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«L'accordo raggiunto a Parigi a conclusione della Conferenza internazionale sui mutamenti climatici dimostra in maniera inequivocabile come un cambiamento reale della società sia possibile». Lo afferma Nicola Irto, presidente del Consiglio regionale della Calabria, all'indomani dell'intesa tra 195 Paesi per la riduzione delle emissioni di gas serra e il contenimento del riscaldamento globale. Un tema su cui, proprio per iniziativa del presidente Irto, l'Assemblea di palazzo Campanella aveva assunto una propria posizione nelle scorse settimane. «Quella arrivata dalla Cop21, celebrata in una città blindata a poche settimane dalle stragi che l'hanno insanguinata, è stata una lezione di democrazia – segnala Irto - Una dimostrazione che i risultati arrivano, se supportati da un'azione unitaria, un fronte coeso e una capacità di iniziativa forte, ma leale e rispettosa». Per irto, «il documento finale della Cop21 richiama alcuni passaggi fortemente sollecitati 'dal basso' nella fase antecedente al vertice parigino. Lo abbiamo fatto anche noi, in Consiglio regionale, recependo ben volentieri l'atto d'impegno che era stato predisposto dalla Conferenza dei Presidenti, anche sulla base di sollecitazioni precise arrivate dalle più autorevoli associazioni ambientaliste del Paese. Nella seduta del 3 dicembre scorso, a Palazzo Campanella, abbiamo approvato una mozione finalizzata proprio a sensibilizzare i governi, a tutti i livelli, sulla necessità di attenzionare la questione del riscaldamento globale, mantenendolo entro i limiti dei due gradi». La Conferenza – ricorda il presidente del consiglio regionale «si è determinata nell'accettare la proposta sostenuta dall'Italia di contenere l'aumento nei limiti di 1,5 gradi. Un risultato positivo, in linea con le aspettative più ottimistiche. Come abbiamo già avuto modo di affermare l'azione per la riduzione dei gas serra deve vederci tutti protagonisti. Nessuna istituzione può tirarsi fuori di fronte a una sfida come questa, da cui davvero può dipendere il futuro del nostro pianeta. Il nostro Consiglio regionale ha recepito, su nostra proposta e con grande spirito di responsabilità, le considerazioni e le preoccupazioni sulla necessità di far fronte ai rischi che derivano per l'ecosistema dai cambiamenti in atto». Per Irto, si tratta di una minaccia «che purtroppo rischia di essere ancora più incombente in una regione come la Calabria, esposta a fenomeni come il dissesto idrogeologico e l'erosione costiera. Siamo soddisfatti del passo compiuto a Parigi ma anche consapevoli della necessità di farne molti altri in direzione di uno sviluppo sostenibile, come sollecitato da Papa Francesco nella sua enciclica 'Laudato si'»
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News & Com - Fuori in 30 minuti con Nicola Irto
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Stamattina in conferenza stampa abbiamo annunciato l’apertura alla cittadinanza del Palmarium del Consiglio regionale della Calabria. #openpalazzo è il nome che abbiamo dato all’evento che non è solo legato all’apertura del Palmarium, ma costituisce la visione di una politica aperta, inclusiva e trasparente.
L’area verde messa a disposizione della città sarà fruibile dai cittadini sin dalla prossima domenica e resterà aperta nei giorni festivi, il sabato e la domenica (orario invernale: dalle 09.00 alle 17.00). Uno spazio verde in una città che, in passato, ha rivolto scarsa attenzione al verde urbano, se si eccettuano gli alberi della via Marina e della villa Comunale.
Il Palmarium, realizzato nel 2009 nelle pertinenze di Palazzo Campanella, presto sarà interessato anche da un’attività di studio e di ricognizione delle aree botaniche, in sinergia con il dipartimento di Agraria dell’Università mediterranea.
L’obiettivo è quello di avvicinare i cittadini al Palazzo, non lasciare la massima sede legislativa della nostra Regione nelle condizioni di essere percepita come un’entità astratta e distante.
Vogliamo vincere la diffidenza, che è il terreno in cui è più fertile l’antipolitica.
Per questo oggi lancio un appello ai cittadini: frequentate quest’area e frequentate il Palazzo, che non vuol essere distante dal nostro territorio, ma intende esserne parte integrante, quale luogo deputato alla pratica della partecipazione.
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"L'esperienza del centro Ace di Pellaro è una delle espressioni più autentiche dei principi e valori solidaristici cui si informa il nostro ordinamento democratico. L'ambulatorio reggino, che soltanto quest'anno ha effettuato oltre 30mila visite, è stato fino a oggi un punto di riferimento per quanti, altrimenti, non avrebbero avuto la possibilità di usufruire di visite mediche specialistiche. Occorre perciò lavorare seriamente, a fari spenti e con tempestività, per garantire un futuro al centro dell'Associazione calabrese di epatologia". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, che ricorda: "Nei mesi scorsi ebbi modo di incontrare il direttore dell'ambulatorio, Lino Caserta, che mi rappresentò con entusiasmo il lavoro svolto da questa struttura a favore della collettività con pieno spirito solidaristico, grazie alla generosità di un gruppo di professionisti che hanno anteposto la tutela della salute alla logica del profitto. Riteniamo – aggiunge Irto – che sia compito delle istituzioni, innanzitutto, dare risposte alle esigenze dei cittadini: di fronte al rischio concreto di perdere questa struttura, nessuno di noi, se impegnato in politica, può autoassolversi o deresponsabilizzarsi. Né possiamo trincerarci dietro il paravento della burocrazia, perché i cittadini non votano per i burocrati, ma scelgono i loro rappresentanti politici al fine di orientare, nel rispetto della legge, l'azione della pubblica amministrazione". Il presidente del Consiglio regionale esprime infine l'auspicio che "il presidente Oliverio, di cui conosciamo la sensibilità su questo tema e che sappiamo già impegnato per la possibile soluzione del problema, fornisca il proprio risolutivo intervento per rimuovere gli ostacoli che, portando alla chiusura del centro Ace, violano il diritto costituzionale alla salute per tantissimi cittadini che a Pellaro hanno conosciuto un pezzo di Calabria fondato su giustizia sociale ed equità".
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Consiglio regionale in streaming - Seduta del 03/12/2015