“Il nostro progetto sulle politiche per il paesaggio intende esaltare l’identità culturale calabrese e creare una nuova coscienza collettiva. Vogliamo puntare sull’innovazione tutelando la nostra storia”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, partecipando all’apertura della 21esima edizione degli “Ateliers” del Consiglio d’Europa per la convenzione europea del paesaggio, in corso da questa mattina a Tropea.

Per il rappresentante di Palazzo Campanella, il tema al centro della ‘tre giorni’ nella cittadina tirrenica “pone al centro una questione decisiva nelle politiche di sviluppo locale. La Calabria è una regione meravigliosa e contraddittoria: alla complessità urbanistica, legata all’azione dell’uomo, fanno da contraltare la struggente bellezza e la straordinaria varietà regalata dalla natura: quasi ottocento chilometri di costa, tre parchi nazionali, 19 riserve, un’area marina protetta e una continua alternanza di scenari e borghi. In questo quadro, l’attuazione della Convenzione europea del Paesaggio non è solo l’adempimento di un obbligo che deriva dagli impegni assunti 18 anni fa dal Consiglio d’Europa, ma una vera e propria missione alla quale tutti dobbiamo contribuire”.

Nicola Irto si è soffermato, in particolare, sull’articolo 6 della Convenzione che prevede, tra le misure specifiche, le azioni di formazione ed educazione al paesaggio: “In Calabria vi stiamo lavorando da tempo, soprattutto grazie al nostro sistema universitario”. Come ‘case history’, Irto ha citato il dipartimento Patrimonio, Architettura e Urbanistica dell’Università Mediterranea che, ha sottolineato, “svolge un’azione di straordinaria importanza coniugando l’attività scientifica e l’apertura alla società. L’educazione al paesaggio passa innanzitutto da queste esperienze di ricerca, nell’ambito dei continui rapporti di collaborazione con gli atenei del bacino del Mediterraneo. In Calabria l’educazione al paesaggio è dunque un processo già avviato da tempo, nato non solo sulla scorta della Convenzione, ma anche dalla volontà di far fronte alla situazione di degrado o di rischio idrogeologico esistente soprattutto in alcune aree”.

Ad avviso del presidente del Consiglio regionale della Calabria, “la semplice formazione di specialisti della conoscenza non è sufficiente; occorre lavorare di più, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, per l’introduzione di programmi pluridisciplinari che promuovano l’educazione al paesaggio e di specifici insegnamenti scolastici. Siamo consapevoli che la sfida per la salvaguardia del patrimonio paesaggistico potrà essere vinta solo attraverso un coinvolgimento delle giovani generazioni”.

Irto ha ricordato: “In questa legislatura, in Consiglio regionale, abbiamo approvato numerosi provvedimenti che attengono al paesaggio: dalla legge urbanistica che ha introdotto il principio del consumo zero di suolo alla legge sui contratti di fiume, passando per la norma a tutela della professionalità dei progettisti, fino al POR Calabria 2014/2020 nell’ambito del quale sono stati varati bandi sulla valorizzazione dei nostri borghi. Sullo sfondo – ha concluso - c’è la grande partita della reputazione della nostra regione. Noi vogliamo cambiare il modo in cui la Calabria viene conosciuta nel mondo, attraverso la valorizzazione del suo patrimonio naturale, artistico e culturale, delle sue eccellenze agricole ed agroalimentari, ma soprattutto di un paesaggio che la rende, in alcuni scorci, unica al mondo”.

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, ha ricevuto a palazzo Campanella una delegazione di docenti universitari e ricercatori marocchini, in visita nella regione nell’ambito del programma di internazionalizzazione promosso dal dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea. Ad accompagnare gli ospiti provenienti dagli atenei di Rabat e Meknes, il professor Lorenzo Abenavoli e il responsabile dell’ufficio Master e alta formazione, Demetrio Fortugno.

Nel corso del cordiale colloquio, sono stati illustrati al presidente Irto i contenuti del progetto di internazionalizzazione finanziato dal programma Erasmus Plus KA107. L’obiettivo – è stato spiegato – è creare una rete che unisca istituzioni, università e imprese tra le due sponde del Mediterraneo nell’ambito agrario, agroalimentare e forestale, al fine di sostenere il rapporto tra produttori e imprese di trasformazione dei beni agricoli, mettendo a frutto il know-how della “Mediterranea” e delle aziende calabresi.

“Questo incontro – ha commentato il presidente Nicola Irto – rafforza i rapporti di amicizia, collaborazione e condivisione dei progetti tra la comunità scientifica calabrese e quella marocchina. Guardiamo con attenzione al progetto che, mediante la costituzione di un network internazionale tra atenei, soggetti istituzionali e privati, deve mettere al centro l’Università Mediterranea e può condurre a una crescita sociale ed economica dei nostri territori. Sono convinto che questa iniziativa – ha concluso Irto – sia importante anche perché ci consente di guardare al Mare nostrum in chiave positiva, come strumento di promozione del dialogo, della pace e dello sviluppo sostenibile dei nostri popoli. Il Mediterraneo non è solo una criticità legata alla grande questione europea dei migranti, è anche e soprattutto un’opportunità da cogliere”.

“Il via libera dell'aula al rendiconto dell'esercizio finanziario 2017 del Consiglio regionale rappresenta il suggello del proficuo lavoro che, anche lo scorso anno, abbiamo condotto in direzione del contenimento e della riqualificazione della spesa pubblica. Sobrietà e rispetto del valore del denaro dei cittadini: è questa la risposta che la politica ha dato e deve continuare a dare per essere credibile e per riconquistare la fiducia dei calabresi”. A margine della seduta odierna dell'assise di Palazzo Campanella, il presidente Nicola Irto ha commentato così l'approvazione del documento finanziario da parte dell'assemblea. “Il voto odierno – ha aggiunto – ha consolidato i risultati dell'impegno che stiamo portando avanti in questa legislatura per rendere più rigorosa la politica e per aprire le istituzioni ai cittadini, in una fase storica di grandi difficoltà per famiglie e imprese. Il Consiglio regionale, nel 2017, non solo ha continuato a costruire un 'tesoretto' da reinvestire su giovani e cultura, ma è anche stato il primo in Italia a mettere a disposizione della Corte dei Conti un sistema informativo che in tempo reale consente di sapere come viene speso ogni singolo euro dalla politica. Mi sembra – ha concluso il Presidente – un risultato pienamente positivo”.

"Quella di oggi è una giornata importante per la città di Reggio. Il bando per i tre livelli di progettazione del nuovo Grande ospedale metropolitano è un atto concreto e un passaggio indispensabile per consegnare alla nostra comunità una struttura sanitaria efficiente e moderna". È quanto ha affermato il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, intervenendo a Reggio Calabria alla conferenza stampa sull'avanzamento dell'iter amministrativo per la costruzione del nosocomio cittadino. "In tempi di demagogia e populismo, il fatto di portare a compimento gli impegni assunti restituisce forza e credibilità alla politica. È così per l'ospedale ed è stato così, appena qualche giorno fa, per il completamento della condotta di bypass che porterà nei rubinetti dei reggini l'acqua della diga del Menta". Il nuovo ospedale, ha aggiunto Nicola Irto, "assurgerà a punto di riferimento per l'intero Mezzogiorno d'Italia, rafforzando la fiducia verso la sanità nel nostro territorio, che può contare su professionisti di qualità e su alcuni reparti di eccellenza". Secondo Irto "in vista della creazione del nuovo ospedale occorrerà ripensare e riqualificare dal punto di vista urbanistico l'intera area interessata all'opera per garantire - ha concluso il presidente del Consiglio regionale - anche una efficiente e rapida viabilità e un celere collegamento con il raccordo autostradale reggino".

“Il peperoncino è un prodotto identitario calabrese che genera valore aggiunto nel settore agroalimentare e contribuisce alla promozione del turismo legato all'enogastronomia nella nostra regione. Per questo, la 26esima edizione del Peperoncino Festival, che si terrà dal 5 al 9 settembre a Diamante (Cosenza), rappresenta una grande opportunità per tutta la Calabria”. Ad affermarlo è stato il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione dell'evento, che si è tenuta questo pomeriggio al Senato. Secondo Irto, “il peperoncino, divenuto ormai da tempo un 'must' nella grande cucina internazionale, grazie al Festival sta generando ricadute significative sull'economia diretta e sull'indotto nel territorio del Tirreno cosentino, ma ritengo che possa incidere positivamente sullo sviluppo socio-economico e turistico dell'intera Calabria. Il merito di questo – ha concluso il presidente del Consiglio regionale – va ascritto all'Accademia del Peperoncino”.

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