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FINALITA'
Le nuove risorse sono destinate alle startup innovative che vogliono sviluppare prodotti, servizi o soluzioni innovative nel mondo dell’economia digitale, oppure che sono coinvolte in progetti di valorizzazione della ricerca pubblica o privata.
Smart&Start Italia, l’incentivo del Governo dedicato alla nascita e alla crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico, è stato rifinanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico con 95 milioni di euro. Tali risorse andranno a sostenere startup innovative che intendano sviluppare prodotti, servizi o soluzioni innovative nel mondo dell’economia digitale, oppure progetti di valorizzazione della ricerca pubblica o privata.
A CHI SI RIVOLGE
– Start-up innovative di piccola dimensione;
– Team di persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa, anche se residenti all’ estero o di nazionalità straniera.
Per start-up innovative si intendono le imprese iscritte nella apposita sezione del Registro delle Imprese. Tra i principali requisiti:
– società di capitali costituite da non più di 48 mesi;
– valore della produzione < 5 milioni di euro;
– costi riconducibili a R&S.
ATTIVITA’ AMMESSE
Produzione di beni ed erogazione di servizi, che:
– si caratterizzano per il forte contenuto tecnologico e innovativo, e/o
– si qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale e/o
– si basano sulla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
COSA FINANZIA
Progetti che prevedono programmi di spesa, di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, per acquistare beni di investimento e/o per acquisire servizi necessari alla gestione.
Tra le principali voci di spesa ammissibili:
1) Spese per Investimenti
– impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche;
– componenti HW e SW;
– brevetti, licenze, know-how; consulenze specialistiche tecnologiche.
2) Spese di gestione
– personale dipendente e collaboratori;
– licenze e diritti per titoli di proprietà industriale;
– servizi di accelerazione;
– canoni di leasing; interessi su finanziamenti esterni (spese di gestione).
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 2 anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento.
AGEVOLAZIONI FINANZIARIE
Le agevolazioni finanziarie consistono in un mutuo senza interessi, il cui valore può arrivare fino al 70% delle spese ammissibili (max € 1.050.000).
Il valore del mutuo può arrivare all’80% delle spese ammissibili, se la start-up ha una compagine interamente costituita da giovani e/o donne o e tra i soci è presente un dottore di ricerca che rientra dall’estero (max €1.200.000).
Le start-up localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano restituiscono solo l’80% del mutuo agevolato ricevuto.
AGEVOLAZIONI REALI
Le start-up costituite da meno di 12 mesi beneficiano di servizi di tutoring tecnico-gestionale, ossia servizi specialistici erogati anche con modalità innovative, che possono includere scambi con realtà internazionali.
Il valore dei servizi di tutoring è pari a € 15.000 per le regioni del Mezzogiorno e a € 7.500 per il centro Nord.
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Finalità
FUNDER35 intende selezionare e accompagnare nel loro percorso verso la sostenibilità, per un periodo massimo di tre anni, le migliori imprese giovanili che operano in campo culturale. Pertanto, il contributo si configura come un incentivo per i soggetti che, oltre a distinguersi per la qualità dell’offerta culturale, nonché per una corretta politica del lavoro, si prefiggano chiari obiettivi di sviluppo sostenibile tramite specifici progetti di miglioramento.
Soggetti proponenti
Il bando si rivolge alle organizzazioni non profit di natura privata attive da almeno 2 anni alla data di pubblicazione del bando (24 aprile 2017) e impegnate principalmente in uno dei seguenti campi:
1) l’ambito della produzione artistica/creativa in tutte le sue forme, da quelle tradizionali a quelle di ultima generazione;
2) l’ambito dei servizi di supporto alla conoscenza, alla valorizzazione, alla tutela, alla conservazione, alla circolazione dei beni e delle attività culturali.
FUNDER35 è riservato unicamente alle organizzazioni che, alla data di pubblicazione del bando (24 aprile 2017), soddisfino uno o entrambi i seguenti requisiti:
- Organo di Gestione (Consiglio di Amministrazione o Consiglio/Comitato Direttivo, composto solitamente da Presidente, Vicepresidente, Segretario, Tesoriere e Consiglieri) costituito in maggioranza assoluta (50% più uno) da membri di età inferiore ai 35 anni;
- cariche principali (Presidenza e Vicepresidenza) in seno all’Organo di Gestione (Consiglio di Amministrazione o Consiglio/Comitato Direttivo) ricoperte da membri di età inferiore ai 35 anni.
Ammissibilità dei progetti
Sono considerati ammissibili al presente bando unicamente progetti finalizzati a rendere sostenibili nel tempo le imprese proponenti e le loro attività attraverso:
- azioni mirate al miglioramento/ripensamento della struttura organizzativa (come ad esempio nuovi
modelli operativi e strumenti gestionali, iniziative di qualificazione del personale non artistico e dei servizi interni di supporto tramite percorsi di formazione e innesto di competenze manageriali);
- azioni finalizzate al rinnovamento, anche attraverso l’uso di tecnologie innovative, dei processi e degli strumenti di produzione (funzionali al rafforzamento, all’estensione, alla differenziazione dell’offerta);
- azioni finalizzate all’introduzione sul mercato di prodotti o servizi di carattere innovativo, in grado di favorire il posizionamento strategico dell’organizzazione;
- azioni orientate all’attivazione di collaborazioni stabili e aggregazioni/fusioni con altri soggetti del settore nella prospettiva di realizzare economie di scopo e/o di scala.
Contributo
Il contributo è a copertura del 75% dei costi totali del progetto. In ogni caso, l’entità del contributo richiesto dovrà essere equilibrata e proporzionata sia al tipo di progetto proposto, sia alla dimensione economico-finanziaria dell’organizzazione proponente. Relativamente all’ammontare della richiesta economica, non è prevista una soglia massima.
Stanziamento
€ 2.650.000,00
Scadenza
23/06/2017
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Finalità
Il PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 e Open Community PA 2020 finanzia interventi per la modernizzazione del sistema amministrativo con riferimento agli aspetti gestionali, organizzativi, di semplificazione e digitalizzazione di processi e servizi verso cittadini e imprese (e-government) e rafforzando la trasparenza e la partecipazione civica attraverso lo sviluppo e la diffusione dei dati pubblici (open government).
In particolare Open Community PA 2020, attraverso la definizione di prassi e strumenti standard, intende:
- razionalizzare le soluzioni esistenti, identificando le buone pratiche e promuovendole sul territorio;
- ingegnerizzare il processo di progettazione, realizzazione, trasferimento, mantenimento ed evoluzione delle soluzioni, attraverso opportuni strumenti organizzativi, tecnologici e amministrativi;
- stimolare la nascita di reti di Amministrazioni e di un mercato attorno alle buone pratiche;
- supportare le Amministrazioni a identificare i più opportuni percorsi di innovazione;
- rafforzare la valutazione delle politiche pubbliche, favorendo un ammodernamento normativo coerente con i bisogni di Pubbliche Amministrazioni e opportunità di innovazione.
Perimetro di intervento
l’Avviso ha lo scopo di finanziare interventi che prevedano lo scambio di buone pratiche, ossia il trasferimento di prassi, esperienze, metodologie, sistemi organizzativi e gestionali innovativi eventualmente supportati da sistemi tecnologici – o una combinazione di questi – realizzati da un Ente per risolvere una determinata criticità. Gli ambiti nei quali selezionare e trasferire le buone pratiche sono i seguenti:
- standardizzazione e semplificazione di bandi, atti e modulistica;
- miglioramento dell’efficacia e aumento dell’efficienza delle procedure a tutti i livelli dell’organizzazione amministrativa;
- miglioramento della trasparenza, partecipazione e comunicazione a sostegno dell’azione amministrativa;
- accesso al finanziamento e miglioramento dei processi di spesa e pagamento;
- interoperabilità dei sistemi informativi con altre banche dati;
- miglioramento di modelli e strumenti di controllo di gestione delle Amministrazioni;
- miglioramento dei processi di acquisizione di beni e servizi (approvvigionamento).
Soggetti ammissibili
Sono ammessi a presentare proposte progettuali le Pubbliche Amministrazioni:
- in qualità di Ente Cedente: le Regioni, Province (Liberi Consorzi), Città Metropolitane, Comuni, gli altri enti pubblici non economici, gli organismi di diritto pubblico, nonché associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti;
- in qualità di Ente Riusante: tutte le Regioni, le Province (Liberi Consorzi), le Città Metropolitane, i Comuni, nonché unioni e consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti.
Dimensione del partenariato
La proposta progettuale deve prevedere un partenariato composto da un minimo di tre Pubbliche Amministrazioni, di cui almeno un Ente Cedente e non meno di due Enti Riusanti.
La dimensione massima consentita del partenariato è pari a 15 Enti.
Dotazione Finanziaria
€ 12.000.000,00
Dimensione finanziaria del progetto
Sono ammissibili a finanziamento i progetti con una dimensione finanziaria minima di euro 200.000,00 e massima di euro 700.000,00 al lordo di qualsiasi costo imputato al progetto, IVA compresa.
Le attività ammissibili saranno finanziate al 100% dei costi totali riconosciuti.
Le spese ammissibili sono:
- Spese di personale interno e esterno
- Spese generali di funzionamento
- Spese per acquisizione di beni e servizi
Termine presentazione proposte
09/06/2017
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Finalità
Per costruire una cittadinanza piena è fondamentale sensibilizzare le studentesse e gli studenti al proprio patrimonio culturale, artistico e paesaggistico con l’obiettivo formativo di educarli alla sua tutela, trasmettendo loro il valore che ha per la comunità, e valorizzandone a pieno la dimensione di bene comune e il potenziale che può generare per lo sviluppo democratico del Paese.
Beneficiari
Sono ammesse a partecipare per il potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico:
a) le istituzioni scolastiche ed educative statali del primo e del secondo ciclo;
b) le reti devono essere costituite da:
- almeno 3 istituzioni scolastiche ed educative statali;
- almeno un ente locale;
- almeno uno tra un’istituzione, un ente o un’associazione senza scopo di lucro competenti sulle tematiche oggetto del presente Avviso.
È promosso il coinvolgimento del territorio in termini, a titolo esemplificativo, di partenariati e collaborazioni con amministrazioni centrali e locali, associazioni, fondazioni, enti del terzo settore, università, centri di ricerca, soprintendenze, musei, operatori qualificati, reti già presenti a livello locale. In fase di presentazione della proposta formativa va esplicitata solo la tipologia degli altri attori del territorio da coinvolgere.
Tipologia di proposte progettuali attivabili
Il presente Avviso finanzia gli interventi e i moduli riconducibili alle seguenti azioni :
- accesso, esplorazione e conoscenza anche digitale del patrimonio;
- adozione di parti di patrimonio (luoghi, monumenti o altro);
- costruzione di una proposta territoriale di turismo culturale, sociale e ambientale sostenibile;
- conoscenza e comunicazione del patrimonio locale, anche attraverso percorsi in lingua straniera;
- sviluppo di contenuti curricolari digitali con riferimento al patrimonio culturale (Open Educational Resources);
- produzione artistica e culturale;
- interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana specie nelle aree periferiche e marginali.
Articolazione del progetto
Il progetto consiste in un insieme di moduli/attività.
I moduli rappresentano l’unità minima di progettazione e sono contraddistinti da una specifica configurazione in termini di ambito disciplinare/tematico, durata e figure professionali coinvolte (alcune obbligatorie – Esperto e Tutor – e altre aggiuntive).
I destinatari dei moduli formativi sono le studentesse e gli studenti.
Massimali del progetto
L'iniziativa è finanziata al 100% dal MIUR. Ciascuna proposta progettuale delle scuole non può superare i seguenti massimali:
€ 30.000,00 - Istituzioni scolastiche I ciclo e II ciclo
€ 120.000,00 - Reti di istituzioni scolastiche
Fondi disponibili
80 milioni di euro
Articolazione dei costi di progetto e piano finanziario
1. Attività formativa – comprende i costi relativi alle figure professionali coinvolte nell’attività di formazione (esperto, tutor);
2. Attività di gestione – comprende tutte le spese legate alla gestione delle attività formative previste dal progetto (materiali didattici, di consumo, noleggio di attrezzature, spese relative al viaggio dei partecipanti, compensi per DS, DSGA, personale della scuola, referente per la valutazione, altro personale, pubblicità ecc.)
3. Costi aggiuntivi – comprende costi che la scuola può richiedere (pasti, figura professionale aggiuntiva)
Scadenza presentazione progetti
10/07/2017
Progetto "lavoro agile per il futuro della PA" - PON "Governance e capacità istituzionale 2014-2020"
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Premessa
Il progetto si pone in coerenza con le previsioni della Legge 7 agosto 2015, n. 124, Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, con riferimento agli interventi volti a favorire la conciliazione vita-lavoro; in particolare l’articolo 14, comma 1, della legge prevede che le amministrazioni pubbliche adottino misure organizzative volte a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso meccanismi che favoriscono una organizzazione delle attività flessibile, non più incentrata sulla presenza fisica ma su risultati misurabili.
Il citato articolo introduce anche un obiettivo per le PA: “Le amministrazioni pubbliche (…) adottano misure organizzative volte a fissare obiettivi annuali per l'attuazione del telelavoro e per la sperimentazione, anche al fine di tutelare le cure parentali, di nuove modalità spazio-temporali di svolgimento della prestazione lavorativa che permettano, entro tre anni, ad almeno il 10 per cento dei dipendenti, ove lo richiedano, di avvalersi di tali modalità, garantendo che i dipendenti che se ne avvalgono non subiscano penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera.”.
Finalità
Realizzazione di progetti pilota per la sperimentazione di percorsi di lavoro “agile” nelle amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali.
L’obiettivo è diffondere nelle PA un nuovo modello culturale di organizzazione del lavoro più funzionale, flessibile e capace di rispondere agli indirizzi di policy e alle esigenze di innalzamento della qualità dei servizi nonché di maggiore efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa.
Dal punto di vista delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti il lavoro “agile” agisce, inoltre, sul benessere organizzativo e migliora la conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare.
Destinatari e requisiti
Sono invitate a presentare manifestazione di interesse tutte le Pubbliche Amministrazioni centrali, regionali e locali che intendono sperimentare percorsi di lavoro “agile” per il proprio personale dipendente, compresi i livelli dirigenziali.
Modalità di presentazione della manifestazione di interesse
La manifestazione d’interesse potrà essere presentata compilando il modello di domanda allegato (format A per le singole PA e format B per le reti di enti locali). Il modello, sottoscritto dal legale rappresentante dell’ente o da un suo delegato, dovrà essere inviato via posta elettronica certificata al seguente indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Tempistica
Le candidature dovranno essere inviate entro il 15 giugno 2017.