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L'intervento del capogruppo del Pd in commissione Trasporti
«Salvini, chi l’ha visto? È gravissimo che un guasto nel nodo ferroviario di Roma abbia bloccato la circolazione dei treni, al momento sospesa a tempo indeterminato e ancora senza informazioni sulle alternative per chi deve spostarsi». Lo dichiara il senatore Nicola Irto, capogruppo del Pd in commissione Trasporti.
«Per l’ennesima volta, dopo i gravi problemi dell’estate scorsa, il servizio ferroviario – incalza il parlamentare dem – è paralizzato di colpo e non sono quantificabili i ritardi, i disagi e i danni sulle spalle dei viaggiatori. Il ministro dei Trasporti ha dato l’ennesima prova di inadeguatezza rispetto al ruolo che ricopre, è il peggiore in Europa e non ne risponde affatto. Mai l’Italia – conclude Irto – era caduta così in basso, eppure siamo alle porte del 2025».
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«Non possono passare nel silenzio le recenti istanze dell’Ance sull’attuazione del Pnrr. Il governo deve rimediare ai propri gravi ritardi, specie per quanto riguarda la progettazione delle grandi infrastrutture, a partire dalle ferrovie». È il monito del senatore Nicola Irto, segretario del Pd della Calabria, che sottolinea: «L’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza dovrebbe essere una priorità del governo, che invece perde molto tempo, spesso su questioni personali di singoli ministri.
L’esecutivo di centrodestra è tutto impegnato a spaccare il Paese con l’autonomia differenziata, a definire i Lep in base al costo della vita nei singoli territori, a mantenere gli equilibri interni e a svendere all’estero beni e servizi nazionali strategici». «Il governo – prosegue Irto – non ci vede né ci sente. Perciò gira lo sguardo davanti alle continue lungaggini nei pagamenti dei costruttori e alla necessità di rivedere alla svelta i prezzi dei materiali edili. Eppure, le imprese del settore, che resistono con enormi sforzi, stanno dando un contributo importante alla realizzazione delle opere previste dal Pnrr, all’occupazione e alla crescita dell’economia.
Il governo continua a ignorarne le ragioni e i bisogni e, ad oggi, non ha un vero piano rispetto al finanziamento e all’avvio di nuove opere infrastrutturali al termine del Pnrr». «So bene – prosegue il parlamentare dem – che parlo di argomenti che non piacciono affatto al centrodestra, incapace di ascolto e di programmazione. Ora, però, è in gioco buona parte del futuro dell’Italia. Se a Palazzo Chigi continuerà a mancare una visione della realtà e la coscienza delle urgenze, il Paese continuerà a sprofondare nell’incertezza e nella crisi».
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"Il ministro della Salute assicuri a tutti i neonati la somministrazione del vaccino contro la bronchiolite, che è un’infezione virale molto insidiosa, specie nei primi mesi di vita del bambino".
È diretta la richiesta del senatore dem Nicola Irto, il quale denuncia che «il Dipartimento ministeriale del farmaco ha fermato la campagna vaccinale anti-bronchiolite, rivolta ai neonati, nelle regioni obbligate a rientrare dal disavanzo sanitario».
«Qui siamo davanti – osserva Irto – a un atto gravissimo, a una discriminazione intollerabile. Da un lato, infatti, si blocca la campagna vaccinale in argomento nei territori, come la Calabria, più sguarniti e svantaggiati a livello sanitario. Dall’altro lato, invece, si consente l’utilizzo del vaccino in questione nelle regioni più ricche, a carico dei rispettivi bilanci. Ciò significa differenziare i diritti dei bambini appena nati, la cui salute deve essere una priorità di ogni governo, a prescindere dalle sigle politiche. Oltretutto, la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza impone, per ogni decisione delle istituzioni pubbliche, di considerare sempre il superiore interesse del fanciullo».
«Mi auguro – conclude il senatore del Partito democratico – che il ministro della Salute si attivi subito, perché lo Stato ha sempre l’obbligo di tutelare la salute dei cittadini, soprattutto quando sono tanto piccoli di età, dunque più fragili».