«La presidente Giorgia Meloni ha scaricato sulle Regioni il dramma delle liste d'attesa nella sanità pubblica, è gravissimo», dichiara il senatore Pd Nicola Irto

“La presidente Giorgia Meloni ha scaricato sulle Regioni il dramma delle liste d’attesa nella sanità pubblica. È gravissimo: significa voltare le spalle alle Regioni, abbandonarle e usarle come scudo per nascondere le responsabilità e inadempienze del suo governo”. È quanto afferma il senatore del Pd Nicola Irto in relazione alle dichiarazioni rese dalla presidente del Consiglio nel “premier time” di oggi sulle liste d’attesa.
“Ne pagano le spese soprattutto territori come la Calabria, il cui Servizio sanitario – aggiunge Irto, che è segretario regionale dei dem calabresi – è già fin troppo provato. Il governo di centrodestra è abituato allo scaricabarile e sulle liste d’attesa chiude ora gli occhi e spera che i cittadini se la prendano con le Regioni. È un comportamento irresponsabile, pilatesco, vergognoso”. “Il Partito democratico continuerà a lottare per una sanità pubblica efficiente, giusta e accessibile, soprattutto nelle aree più fragili del Paese come la Calabria, dove – sostiene ancora Irto – la salute non può né deve essere un privilegio di pochi”.

“Il Pd Calabria deve alimentare nella piena unità la costruzione dell’alternativa al governo delle destre in vista delle prossime elezioni regionali e delle successive politiche, mettendo al centro anzitutto la sanità, lo Stato sociale, la difesa dei diritti insopprimibili, la legalità, la lotta allo spopolamento e il futuro dei giovani”. L’ha detto il senatore Nicola Irto nella conferenza stampa al Cubo Cafè, presso l’Università della Calabria, con cui ha spiegato le ragioni e gli obiettivi della sua ricandidatura a segretario regionale del Pd Calabria, illustrate nella propria mozione significativamente intitolata “Ri-Generazione: Territorio, Identità, Futuro”.

“Mi candido – ha chiarito Irto – per proseguire il cammino di rigenerazione del partito già avviato insieme a tutte le sue componenti, cosciente che bisogna superare con intelligenza e coraggio particolarismi e frizioni di sorta; archiviare istinti di autoflagellazione; aprirsi il più possibile nei territori; ascoltare, avvicinare e includere le persone; consolidare la nostra identità politica; valorizzare i giovani e innovare sul piano delle regole interne, del linguaggio e degli strumenti di partecipazione.

Sono grato al Pd nazionale, che in molte regioni italiane ha anticipato i Congressi per consentirci di lavorare più a fondo all’alternativa di governo. È un’opportunità da cogliere e sfruttare”. “Siamo chiamati a impegnarci senza riserve per battere le destre, che a Roma come a Catanzaro – ha evidenziato Irto – aumentano i divari territoriali, puntano all’accentramento del potere, smantellano i servizi pubblici, marginalizzano il Sud, specie la Calabria, e mostrano crescente intolleranza per il pensiero diverso, il dissenso, il confronto paritario e l’opposizione democratica.

Noi ci aspettiamo che tutto il centrosinistra partecipi convintamente a questa battaglia, necessaria ed essenziale, di rilancio e riscatto della Calabria, penalizzata e umiliata dai tagli del governo centrale, dal dirottamento delle risorse per lo sviluppo e la coesione e dall’abbandono degli investimenti, a partire da quelli per le infrastrutture indispensabili”.

“Come Partito democratico calabrese – ha chiarito il senatore dem – abbiamo una responsabilità netta: dobbiamo scegliere se inseguire questo obiettivo politico, che è alla portata di tutto il centrosinistra, oppure se lasciare campo agli avversari, uniti dalle mire di potere, lontani dal popolo e abituati a nascondere i drammi collettivi con gli effetti speciali e la propaganda sui media.

Allora propongo di spingere sull’acceleratore, sia sul piano politico che su quello programmatico. Senza pregiudizi, dobbiamo costruire alleanze nel merito delle questioni e sulla base degli obiettivi, primo tra tutti il rilancio dalla sanità, che versa in una crisi mai vista e per cui scenderemo in piazza il prossimo 10 maggio a Catanzaro, per poi proseguire l’ascolto di operatori, pazienti e utenti, già intrapreso negli ospedali calabresi in accordo con il Pd nazionale”.

“Dopo la fase congressuale – ha anticipato Irto – apriremo il ‘Cantiere delle idee per la Calabria’, chiamando a raccolta tutte e tutti coloro che vogliano contribuire alla crescita di un’alternativa partendo dai temi. Stiamo continuando ad aprire molte sedi fisiche dei nostri circoli, continueremo senza sosta e lanceremo l’App del Pd Calabria, che servirà ad aumentare la partecipazione, anche con la possibilità di trasmettere proposte, istanze e segnalazioni. Io immagino un partito coeso, dinamico, forte e determinante, vicino ai bisogni e al cuore delle persone, capace di affrontare le sfide locali e globali, di farsi interprete della grande – ha concluso Irto – voglia di cambiamento della comunità calabrese, che deve poter essere rappresentata e deve riavere fiducia, speranza e risposte concrete”.

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Mozione “Ri-Generazione: Territorio, Identità, Futuro”

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Il segretario sull’imminente congresso: «Va completata la rigenerazione». Le critiche al centrodestra. «Occhiuto bravo solo nell’autopromozione»

È tempo di congressi in casa del Pd calabrese. Con la chiusura del tesseramento, si entrerà nel vivo di un periodo molto atteso in casa dem. Le assise regionale e provinciali sono in programma tra maggio e giugno.

Segretario Nicola Irto, qual è il clima nel partito in vista di assise così attese?
«È un’importante occasione di ritrovo e prospettiva, di bilanci e cambiamento. In Calabria il Pd ha saputo costruire consenso e vittorie sul campo grazie all’impegno dei suoi militanti e dirigenti e, sui temi, pure con il contributo di intellettuali, professionisti e pezzi di società civile. Il Pd ha tenuto discussioni, approfondimenti, iniziative di grande partecipazione e condivisione su questioni di rilievo; ne ricordo una per tutte: il futuro delle aree interne. Tuttavia, non si può nascondere che ci sono aspetti da migliorare. Parole che non facevano più parte del nostro vocabolario, come "guerra" e "crisi", si leggono sempre più spesso sui giornali. E intanto l’Istat conferma il progressivo svuotamento della nostra regione. I giovani, con un ritmo crescente, lasciano la Calabria. E per sempre».

Il mese prossimo è in programma il congresso regionale. Lei sarà nuovamente in campo?
«Ero e resto a disposizione della mia comunità politica. Sarà quella comunità a decidere che cosa dovrò fare. Personalmente, credo sia da portare a compimento il processo di rigenerazione e di radicamento del Pd e del centrosinistra nei territori. La vecchia sfida, già pesantissima, è diventata enorme perché siamo davanti a una situazione internazionale molto complessa e difficile, che non è retorico definire drammatica. Oggi il Pd deve avere la capacità e la forza di difendere i princìpi dell’unità del Paese e della solidarietà interna. Il nostro partito deve assumersi la responsabilità di trainare il Sud partendo dalla tutela dei diritti irrinunciabili dei residenti in Calabria: salute, istruzione, lavoro, libertà, Stato sociale, salubrità ambientale»

I congressi dovrebbero dare slancio all’attività di un partito che dovrà farsi trovare preparato in vista delle prossime elezioni Regionali e Politiche. Il Pd rivendicherà la leadership del campo largo calabrese?
«I numeri ci dicono che uniti si vince, divisi si perde. E indicano, per esempio lo mostra il voto delle Europee, che i consensi complessivi delle forze del centrosinistra sono maggiori di quelli dei partiti dell’attuale maggioranza. Dovremmo acquisire questo dato e continuare a lavorare per essere realmente alternativi al centrodestra».

Gazzetta del Sud del 15 aprile 2025

“Il governo si attivi per ridurre al più presto le liste di attesa del Servizio sanitario della Calabria, al momento sempre più chilometriche e con tempi già inaccettabili che si allungano a dismisura”. Lo chiede il senatore Nicola Irto, segretario del Pd Calabria, con una sua interrogazione rivolta ai ministri della Salute e dell’Economia, ancora una volta sollecitati ad assumere iniziative urgenti per tutelare il diritto dei cittadini calabresi alle diagnosi e alle cure.

Nella propria interrogazione, Irto ha denunciato “numeri spaventosi”: prenotazioni per colonscopie e visite cardiologiche con un anno di attesa, mentre per ottenere una visita urologica si arriva ad aspettare perfino 15 mesi. Intanto, spiega il senatore dem, “il flusso dei malati verso le strutture sanitarie del Nord genera una mobilità passiva che lievita da alcuni anni e ora ha superato i 300 milioni di euro annui a carico del bilancio regionale”. “Le fasce più fragili, soprattutto gli anziani e le persone non autosufficienti, sono le prime – avverte Irto – a pagare il prezzo di questo sistema inefficiente e sbilanciato, che nessuna propaganda del centrodestra potrà nascondere.

Da quasi 15 anni la Calabria è commissariata per la Sanità, ma la situazione continua a peggiorare. Il diritto alla salute va garantito a tutti, come prevede la Costituzione, a prescindere dal Codice di avviamento postale. Il governo – conclude il segretario del Pd Calabria – ha il dovere di agire subito, senza ulteriori rinvii”.

   

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