Finalità
I contributi per il rilancio del turismo montano sono aiuti economici a fondo perduto a copertura del 100% delle spese ritenute ammissibili, messi a disposizione dal Ministero e rivolti ad imprese e attività che operano nel comparto turistico della montagna. Si tratta di agevolazioni che puntano a sostenere e finanziare progetti per la valorizzazione turistica del patrimonio delle montagne e per il potenziamento delle infrastrutture esistenti.

Destinatari
Possono presentare le candidature per il finanziamento dei progetti per la montagna i soggetti privati profit o non profit, in forma singola o aggregata, con preferenza e premialità per la forma aggregata. A titolo esemplificativo, è favorita la partecipazione di:
• raggruppamenti di imprese;
• consorzi locali di promozione turistica;
• organizzazioni di management delle destinazione turistica comunque denominate purché di diritto privato (DMO o DMC);
• reti di impresa turistiche e connesse, esistenti o da creare appositamente.

Progetti finanziabili
I progetti presentati dovranno essere finalizzati a:
• qualificare e potenziare la dotazione e la proposta di servizi esistente ed eventualmente le infrastrutture funzionali agli stessi servizi; implementare, anche mediante la promozione di esperienze associative o federative, forme di turismo funzionali alla conservazione ed alla cura dell’ambiente;
• favorire la promozione dei prodotti tipici;
• promuovere il turismo esperienziale (es. turismo enogastronomico, naturalistico, religioso, sportivo, culturale, ecc.);
• implementare il ricorso all’innovazione ed alle nuove tecnologie facendo leva sul Tourism Digital Hub (TDH), sull’interoperabilità e sulla trasformazione digitale;
• sfruttare il TDH per amplificare la notiziabilità e la diffusione delle iniziative attraverso il digitale, incluse quelle di marketing e di partenariato sul territorio.
Sarà data priorità a quei progetti in grado di:
• creare prodotti nuovi rispetto a quelli tradizionali, con particolare riferimento alle proposte turistiche a forte contenuto di esperienza vera, unica ed irripetibile (ad esempio: partecipazione ad eventi e produzioni tradizionali, apprendimento di tecniche ed usanze locali, vita di comunità, raccolta e trasformazione di prodotti agricoli, pratica di sport o attività rare, ecc.);
• attivare stagioni diverse da quelle canoniche della montagna, con specifico riferimento alle diverse realtà locali (ad esempio: neve: dicembre-Pasqua; estate: giugno-agosto);
stimolare ed attrarre mercati diversi da quello di prossimità con specifico riferimento alle diverse realtà locali (ad esempio: raggio di 200 km), con particolare attenzione ai mercati esteri;
• replicare le best practices a livello internazionale;
• favorire la costituzione di reti anche di livello interregionale;
• garantire un’integrazione sinergica tra diverse tipologie di interventi ammissibili;
• migliorare le condizioni di accessibilità per le persone portatrici di bisogni speciali anche mediante gli opportuni servizi e la creazione di prodotti o pacchetti turistici ad hoc;
• favorire la transizione ad un turismo green e digitale, in linea con le previsioni del piano “Transition Pathway for Tourism” presentato dalla Commissione europea.

Entità del contributo
I contributi per il rilancio del turismo montano ammontano a un massimo di 2 milioni di euro per ogni progetto finanziabile, a copertura massima del 100% delle spese ammissibili per la realizzazione degli interventi.

Dotazione finanziaria
26.700.000 euro. La quota dell’80% delle risorse disponibili, e cioè euro 21.360.000,00 è destinata alle otto regioni del Mezzogiorno.

Presentazione domanda di finanziamento
La domanda di finanziamento deve essere compilata tramite la Piattaforma informatica messa a disposizione dal Ministero

Termine presentazione istanze
30 settembre 2022

Allegati:
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Finalità
Valorizzare e migliorare la fruizione del patrimonio culturale regionale, sostenendo la promozione, la qualificazione e la realizzazione di eventi culturali in grado di mobilitare significativi flussi turistici e che pongono in risalto il legame tra cultura, storia, arte, costume, tradizione, natura e sostenibilità ambientale.

Beneficiari
Possono presentare domanda soggetti pubblici e privati in forma singola o associata.
a) Enti pubblici per come definiti all’art. 1, comma 2, del D. Lgs. 30 marzo 2001 n. 165;
b) Fondazioni e Associazioni;
c) Imprese e loro consorzi;
d) Società cooperative.

Caratteristiche degli eventi
Il progetto deve riguardare un evento che si sia realizzato per almeno otto annualità negli ultimi 15 anni e deve possedere, i seguenti requisiti oggettivi riferibili alle precedenti edizioni prese in esame:
a) si siano realizzati all’interno di beni culturali e ambientali quali: aree archeologiche, aree museali, edifici storici e di pregio, centri storici, aree e parchi naturali, anfiteatri, luoghi e località di maggiore attrattività turistica che hanno i requisiti necessari per la realizzazione di eventi;
b) comprovata presenza di artisti di caratura nazionale e/o internazionale;
c) abbiano sostenuto, per la realizzazione dell’evento, un costo medio documentato non inferiore a Euro 100.000,00 desumibile da tre edizioni, negli ultimi 8 anni, non consecutive.

Contributo concedibile
Il contributo concedibile è pari al 70% delle spese ammissibili e per un importo massimo di euro 100.000,00.

Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria disponibile è pari a € 1.400.000

Domanda
Le domande, compilate secondo il modulo di domanda disponibile sui siti www.calabriaeuropa.regione.calabria.it e www.regione.calabria.it, devono essere inviate entro e non oltre il 03 Ottobre 2022 esclusivamente a mezzo PEC, al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Nell’oggetto della PEC dovrà essere indicata la seguente dicitura: “Avviso pubblico Eventi di promozione culturale”.

Allegati:
Accedi a questo URL (https://calabriaeuropa.regione.calabria.it/bando/avviso-pubblico-eventi-di-promozione-culturale-2022)Avviso e allegati[Avviso e allegati]0 kB

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM) ha indetto due bandi di concorso rivolti a diplomati e laureati per un totale di 980 posti di lavoro per vari profili professionali.

Posti a concorso
In particolare i 980 posti di lavoro sono suddivisi tra i seguenti profili professionali:
- 640 UNITÀ DI PERSONALE DI SECONDA AREA, FASCIA RETRIBUTIVA F3 (DIPLOMATI) così ripartite:
n. 256 assistenti amministrativi, (codice concorso: ADM/AMM);
n. 4 assistenti amministrativi (codice concorso: ADM/AMM – Lampedusa);
n. 120 ragionieri (codice concorso: ADM/RAG);
n. 100 periti informatici, (codice concorso: ADM/PINF);
n. 90 periti industriali, (codice concorso: ADM/PI);
n. 30 geometri (codice concorso: ADM/GEO);
n. 40 periti chimici (codice concorso: ADM/PC).
- 340 UNITÀ DI PERSONALE DI TERZA AREA, FASCIA RETRIBUTIVA F1 (LAUREATI) così suddivise:
n. 150 funzionari amministrativi, (codice concorso: ADM/FAMM);
n. 4 collaboratori per le relazioni internazionali (codice concorso: ADM/FRI),
n. 50 legali (codice concorso: ADM/LEG);
n. 40 analisti economici finanziari (codice concorso: ADM/AEF);
n. 32 informatici (codice concorso: ADM/ INF);
n. 20 ingegneri (codice concorso: ADM/ING);
n. 20 ingegneri – architetti (codice concorso: ADM/ING-ARC);
n. 20 chimici (codice concorso: ADM/CH);
n. 4 biologi (codice concorso: ADM/BIO).

SEDI DI LAVORO
Le sedi di lavoro sono situate presso Regioni, Comuni e Strutture centrali presenti sul territorio nazionale: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto.

SELEZIONE
La procedura di selezione consiste nelle seguenti prove:
• eventuale prova preselettiva;
• una prova scritta;
• una prova orale.

DOMANDE DI AMMISSIONE
Le domande di partecipazione dovranno essere redatte esclusivamente in forma telematica, sulla piattaforma Concorsi Smart accessibile attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). Il termine entro il quale presentare le istanze è il 29 settembre 2022 alle ore 18.00.

Allegati:
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L’Agenzia delle Entrate ha indetto il concorso per reclutare 900 assistenti tecnici. La selezione si rivolge a diplomati, geometri e periti, e prevede l’assunzione delle risorse a tempo indeterminato presso gli uffici di tutto il territorio nazionale.

TITOLO DI STUDIO
Potranno presentare la domanda di ammissione al concorso i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli di studio:
– diploma di istruzione secondaria superiore di geometra conseguito presso un Istituto tecnico per geometri statale, paritario o legalmente riconosciuto;
– diploma di istruzione secondaria superiore di Perito Industriale indirizzo Edile;
– diploma di maturità tecnica di Perito Industriale, ai sensi dell’articolo 1 della legge 2 febbraio 1990, n. 17, conseguito presso un istituto statale, paritario o legalmente riconosciuto;
– diploma di istruzione secondaria superiore afferente al settore “Tecnologico”, indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio”, secondo le confluenze di cui all’Allegato D del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88;

SEDI DI LAVORO
I 900 assistenti tecnici – geometri e periti saranno assegnati negli uffici e sedi Agenzia delle Entrate collocate nelle regioni di tutta Italia.

PROCEDURA SELETTIVA
I candidati al concorso 2022 dell’Agenzia delle Entrate per assistenti tecnici diplomati saranno sottoposti a una selezione che prevede due prove d’esame:
o prova oggettiva tecnico-professionale (consiste in una serie di quesiti a risposta multipla) ;
o prova orale.

DOMANDA DI AMMISSIONE
I candidati dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente per via telematica, entro il 23 settembre 2022, utilizzando l’applicazione informatica accessibile da questa pagina.

Allegati:
Accedi a questo URL (https://900asstec.it/)Domanda[Domanda]0 kB
Accedi a questo URL (https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/selezione-pubblica-per-assunzione-900)Bando di concorso[Bando di concorso]0 kB

FINALITÀ DELL’AVVISO
“#RiParto” – Percorsi di welfare aziendale per agevolare il rientro al lavoro delle madri, favorire la natalità e il work-life balance” è la misura del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri volta a promuovere la realizzazione di progetti di welfare aziendale, con il fine di sostenere il rientro al lavoro delle lavoratrici madri e di favorire l’armonizzazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia.
Finalità dell’avviso è quindi quella di incentivare lo sviluppo di progetti capaci di fornire un sistema integrato di strumenti quali benefit, facility e servizi alla persona atti a concorrere sinergicamente alla risoluzione di problematiche comuni alle lavoratrici madri dopo l’arrivo di un nuovo figlio, anche alla luce della rilevanza delle misure di sostegno in relazione allo sviluppo psicofisico dei bambini con particolare riferimento ai primi 1000 giorni di vita.

SOGGETTI AMMISSIBILI
Possono presentare domanda di finanziamento:
- le imprese, ai sensi dell’articolo 2082 c.c e dell’articolo 2083 c.c., aventi sede legale o unità operative sul territorio nazionale;
- i consorzi e i gruppi di società collegate o controllate ai sensi dell’articolo 2359 c.c.
Imprese, consorzi e gruppi di società collegate o controllate possono partecipare anche in forma associata con altri soggetti aventi gli stessi requisiti richiesti dall’Avviso per i partecipanti singoli, costituendosi in associazione temporanea di scopo (ATS), contratto di rete o associazione temporanea d’impresa (ATI) e individuando un capofila che presenti una unica domanda di finanziamento, un unico progetto ed un unico piano finanziario.

CARATTERISTICHE E AREE TEMATICHE DEI PROGETTI
Le proposte progettuali potranno riguardare una o più azioni coerenti tra loro, anche in considerazione delle dimensioni aziendali e del contesto lavorativo di riferimento, nell’ambito delle categorie di azioni riportate nell’Allegato 3, ovvero:
a) Flessibilità oraria e organizzativa: banca del tempo, telelavoro, part-time, assunzioni a termine in sostituzione delle lavoratrici in maternità, permessi e congedi aggiuntivi.
b) Promozione e sostegno della natalità e della maternità, nonché reinserimento delle lavoratrici dopo un periodo di assenza dal lavoro per motivi legati ad esigenze di conciliazione: incentivi alla natalità, iniziative di formazione e aggiornamento rivolte alle lavoratrici per l’accompagnamento al rientro al lavoro.
c) Interventi e servizi: servizi di supporto alla famiglia, tutela della salute, sostegno psicologico e fisico, time saving, flexible benefit e ulteriori misure di sostegno alle lavoratrici, attività organizzative, informative e di comunicazione, azioni volte alla creazione e al mantenimento di reti territoriali.
Destinatarie delle azioni progettuali sono le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato e determinato, anche in part time, del soggetto proponente sia in forma singola che associata, incluse le dirigenti, le socie lavoratrici di società cooperative, le lavoratrici in somministrazione nonché le titolari di un rapporto di collaborazione purché la natura e le modalità di esecuzione del rapporto siano compatibili con la tipologia e con la durata dell’azione proposta con la domanda di finanziamento.
La durata delle azioni progettuali è fissata in 24 mesi e ai fini del computo della durata del progetto non sono presi in considerazione la rilevazione dei dati e le attività di studio finalizzati alla redazione del progetto.

RISORSE ED AMMONTARE DEI CONTRIBUTI
Le risorse finanziarie dedicate all’avviso sono pari a 50 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per le politiche della famiglia stanziate dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178.
La richiesta di finanziamento per ciascuna iniziativa progettuale deve essere compresa:
- tra un minimo di € 15.000,00 e un massimo di € 50.000,00 per le microimprese (cofinanziamento minimo 10%);
- tra un minimo di € 30.000,00 e un massimo di € 100.000,00 per le piccole imprese (cofinanziamento minimo 15%);
- tra un minimo di € 80.000,00 e un massimo di € 250.000,00 medie imprese (cofinanziamento minimo 20%).
- tra un minimo di € 200.000,00 e un massimo di € 1.000.000,00 per le grandi imprese (cofinanziamento minimo 30%).
Per i consorzi, le reti di imprese, i gruppi di società collegate o controllate, le associazioni temporanee di scopo e le associazioni temporanee d’impresa il progetto viene finanziato – applicando la medesima percentuale di cofinanziamento – tenendo conto della somma del numero dei dipendenti e della somma dei ricavi, relativo all’ultimo esercizio contabile concluso, del soggetto collettivo.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE E TERMINI
Per accedere al finanziamento occorre presentare la domanda via PEC all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 12.00 del 30 settembre 2022

Allegati:
Accedi a questo URL (https://famiglia.governo.it/it/politiche-e-attivita/finanziamenti-avvisi-e-bandi/avvisi-e-bandi/avviso-pubblico-riparto-percorsi-di-welfare-aziendale-per-agevolare-il-rientro-al-lavoro-delle-madri-favorire-la-natalita-e-il-work-life-balance/)Avviso e allegati[Avviso e allegati]0 kB
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