quali procedure immediate vogliano attivare per risarcire cittadini e imprese rispetto ai danni subiti». Nell’atto parlamentare, Irto, che è anche segretario del Pd calabrese, ha sottolineato «l’assoluta gravità della situazione, addirittura con un morto e quattro feriti a Cardeto, nel territorio reggino», già «compromessa dagli incendi» degli ultimi anni. Secondo il senatore Irto, vanno valutati al più presto i «danni economici ad aziende e persone fisiche, per i quali è necessario attivare immediatamente tutte le procedure idonee per dare un congruo ristoro». Nella stessa interrogazione, il senatore del Partito democratico ha evidenziato «la necessità di messa in sicurezza, bonifica e ripristino del patrimonio ambientale colpito dalle fiamme» e rimarcato lo sforzo profuso da «vigili del fuoco, Protezione civile, carabinieri forestali e volontari». Secondo Irto, che assicura la propria «vicinanza e quella del Pd a tutte le vittime delle fiamme di questi giorni, ora è indispensabile mettere in atto ogni misura possibile con la massima tempestività e umanità».

Sul recente aumento dei fatti criminosi a Reggio Calabria, con propria interrogazione il senatore del Pd Nicola Irto ha chiesto ai ministri dell’Interno, della Difesa e degli Affari regionali «quali urgenti e tempestive iniziative di competenza intendano adottare» per prevenire e reprimere i «fenomeni esposti, anche attraverso un maggiore impiego di uomini delle forze dell’ordine e un aumento dei sistemi di sorveglianza, dispiegando tutte le forze necessarie ad affrontare» la pericolosa situazione dettagliata nello stesso atto parlamentare. Il senatore Irto ha evidenziato che a Reggio Calabria si registra «un’escalation di criminalità che non è possibile tollerare». È «evidente – ha osservato Irto – che il territorio sia nel mirino della delinquenza e, nel Comune di Reggio Calabria, è forte la preoccupazione» al riguardo. Nella sua interrogazione, il parlamentare del Pd e segretario dei dem calabresi ha sottolineato che, rispetto ai fatti rappresentati, «la risposta della Prefettura e delle forze dell’ordine è stata tempestiva ma i mezzi a disposizione e gli organici necessitano di un immediato incremento», per «garantire una maggiore tranquillità della cittadinanza con presìdi di sicurezza in grado di gestire una situazione» da «considerare straordinaria ed urgente».

Allegati:
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“È l’ennesimo provvedimento di un governo ambiguo che ieri predicava bene e oggi razzola male; che a parole si dice vicino alle famiglie ma poi non affronta i problemi urgenti; che continua ostinato a spaccare il Paese, ed è responsabile di forti ritardi rispetto agli obiettivi del pacchetto Energia e Clima 2030 e rispetto al Piano nazionale. Per non parlare dei ritardi complessivi legati al PNRR, in cui si sta chiarendo l’inadeguatezza del governo”. Così il senatore Nicola Irto, componente della Commissione Ambiente, Energia e Lavori pubblici, intervenendo in dichiarazione di voto a Palazzo Madama sul dl rigassificatori.
Continua Irto: “Si tratta di un provvedimento caotico, scritto male, privo di soluzioni strutturali al caro-energia e omissivo sullo sviluppo delle fonti rinnovabili. Inoltre, rischia di portare un aggravio dei costi per le famiglie, non darà veri benefici ai cittadini con difficoltà economiche o con problematiche di salute. E questo perché non c’è stata la volontà di un intervento strutturale del governo. Questo è l’esecutivo delle incoerenze della propaganda politica”.
Il parlamentare democratico sottolinea ancora: “Abbiamo provato a migliorare il testo: alla Camera prima, nella velocissima seduta in commissione al Senato, ma non è stato possibile. Per inciso, con più di 30 decreti in meno di nove mesi, il governo Meloni ha l’infelice primato della decretazione d’urgenza a colpi di fiducia e sta di fatto istituzionalizzando un monocameralismo silenzioso che svilisce il ruolo del Parlamento”. “Per tutte queste ragioni voteremo contro questo decreto che ci riporta indietro di anni, ci allontana dal futuro dell’Unione europea e dall’obiettivo della transizione ecologica, su cui si fonda la ripresa e la resilienza collettiva, soprattutto delle nuove generazioni”.
“Continueremo a batterci in tutte le sedi politiche per il sostegno delle famiglie; per la diversificazione delle fonti energetiche; per la transizione ecologica e per il rispetto della democrazia parlamentare, che il governo sta calpestando non considerando i bisogni della persona umana, i diritti dei cittadini, le esigenze della comunità nazionale e il cammino corrente per la piena unificazione dell’Europa”, conclude Irto.

   

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