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Nicola Irto ha incontrato ieri pomeriggio, all'Eurohotel di Bovalino, gli amministratori e i sostenitori dell'area della Locride.
Il neo consigliere regionale ha ribadito il proprio impegno per il territorio, una priorità già emersa nei giorni di campagna elettorale.
Per Nicola Irto è essenziale, però, che gli amministratori della Locride si costituiscano in rete per fare emergere singole problematiche ed esigenze collettive dell'intera area della provincia reggina.
Questo consentirà anche all'ente regionale di essere più vicino al territorio e rispondere ai problemi in maniera più rapida ed efficace.
“Tra le emergenze c'è sicuramente il settore dei trasporti che impedisce collegamenti veloci con il capoluogo e non consente di colmare in tempi brevi distanze con i centri nevralgici della provincia. Una questione che va risolta con il coinvolgimento del Governo nazionale - ha affermato Irto. Poi, la questione della sicurezza delle strade, della SS106, ma anche della Ionio- Tirreno, che va affrontata con opportuni strumenti che ne migliorino la percorrenza e la viabilità”.
“La Locride è un'area a rischio dissesto idrogeologico, come buona parte della nostra regione, - ha detto ancora Irto- con gravi disagi per i cittadini, costretti dal maltempo a rimanere isolati, e con grave dispendio di risorse economiche dopo il disastro. Occorre fare prevenzione per la tutela del paesaggio, veicolando il messaggio del rispetto delle normative e il limite alle deroghe in edilizia. Oltre che un piano straordinario di tutela ambientale e di difesa delle aree a rischio”.
Il neo consigliere ha poi toccato il tema delicato della sanità e dei presidi territoriali che rappresentano le strutture di salvaguardia dei cittadini in assenza di centri ospedalieri.
“Occorre garantire i servizi di assistenza primaria - ha dichiarato- e tutelare i sanitari che spesso, con impegno personale, garantiscono la salute dei cittadini. Uno sforzo che va riconosciuto, come spirito di servizio e merito. E noi sulla meritocrazia puntiamo, ad ogni livello di Governo”.
Ultimo passaggio dedicato al PD: “Il partito deve ripartire dopo queste elezioni, per consolidarsi come strumento di confronto per i cittadini ai quali fornire un contributo reale per programmare lo sviluppo e la crescita della società civile”.
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Non ci siamo fermati prima delle elezioni, tanto più non ci fermeremo adesso, nel nostro impegno per risollevare le sorti della Calabria». Così Nicola Irto, neo eletto a Palazzo Campanella per il Partito Democratico, nel corso dell'incontro tenutosi ieri pomeriggio alla Torre Nervi a margine della vittoria elettorale con una folta rappresentanza di sostenitori.
Il centrosinistra è ritornato ad essere la compagine che guiderà il governo regionale per i prossimi cinque anni. Dobbiamo guardare al futuro con occhi attenti di chi ha osservato gli errori della destra, ma anche le criticità delle gestioni di sinistra. Con la consapevolezza che il primo passo da compiere sia quello di recuperare la credibilità rispetto ai cittadini che si sono astenuti e hanno preferito non votare. Ciò testimonia una disaffezione dalla politica, che deve ritornare ad essere il motore della regione - ha affermato Irto. Il compito che ci aspetta non è facile. A leggere i recenti sondaggi resi noti dai media - ha continuato - la classe imprenditoriale, che è il cuore economico di una società, è sfiduciata nei confronti delle istituzioni. Un dato amaro, in Calabria, che ha, invece, bisogno delle migliori energie produttive per ripartire. Su questo occorre lavorare, per cercare di ascoltare le istanze e le necessità e far fronte ai problemi con opportune politiche a sostegno delle imprese. Tra tutte, condizioni e garanzie del credito convenienti e erogabili in temi ragionevolmente brevi, vincendo i farraginosi passaggi burocratici. I fondi europei ci sono e sarebbe un ulteriore scandalo se non fossimo in grado di sfruttare questa enorme possibilità. Il Presidente Oliverio ha chiesto tempo a Renzi per questo e siamo fiduciosi che l'apporto del Governo non mancherà. Il Premier stesso sta garantendo la sua presenza ogni tre mesi nella nostra regione e non possiamo permetterci di strappare la fiducia e la vicinanza che Roma sta dimostrando in questo momento, come mai era accaduto fino ad oggi.
Per Irto il nodo cruciale resta poi, la formazione e i giovani.
Il Sole 24 Ore ci regala un'immagine impietosa di Reggio Calabria, al penultimo posto della classifica per la qualità della vita rispetto agli altri comuni italiani. Sappiamo bene che il deficit non è solo economico e produttivo, ma è anche di natura sociale. Occorre cambiare mentalità, avere cura della cosa pubblica, conoscenze e competenze delle nuove generazioni da spendere sul territorio e per il territorio. Ciò è possibile solo se si cresce prima come individui, poi come professionisti. E questo è realizzabile solo attraverso la promozione della cultura ad ogni livello, nelle scuole come nelle università.
Quanto al PD il neo Consigliere Regionale ha ribadito un'idea già espressa in campagna elettorale: «il partito deve restare una comunità libera che con il contributo degli iscritti possa sostenere le azioni di governo e continuare ad essere quella fucina di idee e proposte che possano costituire la base operativa per la costruzione di una Calabria sicura e migliore.