L’umanità e l’impegno coraggioso; la solidarietà e l’assistenza quotidiana; la comunità che reagisce e vuole cambiare.

Così riassumo le immagini della visita di Elly Schlein in Calabria, che ha fatto più tappe: a Lamezia Terme, dalla Comunità Progetto Sud; a Catanzaro, al Centro calabrese di solidarietà; a Corigliano-Rossano, al cinema San Marco; infine a Reggio, in piazza Camagna.

Un’altra giornata di presenza, partecipazione, risposta popolare, passione politica e parole potenti per il riscatto della Calabria e del Mezzogiorno, per un’Europa più giusta.

Il senatore del Pd interviene all’evento del Corriere della Calabria e dell’Università Mediterranea “Giochiamo d’anticipo”

Il tema è centrale nelle dinamiche di questa regione: prevenzione significa evidentemente aprire uno spaccato sui livelli essenziali di assistenza e dunque ad uno di quei percorsi dove la Calabria è purtroppo drammaticamente indietro. «Faccio i complimenti al Corriere della Calabria per aver fatto organizzato un momento molto importante insieme all’Università Mediterranea. “Giochiamo d’anticipo” è un’iniziativa unica che mette consente – nel luogo della ricerca e della cultura come l’università – una discussione profonda sullo sport e sulla salute legandola alla prevenzione.

E mai come oggi la Calabria ha bisogno di una riflessione su questo tema», dice il senatore del Pd Nicola Irto. Il segretario regionale del Partito Democratico è tra i relatori della seconda giornata dell’evento in corso a Reggio Calabria. «La sanità si fonda su tre grandi questioni: la prevenzione, l’emergenza-urgenza e l’assistenza domiciliare successiva, se necessaria. Purtroppo noi siamo in forte deficit su tutte e tre», sostiene Irto. Che aggiunge: «Noi vorremmo una Regione normale ed avere una prevenzione in grado di salvare la vita dei calabresi. Oggi purtroppo questo non c’è perché mancano i medici, manca il personale medico, quello paramedico, manca probabilmente anche una cultura della prevenzione nei cittadini, ma anche in questo caso la responsabilità è politica».

La sanità, non è solo una questione economica
Il sistema sanitario, sosteneva il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Rocco Bellantone, è come un vecchio acquedotto che ha tanti anni, si misurano tante perdite, la soluzione non può essere immaginata solo immettendo più acqua. «Le risorse servono, ma serve una riorganizzazione sanitaria in grado di essere al passo con i tempi, e per farlo occorre dare un servizio al cittadino migliore e più veloce».

Corriere della Calabria del 25 maggio 2024

Dopo aver lanciato di persona la candidatura di Enzo Romeo a sindaco di Vibo Valentia, Elly Schlein torna in Calabria, lunedì 27 maggio, per la campagna elettorale delle Europee. Ne dà notizia, in una nota, il senatore Nicola Irto, segretario del Partito democratico calabrese, che sottolinea la posta in gioco alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.
«Obbligatorio andare a votare, perché la scelta – afferma Irto – sarà tra l’Europa delle persone, della solidarietà, dei diritti, dell’eguaglianza e della partecipazione democratica da una parte, e dall’altra l’Europa dei nazionalismi, dei ricchi e delle decisioni imposte dall’alto.
Con Elly Schlein – prosegue Irto – nei territori portiamo avanti un progetto politico che mira a rimettere la persona umana al centro dell’attenzione pubblica; a partire dall’Europa, chiamata ad affrontare grandi sfide nello scenario internazionale, oggi molto complesso e insieme preoccupante. Con l’autonomia differenziata, il centrodestra vuole sganciare la Calabria dall’Europa, ma noi non vogliamo permetterlo».
La giornata in Calabria della segretaria del Partito democratico prevede alle ore 11, a Lamezia Terme, un incontro privato alla Comunità Progetto Sud, guidata da don Giacomo Panizza; alle ore 12,15, a Catanzaro, una visita al Centro calabrese di solidarietà, in via Abruzzi al numero civico 38; alle ore 15, a Corigliano-Rossano, un incontro al cinema San Marco, in via Aldo Moro presso lo scalo di Rossano. In serata, invece, Elly Schlein concluderà a Reggio Calabria il suo tour elettorale, con un comizio in piazza Camagna alle ore 19,30.

Continua la levata di scudi da parte del Partito democratico contro la riorganizzazione dei Reparti prevenzione crimine calabresi, che secondo alcune voci prevede la chiusura dei presidi di Vibo, Siderno e Rende e lo spostamento in una sede unica a Catanzaro.

«Nel 2013 - dichiara Irto - veniva spostato a Vibo, oggi dopo 11 anni con un colpo di pena non si può cancellare una struttura che è un presidio in un territorio complicato che ha bisogno sempre di più di riaffermare i principi di legalità e che lo Stato è presente. Qui abbiamo una minoranza, la ‘ndrangheta, e su quella bisogna fare fronte comune e lo Stato non può indietreggiare». Per Irto un’eventuale chiusura sarebbe «un messaggio sbagliato. È importante non solo mantenere questo presidio, ma anche rilanciarlo dal momento che non c’è ad oggi una governance». A tal fine è stata presentata un’interrogazione a Piantedosi.

«Io ho messo nero su bianco l’importanza di questa struttura. La soluzione - a concluso il senatore Irto - la deve trovare lui, noi abbiamo chiesto di assumersi la responsabilità di non chiuderlo perché significherebbe indietreggiare».

Con un’interrogazione a risposta scritta sul ventilato trasferimento del Reparto prevenzione crimine Calabria centrale, il senatore Nicola Irto, segretario del Partito democratico calabrese, ha chiesto al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, «quali tempestive azioni di competenza intenda intraprendere al fine di scongiurare la chiusura del presidio di Vibo Valentia, garanzia di legalità, ordine pubblico e sicurezza».

Secondo il parlamentare dem, che nella propria interrogazione ha ricordato i timori già espressi dai sindacati della Polizia, «la paventata scelta della soppressione o del trasferimento di alcuni di questi reparti costituirebbe un segnale pericoloso per i cittadini calabresi che si aspettano, invece, segnali di vicinanza e sostegno sul tema della sicurezza». Il senatore Irto, cui sta molto a cuore l’affermazione della legalità e la sicurezza dei cittadini, ha osservato che sono evidenti gli ottimi risultati ottenuti dai Reparti territoriali di prevenzione del crimine, fin dalla loro istituzione, motivo per cui in Calabria occorrerebbe «consolidare questi presidi ed eventualmente anche estenderli in altri territori».

«La strada che può garantire tenuta democratica, crescita civile e sviluppo diffuso – ha significato il senatore del Pd – è la presenza di questi avamposti fondamentali, la cui esistenza rafforza la fiducia nei confronti delle istituzioni». «Sarebbe assurdo – secondo Irto – penalizzare il territorio vibonese e gli altri della Calabria in cui sono attivi questi reparti indispensabili».

   

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