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Finalità
Presentazione dei progetti di Servizio civile nazionale per l’anno 2016.
Proponenti
Pubbliche amministrazioni, associazioni non governative e associazioni no profit iscritte all'albo nazionale e agli albi regionali e delle province autonome
Termini presentazione
Dal 1° settembre 2015 e fino alle ore 14,00 del 15 ottobre 2015 gli enti di servizio civile iscritti all'albo nazionale e agli albi regionali e delle province autonome hanno la possibilità di presentare progetti di servizio civile nazionale da realizzarsi in Italia e all'estero, da finanziare con le risorse relative all’anno 2016.
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Il Fondo per il Volontariato ha come fine quello di sostenere finanziariamente i progetti sperimentali, elaborati, anche in collaborazione con Enti locali, da Organizzazioni di volontariato per fronteggiare emergenze sociali e per favorire l’applicazione di metodologie di intervento particolarmente avanzate.
Richiedenti
Le proposte progettuali possono essere presentate dalle Organizzazioni di volontariato che risultino legalmente costituite da almeno 2 anni e che siano regolarmente iscritte nei registri regionali del volontariato.
Ambiti
Le proposte progettuali potranno riguardare i seguenti ambiti:
-Promozione della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani;
-Legalità e corresponsabilità;
-Attivazione personale e cittadinanza attiva;
-Non discriminazione e pari opportunità;
-Accoglienza e reinserimento sociale di soggetti svantaggiati, anche con riferimento a migranti, profughi e rifugiati;
-Prevenzione e contrasto delle dipendenze, inclusa la ludopatia;
-Fragilità, marginalità ed esclusione sociale;
-Tutela, sviluppo e valorizzazione dei beni comuni;
-Sostegno a distanza;
-Volontariato d’impresa.
Finanziamento
Il costo complessivo di ciascuna proposta non potrà superare l’importo totale di 30.000 Euro.
La quota di contributo a carico del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ammonterà al 90% del costo complessivo. Il restante 10% sarà a carico dell’Ente proponente.
Termine presentazione richiesta di contributo
Entro le ore 12:00 del 21 Settembre 2015.
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L’intervento “Reti di impresa per l’artigianato digitale” è finalizzato a sostenere programmi innovativi, localizzati sull’intero territorio nazionale e realizzati da reti di imprese, per la diffusione, la condivisione e lo sviluppo produttivo delle tecnologie di fabbricazione digitale.
Soggetti proponenti
Reti di imprese (Associazioni temporanee di imprese, Raggruppamenti temporanei di imprese, Contratti di rete) ovvero Consorzi che:
- siano costituiti da almeno 15 imprese;
- vedano al loro interno la presenza di imprese artigiane ovvero microimprese in misura almeno pari al 50% dei partecipanti.
Programmi ammissibili
I programmi devono essere finalizzati al conseguimento di uno o più dei seguenti obiettivi dello strumento agevolativo:
- creazione di centri di sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di conoscenze alle scuole, alla cittadinanza, agli artigiani e alle microimprese;
- creazione di centri per l’incubazione di realtà innovative nel mondo dell’artigianato digitale;
- creazione di centri per servizi di fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese;
- messa a disposizione di tecnologie di fabbricazione digitale;
- creazione di nuove realtà artigianali o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitale.
Devono inoltre prevedere:
- spese ammissibili, al netto dell’IVA, non inferiori a euro 100.000,00 e non superiori a euro 1.400.000,00;
- una durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 36 mesi dalla data di ricezione del decreto di concessione;
- forme di collaborazione con Istituti di ricerca pubblici, Università, Istituzioni scolastiche autonome, Imprese ed Enti autonomi con funzioni di rappresentanza del tessuto produttivo.
Risorse
La risorse stanziate ammontano a 9,06 milioni di euro.
Termini per la presentazione delle domande
Le domande di agevolazione possono essere trasmesse entro le ore 12:00 del 25 settembre 2015.
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Via libera alle nuove disposizioni attuative e procedurali relative agli incentivi per la reindustrializzazione e il rilancio delle aree industriali in crisi, di cui alla legge n. 181/89, gestiti da Invitalia. Il nuovo quadro regolamentare è stato definito dal Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 9 giugno 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 3 agosto 2015
L’incentivo è rivolto alle piccole, medie e grandi imprese costituite in forma societaria, comprese le società cooperative e la società consortili.
Gli incentivi prevedono importanti novità:
- diventano finanziabili anche i programmi di investimento per la tutela ambientale, il turismo e i progetti di innovazione organizzativa;
- la partecipazione al capitale sociale da parte di Invitalia non sarà più obbligatoria, ma potrà avvenire su richiesta dell’impresa.
I programmi di investimento ammissibili comprendono:
- investimenti produttivi, tra cui:
1.realizzazione di nuove unità produttive;
2.ampliamento e/o riqualificazione di unità produttive esistenti;
3.realizzazione di nuove unità produttive o ampliamento di unità produttive esistenti, che eroghino servizi turistici;
4.acquisizione di attivi di uno stabilimento.
- Investimenti per la tutela ambientale, atti a:
1.elevare il livello di tutela ambientale risultante dalle attività dell’impresa;
2.consentire l’adeguamento anticipato a nuove norme dell’Unione Europea che innalzano il livello di tutela ambientale;
3.ottenere una maggiore efficienza energetica;
4.favorire la cogenerazione ad alto rendimento;
5.promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili;
6.risanamento di siti contaminati;
7.riciclaggio e riutilizzo di rifiuti.
◾investimenti per l’innovazione dell’organizzazione.
Relativamente alle spese ammissibili per gli investimenti produttivi, si considerano:
◾suolo aziendale e sue sistemazioni;
◾opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali;
◾macchinari, impianti ed attrezzature varie;
◾programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
◾immobilizzazioni immateriali.
In relazione agli investimenti per l’innovazione dell’organizzazione, le spese ammissibili fanno riferimento a:
◾personale dipendente;
◾strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione;
◾ricerca contrattuale, conoscenze e brevetti, servizi di consulenza;
◾spese generali;
◾materiali utilizzati.
Gli incentivi sono concessi nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti previsti dal Regolamento GBER.
Invitalia valuta i progetti ed eroga le agevolazioni.
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Finalità
Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale, ai sensi della legge n. 241/1990, indice un Avviso pubblico per promuovere un piano di azioni tese a sostenere i talenti e l’innovazione sociale e tecnologica delle giovani generazioni, a valere sulle risorse del Fondo per le politiche giovanili, istituito con l’art. 19 del D.L. n. 223 del 4 luglio 2006, convertito con modificazioni nella legge 4 agosto 2006 n. 248.
Destinatari e beneficiari
Le azioni progettuali, a pena di esclusione, devono avere come destinatari diretti giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni. Il target di riferimento deve essere precisamente definito nella proposta progettuale attraverso l’indicazione del numero di giovani su cui si intende agire direttamente ed il contesto sociale di intervento.
Soggetti proponenti
Possono presentare la Proposta di Progetto, in qualità di proponente singolo o di soggetto capofila dell’ATS, esclusivamente le organizzazioni, che si siano costituite, in forma di atto pubblico o di scrittura privata registrata, da almeno 5 anni, e rientranti in una delle seguenti categorie:
- Associazioni di promozione sociale (di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 383);
- Cooperative sociali (di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381);
- Organizzazioni di volontariato (di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266);
- Fondazioni;
- Enti morali, Enti ecclesiastici e Associazioni la cui ordinaria attività e le cui finalità istituzionali non siano incompatibili con le finalità del presente Avviso.
Finanziamento
La cifra massima disponibile, per il seguente Avviso, è pari a 2.500.000,00 Euro. La richiesta di finanziamento pubblico per ciascun progetto presentato non potrà essere inferiore a 50.000 Euro e superiore a 150.000,00 Euro.
Sarà fatto obbligo al soggetto proponente (in caso di ATS Capofila e Associati) di garantire un co-finanziamento pari ad almeno il 25% del costo totale del progetto. Di tale percentuale almeno la metà dovrà essere garantita con risorse finanziarie proprie e la restante quota con risorse umane e strumentali. Il finanziamento massimo concedibile dal Dipartimento non potrà essere quindi superiore al 75% del costo complessivo del progetto.
Termini presentazione
I progetti potranno essere presentati a partire dal 20 luglio 2015 e fino alle ore 18,00 del 21 settembre 2015.