Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, ha ricevuto a palazzo Campanella una delegazione di docenti universitari e ricercatori marocchini, in visita nella regione nell’ambito del programma di internazionalizzazione promosso dal dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea. Ad accompagnare gli ospiti provenienti dagli atenei di Rabat e Meknes, il professor Lorenzo Abenavoli e il responsabile dell’ufficio Master e alta formazione, Demetrio Fortugno.

Nel corso del cordiale colloquio, sono stati illustrati al presidente Irto i contenuti del progetto di internazionalizzazione finanziato dal programma Erasmus Plus KA107. L’obiettivo – è stato spiegato – è creare una rete che unisca istituzioni, università e imprese tra le due sponde del Mediterraneo nell’ambito agrario, agroalimentare e forestale, al fine di sostenere il rapporto tra produttori e imprese di trasformazione dei beni agricoli, mettendo a frutto il know-how della “Mediterranea” e delle aziende calabresi.

“Questo incontro – ha commentato il presidente Nicola Irto – rafforza i rapporti di amicizia, collaborazione e condivisione dei progetti tra la comunità scientifica calabrese e quella marocchina. Guardiamo con attenzione al progetto che, mediante la costituzione di un network internazionale tra atenei, soggetti istituzionali e privati, deve mettere al centro l’Università Mediterranea e può condurre a una crescita sociale ed economica dei nostri territori. Sono convinto che questa iniziativa – ha concluso Irto – sia importante anche perché ci consente di guardare al Mare nostrum in chiave positiva, come strumento di promozione del dialogo, della pace e dello sviluppo sostenibile dei nostri popoli. Il Mediterraneo non è solo una criticità legata alla grande questione europea dei migranti, è anche e soprattutto un’opportunità da cogliere”.

“Il via libera dell'aula al rendiconto dell'esercizio finanziario 2017 del Consiglio regionale rappresenta il suggello del proficuo lavoro che, anche lo scorso anno, abbiamo condotto in direzione del contenimento e della riqualificazione della spesa pubblica. Sobrietà e rispetto del valore del denaro dei cittadini: è questa la risposta che la politica ha dato e deve continuare a dare per essere credibile e per riconquistare la fiducia dei calabresi”. A margine della seduta odierna dell'assise di Palazzo Campanella, il presidente Nicola Irto ha commentato così l'approvazione del documento finanziario da parte dell'assemblea. “Il voto odierno – ha aggiunto – ha consolidato i risultati dell'impegno che stiamo portando avanti in questa legislatura per rendere più rigorosa la politica e per aprire le istituzioni ai cittadini, in una fase storica di grandi difficoltà per famiglie e imprese. Il Consiglio regionale, nel 2017, non solo ha continuato a costruire un 'tesoretto' da reinvestire su giovani e cultura, ma è anche stato il primo in Italia a mettere a disposizione della Corte dei Conti un sistema informativo che in tempo reale consente di sapere come viene speso ogni singolo euro dalla politica. Mi sembra – ha concluso il Presidente – un risultato pienamente positivo”.

"Quella di oggi è una giornata importante per la città di Reggio. Il bando per i tre livelli di progettazione del nuovo Grande ospedale metropolitano è un atto concreto e un passaggio indispensabile per consegnare alla nostra comunità una struttura sanitaria efficiente e moderna". È quanto ha affermato il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, intervenendo a Reggio Calabria alla conferenza stampa sull'avanzamento dell'iter amministrativo per la costruzione del nosocomio cittadino. "In tempi di demagogia e populismo, il fatto di portare a compimento gli impegni assunti restituisce forza e credibilità alla politica. È così per l'ospedale ed è stato così, appena qualche giorno fa, per il completamento della condotta di bypass che porterà nei rubinetti dei reggini l'acqua della diga del Menta". Il nuovo ospedale, ha aggiunto Nicola Irto, "assurgerà a punto di riferimento per l'intero Mezzogiorno d'Italia, rafforzando la fiducia verso la sanità nel nostro territorio, che può contare su professionisti di qualità e su alcuni reparti di eccellenza". Secondo Irto "in vista della creazione del nuovo ospedale occorrerà ripensare e riqualificare dal punto di vista urbanistico l'intera area interessata all'opera per garantire - ha concluso il presidente del Consiglio regionale - anche una efficiente e rapida viabilità e un celere collegamento con il raccordo autostradale reggino".

“Il peperoncino è un prodotto identitario calabrese che genera valore aggiunto nel settore agroalimentare e contribuisce alla promozione del turismo legato all'enogastronomia nella nostra regione. Per questo, la 26esima edizione del Peperoncino Festival, che si terrà dal 5 al 9 settembre a Diamante (Cosenza), rappresenta una grande opportunità per tutta la Calabria”. Ad affermarlo è stato il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione dell'evento, che si è tenuta questo pomeriggio al Senato. Secondo Irto, “il peperoncino, divenuto ormai da tempo un 'must' nella grande cucina internazionale, grazie al Festival sta generando ricadute significative sull'economia diretta e sull'indotto nel territorio del Tirreno cosentino, ma ritengo che possa incidere positivamente sullo sviluppo socio-economico e turistico dell'intera Calabria. Il merito di questo – ha concluso il presidente del Consiglio regionale – va ascritto all'Accademia del Peperoncino”.

“La nascita del Libero istituto universitario di architettura ha costituito un momento cruciale nel Novecento di Reggio Calabria. Lo studio degli avvenimenti del Secolo breve, in questa città, non può prescindere dalla consapevolezza del ruolo fondamentale che Architettura ha svolto per alimentare la speranza in una fase difficilissima per la vita della nostra comunità”. E' quanto ha affermato il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, intervenendo nella sede dell'Università Mediterranea alla cerimonia per la celebrazione dei 50 anni dell'ateneo reggino.

“La facoltà di Architettura – ha aggiunto Irto - è sorta in un momento storico molto complesso, segnato dalla profonda rivoluzione culturale avvenuta sul finire degli anni Sessanta in tutto il mondo, ma anche da eventi che nella nostra regione avevano generato un sentimento di sfiducia e distacco verso le istituzioni e lo Stato. L'università ha rappresentato una grande speranza alla quale ci si è aggrappati. I risultati sono stati straordinari e oggi, pur dinanzi alla diffidenza e ai pregiudizi che continuano a esistere nei confronti dei cittadini del Sud, il fatto di essersi formati alla “Mediterranea” e, in particolare, in questa facoltà di Architettura, rappresenta una garanzia in termini di alta formazione e ricerca”. Il rappresentante di palazzo Campanella, che ha ricordato con orgoglio di aver studiato ad Architettura e di aver avviato in ambito accademico la propria esperienza politica, ha sottolineato infine “la necessità di proseguire nel futuro il percorso di apertura dell'ateneo al territorio, non solo per conseguire risultati in termini didattici e di ricerca scientifica, ma anche perché l'università continui a fornire il proprio contributo per la crescita sociale ed economica di Reggio e della sua città metropolitana”.

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