Il nuovo Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria è il sociologo Antonio Marziale. A nominarlo, con proprio decreto, è stato il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto. Marziale, 50 anni, laureato con il massimo dei voti in Sociologia magistrale e con lode in Scienze della comunicazione, è fondatore e presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori.
Tra i numerosi incarichi ricoperti, il nuovo Garante è stato componente dei tavoli ministeriali che hanno portato all’approvazione dei Codici “TV e minori” e “Internet e minori”. Consulente della presidenza della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, Marziale è considerato oggi uno dei massimi esperti in Italia in materia di tutela dei minori e di lotta alla pedofilia.
“Non avremmo potuto scegliere una figura più autorevole e competente in questo campo – ha affermato Nicola Irto -. Marziale è un riferimento assoluto in Italia e gode di stima e prestigio internazionali: un calabrese che ha dato lustro alla nostra regione per la sua riconosciuta capacità e per la passione che anima il suo impegno ormai da molti anni. Nel rivolgere al Garante gli auguri di buon lavoro – ha concluso il presidente del Consiglio regionale – sono certo che questo Ufficio saprà svolgere la propria funzione nel rispetto delle proprie prerogative istituzionali, ma senza inutili ingessature e con un approccio pragmatico ai problemi dei minori e degli adolescenti”.

Il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri ha ricevuto questa mattina, negli uffici di Via Arenula a Roma, il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, e il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. L’incontro, promosso dai deputati Demetrio Battaglia ed Ernesto Magorno, ha riguardato il futuro del distretto di Corte d’appello reggino, alla luce della proposta di riforma degli uffici giudiziari formulata dalla commissione Vietti. Secondo i criteri generali individuati da quest’organismo, la razionalizzazione delle Corti d’appello dovrebbe tener conto dei carichi di lavoro degli uffici e del numero di abitanti.

Il presidente dell’Assemblea legislativa e il primo cittadino hanno sottoposto al rappresentante del governo l’esigenza di salvaguardare il distretto reggino, definito “un fondamentale presidio di legalità per la Città metropolitana: un territorio nel quale la presenza della ‘ndrangheta impone un forte ruolo e una piena percezione dello Stato e delle istituzioni giudiziarie”.

Per Irto e Falcomatà “il confronto al Ministero è stato positivo e ha confermato la disponibilità all’ascolto e l’attenzione del governo nei confronti della nostra comunità. D’intesa con il sottosegretario Ferri – hanno aggiunto – ci faremo parte diligente per l’apertura di un tavolo tecnico territoriale nel quale vogliamo siano coinvolte tutte le istituzioni, con l’obiettivo di redigere un ampio e condiviso documento di proposta da presentare al governo. Lo sottoporremo al ministero della Giustizia in tempi brevi per salvaguardare il distretto di Corte d’appello della Città metropolitana, la cui importanza è strategica nell’ambito dell’azione di contrasto alle mafie condotta dallo Stato”.

Al termine del colloquio con Irto e Falcomatà, il sottosegretario Ferri ha affermato: “L’incontro di oggi con il sindaco di Reggio Calabria e il presidente del Consiglio regionale della Calabria sulle potenziali ricadute della riorganizzazione della geografia giudiziaria è stato certamente utile e costruttivo. Tengo a precisare che la relazione elaborata dalla Commissione ministeriale di riforma dell’ordinamento giudiziario è un’ipotesi di lavoro sulla quale il Ministro della Giustizia Orlando non si è ancora pronunciato. Occorre, tuttavia, evidenziare - ha aggiunto Ferri - come, a mio parere, già nella relazione siano individuati criteri direttivi che ai fini della riorganizzazione dei distretti della Corte d’appello ben si adattano alla specificità del territorio calabrese, tra cui la situazione infrastrutturale e l’elevato tasso d’impatto della criminalità organizzata. In particolare, quest’ultimo criterio appare decisivo se solo facciamo riferimento al numero delle indagini avviate e concluse, nonché alla loro complessità alla luce dei nuovi connotati che ha assunto in questi anni il fenomeno criminale. In tal senso, è doveroso continuamente richiamare l’importanza strategica rivestita dalla presenza dello Stato su tali territori". 

"Realtà giudiziarie importanti come quella calabrese, che quotidianamente si pongono come avamposto di legalità nel contrasto efficace alla criminalità organizzata e non - ha concluso il Sottosegretario - devono essere valorizzate e per quanto possibile potenziate, anche attraverso l’ampliamento degli organici di magistrati e personale amministrativo”.

"Sono al fianco della popolazione e dei sindaci della Piana di Gioia Tauro e condivido la loro richiesta, oggi gridata a gran voce, di chiarezza, di verità e soprattutto di salvaguardia della salute dei cittadini. Dopo quanto emerso sul possibile smaltimento di rifiuti pericolosi provenienti dalla Basilicata, è indispensabile sia accertare se ci sono  responsabilità, sia e soprattutto capire come intervenire a tutela della salute". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, dopo la manifestazione di questa mattina a Gioia Tauro. "Non so se ci sia una diretta relazione tra i fatti oggetto della vicenda giudiziaria e l’aumento di casi di mortalità e malattie gravi. Ritengo però necessario e non rinviabile un accertamento della situazione, che sia quanto più celere possibile e fondato su elementi scientifici. Ciò che più importa è conoscere la realtà per intervenire tempestivamente con i provvedimenti necessari. Su queste questioni - conclude Irto - non sono ammesse sottovalutazioni o distrazioni da parte delle istituzioni e della politica".

"Mi congratulo con Giuseppe Falcomatà per la sua nomina a delegato nazionale dell’Anci per i beni confiscati. La responsabilità che il presidente Piero Fassino ha attribuito al sindaco di Reggio Calabria è la riprova del lavoro positivo che l’amministrazione di Palazzo San Giorgio sta svolgendo, sotto la guida di Falcomatà, sul versante della legalità". Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto. "La decisione di conferire questa delega al primo cittadino reggino - aggiunge Irto - assume maggiore significato per la presenza, sul nostro territorio, di ingenti ricchezze confiscate alla criminalità organizzata. La lotta alle mafie, e in particolar modo ai clan della ‘ndrangheta, va condotta innanzitutto mediante lo strumento più efficace a disposizione dello Stato, ovvero il contrasto all’accumulo dei patrimoni illeciti e la consegna alla comunità dei cittadini dei beni sottratti alla proprietà mafiosa. A Falcomatà rivolgo un sincero ‘in bocca al lupo’ nella certezza - conclude il presidente del Consiglio regionale - che riuscirà a onorare il nome di Reggio e della Calabria anche nell’assolvimento del delicato ruolo assunto all’interno dell’Anci".

È stato presentato il concorso “Ragazzi in aula” per l’anno scolastico 2015/2016, bandito dal Consiglio regionale, aperto alle scuole di ogni ordine e grado e rivolto alle centinaia di classi che visitano palazzo Tommaso Campanella. Un’iniziativa che ha riscosso grande successo – quest’anno stimate circa 9mila presenze - e che vede gli studenti impegnati sul tema dell’Europa. Il concorso è diviso in tre sezioni e prevede la realizzazione di fumetti (scuola primaria), fotografie (scuola secondaria di primo grado) e video (scuola secondaria di secondo grado).
I contenuti e le finalità del progetto sono stati illustrati in una conferenza stampa che si è tenuta nella sala “Giuditta Levato” di palazzo Campanella. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte il presidente del Consiglio regionale calabrese Nicola Irto e il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Diego Bouché.
È stato lo stesso presidente Irto a spiegare per quale ragione la scelta sia caduta quest’anno sui temi dell’europeismo: “Lo abbiamo deciso alcuni mesi fa, negli ultimi giorni del 2015, anno funestato dalle stragi di Charlie Hebdo e del Bataclan.  Volevamo legare fortemente l’idea di Europa alla nostra identità mediterranea e per questo abbiamo chiesto ai ragazzi di trasmetterci la loro visione. Per noi, l’Europa deve essere aperta, inclusiva, senza confini, ma al tempo stesso sicura, forte e coesa”. Le classi vincitrici, che saranno “incoronate” a maggio, inizialmente avrebbero dovuto recarsi a Bruxelles. Tuttavia, per ragioni di sicurezza, dopo gli attentati delle scorse settimane, è stato deciso di cambiare programma: si recheranno allo “Spazio Europa” di Roma e poi a Ventotene. Scelta simbolica spiegata sempre da Nicola Irto: “A 75 anni dal Manifesto di Ventotene, il sogno visionario di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi mantiene intatta tutta la sua attualità. Solo un’Europa unita, politicamente forte e senza barriere può salvare la nostra civiltà, anche alla luce degli epocali flussi migratori in atto”. Il concorso è dedicato da alcuni anni a Fabiana Luzzi, la sedicenne uccisa dal fidanzatino a Corigliano Calabro, che il presidente Irto ha ricordato nel corso del suo intervento.
“Con l’obiettivo comune di promuovere negli studenti i principi della cittadinanza attiva e consapevole, tutte le istituzioni dello Stato affiancano sempre più frequentemente il mondo della scuola realizzando iniziative e sviluppando progettualità”, ha affermato il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Diego Bouché, che ha aggiunto: “’Ragazzi in Aula’, tra le proposte didattiche indirizzate alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado è, al momento, quella che segnala di anno in anno sempre maggior successo di partecipazione, grazie anche al coinvolgimento diretto delle consulte studentesche”. Per Bouché, “dalla scelta del tema da trattare all’organizzazione delle visite a palazzo Campanella, dalla realizzazione degli elaborati del concorso alla cerimonia finale e, quindi, alla scelta dei premi tra cui il viaggio studio a tema,  il Consiglio regionale e l’Ufficio scolastico per la Calabria  hanno strutturato una esperienza didattica d’eccellenza, impegnativa e nello stesso tempo attrattiva che, investendo su una strategia di apprendimento laboratoriale, offre un contributo determinante alla crescita civica dei nostri studenti”.
Il “motore” del progetto è il settore Relazioni esterne dell’Assemblea legislativa, rappresentato in conferenza stampa dal funzionario Franco Criaco che ha ricordato le tappe di questo percorso: “Il progetto consente ai giovani di entrare in Consiglio regionale e di conoscere di persona il ruolo e le funzioni della massima assise calabrese. Ormai da diversi anni si assiste a un trend di costante crescita sia nelle visite delle scolaresche a palazzo Campanella, sia nella partecipazione al concorso, che si rivolge a tutte le classi delle istituzioni scolastiche calabresi pubbliche e paritarie di ogni ordine e grado. Negli anni precedenti,  i temi sono stati la  democrazia, l’ambiente, la libertà e l’alimentazione. Ringrazio la presidenza del Consiglio regionale che continua a credere in un progetto che rappresenta il fiore all’occhiello del nostro lavoro”.

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