Abbiamo avviato un percorso politico e tecnico che intendiamo seguire con tenacia, certi che, senza avere a cuore e senza prendersi cura della nostra terra, qualsiasi progetto di ripresa per la Calabria è inimmaginabile». È il commento del consigliere regionale Nicola Irto, presidente della quarta Commissione "Assetto, Utilizzazione del territorio e Protezione dell'ambiente", a conclusione dell'odierna seduta. «È necessario - ha aggiunto - che la nostra regione si doti, senza indugio, di una mappatura completa dei siti a rischio, grazie ad una ricognizione capillare, ed è altrettanto importante che si dia pronta attuazione a tutte le prescrizioni contenute nella legge n. 14 del 2011, indipendentemente da una sua eventuale successiva revisione». L'organismo consiliare ha deliberato all'unanimità, su iniziativa del presidente Nicola Irto, è detto in un comunicato dell'ufficio stampa del Consiglio, di dedicare la prossima seduta alla questione "amianto", con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati (il direttore generale del dipartimento Ambiente, l'assessorato al ramo, l'Arpacal e una delegazione dell'Anci Ambiente). La decisione è scaturita dai lavori odierni all'esito dell'intervento del responsabile dell'Osservatorio Nazionale Amianto - Comitato provinciale di Cosenza, ingegner Giuseppe Infusini, il quale ha indicato una serie di priorità di intervento. Nel corso della stessa seduta, la commissione ha audito il sindaco del Comune di Botricello, Tommaso Laporta, in ordine alla problematica del dissesto idrogeologico, rispetto a cui il presidente Irto «ha assicurato massima attenzione. La naturale fragilità del suolo mortificato da edificazioni selvagge e prive di regole - ha evidenziato Irto - hanno e continuano a condizionare pesantemente gli interventi di riqualificazione e di sviluppo pensati e progettati in questi anni». Il presidente della quarta Commissione ha quindi richiamato «la necessità di modificare la legge urbanistica regionale in direzione di una pianificazione e di una governance territoriale che da un lato soddisfino le esigenze di sviluppo ma che al contempo siano a tutela del territorio e di una crescita sostenibile capace di mettere al centro: rigenerazione urbana, salvaguardia del patrimonio paesaggistico e dell'ambiente». Infine, l'organismo ha ricevuto in audizione l'ingegner Fabio Scionti, intervenuto in rappresentanza del dottor Bruno Boz (presidente del Centro italiano per la riqualificazione fluviale). Scionti «ha espresso l'apprezzamento del Cirf rispetto al progetto di legge n. 16/10, d'iniziativa del presidente Irto, che modifica la legge urbanistica della Calabria con l'inserimento dei "contratti di fiume". Si tratta - ha commentato - di un'iniziativa di legge nel segno di una governance partecipata e in un'ottica integrata di sviluppo dei territori». Il presidente Irto ha annunciato che il provvedimento verrà esaminato nella prossima seduta, fissando a 48 ore prima della riunione il termine per la presentazione degli emendamenti. L'audizione del presidente del Consorzio di bonifica Jonio catanzarese non ha avuto luogo «per l'impossibilità di quest'ultimo - comunicata dal presidente - di partecipare ai lavori». Hanno dato il loro contributo alla seduta il vicepresidente Mimmo Tallini, il segretario Giovanni Nucera e i componenti Orlandino Greco, Arturo Bova e Giovanni Arruzzolo.

 

Nel corso della seduta del Consiglio Regionale di ieri, 21 aprile, è stato approvato l'ordine del giorno per la realizzazione di campi estivi promossi dai centri di diabetologia pediatrica delle aziende sanitarie calabresi. 

La proposta, avanzata al Consigliere Regionale Nicola Irto, impegnerà la Giunta regionale a finanziare l'iniziativa per l'anno 2015 con un importo di 50.000 euro.
Con Delibera n. 368 del 18.06.2009, la Regione aveva già istituito la rete rete diabetologica pediatrica e attivato il Registro Regionale per il diabete in età pediatrica.
Successivamente, con la L.R. n. 8 del 2010, erano già state finanziate iniziative a sostegno dei soggetti affetti da tale patologia per il triennio 2011 - 2013.
L'obiettivo era quello di realizzare campi scuola informativi e terapeutici, con l’ausilio di un equipe medica specializzata al fine di sensibilizzare e favorire la socializzazione dei giovani pazienti.
D'altra parte, la rilevanza del diabete mellito e la necessità di attivare tutte le strategie necessarie alla cura della malattia ha trovato sostegno nel recente Decreto del Commissario ad Acta n. 13 del 02/04/2015, con il quale sono stati approvati i percorsi diagnostici terapeutici assistenziali per la patologia diabetica nell’adulto e nel bambino.
Come è noto, infatti, il diabete mellito è una delle patologie metaboliche più diffuse dell’età evolutiva (0-18 anni) e causa di complicanze croniche invalidanti che coinvolgono organi vitali e funzionali. Un fenomeno che presenta una fortissima incidenza in Calabria, considerato che occupa il secondo posto tra le regioni più colpite dalla malattia, nella fascia di età inferiore ai 15 anni.

“Chiederemo l’istituzione di un tavolo tecnico tra la Regione, il sindaco del Comune di San Pietro di Caridà Mario Masso, il sindaco del Comune di Galatro Carmelo Panetta, il presidente del Consorzio di Bonifica Tirreno Reggino Filippo Zerbi e tutti i soggetti coinvolti, per il completamento dei lavori e la messa a regime della diga del Metramo”.IV commissione 01.04.15
E’ la proposta del presidente della quarta Commissione “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente” Nicola Irto, condivisa all’unanimità dall’organismo consiliare e scaturita dopo le audizioni dei sindaci e del presidente del Consorzio, che hanno segnato la prima parte dei lavori.
 Tra le decisioni scaturite nel corso della riunione, anche un sopralluogo che la Commissione ha deciso di tenere presso la diga del Metramo, nello spirito di creare un rapporto diretto con il territorio, verificandone criticità ed esigenze. “A maggior ragione – ha spiegato il presidente Irto- questo confronto aperto e condiviso deve riguardare tutte le opere strategiche che rappresentano occasione di sviluppo concreto e sostenibile dell’intero territorio regionale e sulle quali, nel tempo, sono state investite risorse pubbliche importanti. Si tratta adesso di mettere in atto interventi finalizzati a completare l’opera del Metramo, pervenendo ad un suo pieno utilizzo che renda effettive sul territorio le potenzialità in termini di energia, agricoltura e sviluppo economico. Nella consapevolezza che serve un progetto complessivo della Regione, l’incontro odierno di questa Commissione vuole rappresentare un punto di partenza, non solo di riflessione ma anche di stimolo ed operativo, anche e soprattutto per non lasciare soli i sindaci, ai quali esprimiamo vicinanza per le difficoltà incontrate nel tempo”.
Infine, la Commissione ha rimandato l’esame di due proposte di legge: quella del consigliere Morrone sulla ‘Regolamentazione eccesso di illuminazione pubblica e privata – contenimento dello spreco energetico’ e quella dello stesso Irto su “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n. 19 (Norme per la tutela, governo ed uso del territorio – Legge Urbanistica della Calabria).
 Su quest’ultima iniziativa legislativa, la Commissione ha deciso di avviare l’audizione dei soggetti interessati.
Hanno partecipato ai lavori i commissari Mimmo Tallini, Giovanni Arruzzolo e Giovanni Nucera.

 

“Apriremo una nuova stagione urbanistica in Calabria che veda al centro il Consiglio regionale e la sua potestà legislativa e quindi la necessità di migliorare il sistema urbano in chiave sicura e sostenibile”.
E’ quanto ha dichiarato il presidente della quarta Commissione “Assetto ed utilizzazione del territorio e protezione dell’Ambiente” Nicola Irto, aprendo la prima seduta della decima legislatura dell’organismo consiliare.IV Commissione
“E’, infatti, sotto gli occhi di tutti – ha proseguito Irto- il fallimento della legge regionale urbanistica a causa anche del rapporto contorto tra Regioni e Amministrazioni comunali, alcune delle quali hanno avviato il processo urbanistico, altre solo in parte, mentre, per altre ancora, le pratiche sono bloccate presso gli uffici della Regione”.
Inoltre, la Commissione terrà una riunione ad hoc sui rifiuti ed un’altra sul dissesto idrogeologico e sarà presente a Petilia Policastro con una propria delegazione per verificare lo stato dell’arte del Comune che vive una situazione di assoluta emergenza.
“Predisporremo anche un ordine del giorno sul rischio idrogeologico quale impegno concreto del Consiglio regionale sulla salvaguardia e valorizzazione del territorio, questioni che vanno oltre la singola realtà e l’emergenza del momento, interessando tutti comuni calabresi e per questo meritano una discussione ed un coinvolgimento più ampi possibile da parte dell’Assise. La logica che vogliamo seguire – ha detto Irto- è quella di interventi strutturali nel contesto di una sana politica di coordinamento per mettere in sicurezza il futuro dei nostri territori e delle nuove generazioni”.
Al riguardo, il sindaco di Petilia Policastro Amedeo Nicolazzi ha chiesto alla Commissione, che ha operato al completo con i contributi di Domenico Tallini, Giovanni Nucera, Giovanni Arruzzolo, Arturo Bova ed Orlandino Greco, azioni urgenti e la necessità che vengano sveltiti i tempi della burocrazia per scongiurare il fatto che altre vite umane siano messe a rischio. Sul dissesto idrogeologico, l’ing. Domenico Pallaria, direttore generale dei Dipartimenti Ambiente e territorio ed infrastrutture e Lavori pubblici della Regione, ha relazionato sulle azioni avviate per affrontare il dissesto di Petilia Policastro, annunciando un sopralluogo per domani della Protezione civile. Ancora, l’ing. Salvatore Siviglia, segretario generale Autorità di bacino della Regione Calabria, ha comunicato che anche Canolo, Comune del reggino, si trova da qualche giorno isolato a seguito di una frana ed ha fornito un dato eloquente: dal 2010 ad oggi, successivamente all’alluvione di Soverato, sono stati spesi oltre 750 milioni di euro per interventi post-emergenza, mentre quelli di programmazione e prevenzione, negli ultimi quindici anni, si fermano a 200 milioni di euro.
 Al centro dei lavori della seduta, anche la questione rifiuti. Il sindaco di Motta San Giovanni Paolo Laganà ha posto l’accento sull’aumento spropositato della tariffa dei rifiuti solidi urbani e l’impossibilità di raggiungere la quota di differenziata secondo quanto stabilito dal Piano regionale.
 Ancora, sulla gestione e sullo smaltimento dei rifiuti, sono stati auditi il presidente Legambiente Calabria Francesco Falcone ed il componente della segreteria nazionale Nuccio Barillà; tematiche sulle quali, ai fini di un opportuno approfondimento, il presidente Irto ha richiesto il dossier realizzato da Legambiente relativo alle aree a rischio.

 

Sulla salvaguardia, messa in sicurezza e valorizzazione del territorio, in particolare contro il rischio idrogeologico che interessa tutti i 409 comuni calabresi, la Regione intende essere in prima fila, utilizzando ogni tipo di risorsa disponibile e soprattutto coinvolgendo ogni soggetto, pubblico e privato, istituzionale o associazionistico che ha voce in questa materia così decisiva per lo sviluppo della Calabria”.
L’ha detto il presidente della quarta Commissione “Assetto ed utilizzazione del territorio e protezione dell’Ambiente” Nicola Irto che per mercoledì prossimo, 25 marzo con inizio alle ore 11.00, ha convocato l’organismo consiliare.
All’ordine del giorno della seduta, l’insediamento ed organizzazione dei lavori, le comunicazioni del presidente e diverse audizioni: quelle dell’ing. Domenico Pallaria, direttore generale dei Dipartimenti Ambiente e territorio ed infrastrutture e Lavori pubblici della Regione; del sindaco di Motta San Giovanni Paolo Laganà, del sindaco di Petilia Policastro Amedeo Nicolazzi e del presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone.
Ha aggiunto il presidente Irto: “Per quanto concerne la Commissione che ho l’onere o l’onore di presiedere, l’impegno per fronteggiare l’emergenza ambiente, che in Calabria presenta molteplici e purtroppo annosi aspetti delicati, e per trasformare il territorio da problema in risorsa, sarà sistematico e costante. Si è consapevoli – ha spiegato Irto – della necessità di maggiori investimenti in termini di prevenzione, ma anche del fatto che occorra assolutamente affermare una nuova logica circa l’impiego del suolo, che abbia tra le priorità la sicurezza della collettività ed ostacoli in ogni modo abusi e speculazioni ai danni del territorio. Crediamo, quindi- ha proseguito Irto- di dare un segnale giusto legando l’inizio dell’attività istituzionale della quarta Commissione a tematiche che rappresentano una centralità assoluta per calabresi. Sarà un percorso di riflessione, analisi, proposte nel quale raccoglieremo le tante e diverse istanze che arrivano dal territorio calabrese, per arrivare a definire, attraverso una linea fortemente condivisa, testi di legge che siano in grado di incidere efficacemente sul territorio e garantirne uno sviluppo integrato e sostenibile”.

   

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