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Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, ha ricevuto questa mattina a palazzo Tommaso Campanella il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone. Nel corso dell'incontro è stata ribadita la comunanza dell'impegno delle istituzioni calabresi e siciliane contro la criminalità organizzata e sono state stigmatizzate le affermazioni, definite "gravi e infelici", del governatore Crocetta secondo cui l'attribuzione dell'autorità portuale del Mare Tirreno Meridionale a Gioia Tauro favorirebbe la criminalità organizzata. "Rifiutiamo i luoghi comuni e le etichette che troppo a lungo hanno caratterizzato le nostre due regioni. I calabresi, così come i siciliani, per la stragrande maggioranza non sono mafiosi e anzi sono impegnati contro quella minoranza che con la propria forza di intimidazione vorrebbe tenere sotto scacco la collettività. La creazione di un presidio istituzionale come la sede della Port Authority non può che agevolare l'opera di bonifica del territorio dalla presenza della criminalità, tenacemente ed efficacemente contrastata dalla magistratura e dalle forze dell'ordine".
Nel corso dell'incontro è stata inoltre ribadita la centralità in chiave euromediterranea del porto di Gioia Tauro, nell'ambito del processo di integrazione delle due sponde dell'area dello Stretto.
"La sinergia istituzionale tra Calabria e Sicilia - ha affermato Irto - è fondamentale per dare sostanza al sogno, a lungo accarezzato, della nascita di un'area integrata dello Stretto. Ma per far questo occorre vincere le diffidenze, i localismi e gli atteggiamenti di chiusura che certo non giovano alla crescita del nostro territorio e allo sviluppo della nostra comunità".
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"Esprimo la mia soddisfazione per la conferma che Gioia Tauro sarà sede dell’Autorità portuale del Mare Tirreno Meridionale. Una buona notizia per il più importante porto italiano di transhipment”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto. Quest’ultimo prosegue: “La nascita delle nuove Authority segna un momento di profonda modifica del sistema della portualità italiana, con l’obiettivo di una maggiore efficienza, di cui siamo certi beneficerà tutto il Paese. La finalità del provvedimento che è stato approvato dal Consiglio dei ministri è quella di un maggiore coordinamento che, nel caso del Tirreno meridionale, non poteva che avere Gioia Tauro come proprio ‘hub’”. Secondo Irto, “questa decisione, che va salutata positivamente, deve essere propedeutica alle politiche di rilancio del porto, che continua a fare i conti con una situazione di grave crisi. Il 2015 si è chiuso con poco più di 2 milioni e 500mila teu movimentati: un dato nettamente più basso rispetto all’anno precedente ma che conferma comunque la leadership di Gioia Tauro nel nostro Paese. Adesso occorre attivarsi per garantire una maggiore attrattività dello scalo calabrese per le compagnie di shipping, al fine di recuperare posizioni nel Mediterraneo e in Europa”
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"Il porto di Gioia Tauro rafforzerà il proprio ruolo guida nel bacino del Mediterraneo, sia nelle attività commerciali legate al transhipment, sia nell'ambito di un'ampia visione strategica che oggi più che mai lo pone al centro dell'interesse mondiale. Dobbiamo guardare al futuro con realismo, coraggio e fiducia”.
Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, che interviene sul tema dell'Autorità portuale del Mare Tirreno Meridionale. “Il dibattito su questa vicenda – sostiene Irto - è stato condizionato fino a oggi da toni inutilmente polemici, fondati peraltro su presupposti non veritieri. La leadership di Gioia Tauro, che sarà sede della nuova Autorità portuale, non è in discussione, anzi è stata ampiamente riconosciuta insieme a quella dei porti di Palermo ed Augusta ai quali sarà affidata una funzione trainate per l’economia italiana. Tale leadership sarà ulteriormente rinsaldata dall'ampliamento delle competenze amministrative e territoriali, che si innesteranno anche sul principale sistema economico della futura Città metropolitana”.
Ad avviso del rappresentante di Palazzo Campanella, “la politica deve compiere uno sforzo per elevare il livello del dibattito e per indirizzare il confronto verso una visione più complessiva del ruolo che intendiamo attribuire a Gioia Tauro. Abbiamo una preziosa e assai invidiata infrastruttura che si trova nel baricentro del Mediterraneo, oggi il quadrante geopolitico e strategico più importante per i delicati equilibri della politica internazionale. A maggior ragione dopo il raddoppio del Canale di Suez – dice ancora il presidente del Consiglio regionale - il porto svolgerà una funzione chiave nell'ambito di un mercato che, nel futuro, premierà sempre più i poli portuali e logistici di grandi dimensioni, in grado di competere su scala globale. Il governo crede in Gioia Tauro ed i provvedimenti in corso evidenziano chiaramente il ruolo di questa nostra realtà, nell'ambito di un Piano nazionale che riconosce e certifica la funzione di questo porto per l'intero sistema Paese. Sarà decisivo in tal senso l’esito del confronto in atto sugli investimenti nella portualità e nelle infrastrutture e un’acquisizione di risorse che consentano al porto di Gioia Tauro di svolgere la funzione alla quale è stato designato. Così come altrettanto strategica è la scelta di integrare le attività di Gioia con quelle, potenzialmente da sviluppare ulteriormente, dell’insieme del sistema portuale calabrese, a partire da Corigliano, Crotone e Vibo.
Ad ogni modo - conclude Nicola Irto – l'attenzione e la disponibilità al dialogo del Governo ci rassicurano in ordine alla possibilità di migliorare ulteriormente il quadro normativo e amministrativo di riferimento. Sul porto di Gioia Tauro l'Italia gioca una partita fondamentale per il futuro del Mezzogiorno d'Italia”.
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“A nome del Consiglio regionale della Calabria esprimo solidarietà al presidente della commissione consiliare contro la 'ndrangheta, Arturo Bova. L'incendio di un'altra autovettura di proprietà della sua famiglia, a pochi mesi di distanza da un altro gravissimo atto intimidatorio messo a segno ai suoi danni, è fonte di forte preoccupazione". Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, che prosegue: "Crediamo che sia indispensabile assumere immediatamente provvedimenti a tutela della persona di Arturo Bova e della serenità della sua famiglia. Condanniamo con forza ed esprimiamo sdegno per questo ennesimo episodio, ribadendo la nostra vicinanza istituzionale e personale al presidente Bova. Il Consiglio regionale è al suo fianco e rafforzerà il proprio impegno sul versante della legalità e della lotta a ogni forma di violenza e prevaricazione criminale. La Calabria va liberata ed è responsabilità di tutti noi contribuire a farlo”.
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«Ho convocato la Conferenza dei capigruppo per stabilire la data della seduta del consiglio regionale interamente dedicata al dibattito sulla sanità». Ad annunciarlo è il presidente dell'assemblea legislativa calabrese, Nicola Irto, che ha fissato la riunione dei rappresentanti dei gruppi consiliari per martedì prossimo 12 gennaio. «Il Consiglio – spiega Irto – è infatti la sede istituzionale in cui la politica ha il dovere di confrontarsi sui temi fondamentali per la vita dei calabresi. Dopo l'approvazione del bilancio della Regione, avvenuta il 28 dicembre scorso, è nostra intenzione che l'assemblea si occupi prioritariamente della sanità. Per questo, il primo atto formale assunto dopo l'Epifania è stato la convocazione dei capigruppo, con i quali concorderemo la data del dibattito sulla tutela della salute dei cittadini. Una seduta che in questi giorni è stata richiesta da diversi colleghi consiglieri e che consideriamo opportuna alla luce delle persistenti e diffuse situazioni di criticità che questo fondamentale comparto continua a evidenziare».
Il presidente del consiglio regionale evidenzia: «Intendiamo rafforzare l'impegno e moltiplicare gli sforzi in questo inizio di 2016, al quale arriviamo dopo il lavoro positivo del mese di dicembre. Nelle ultime due sedute, a cavallo del Natale, sono stati approvati diversi importanti provvedimenti e ci si è confrontati su un terreno di dialettica democratica, schietta e rispettosa, su questioni dirimenti per il benessere dei cittadini, ma soprattutto è stata portata a termine la sessione di bilancio. Tutto questo ci rende soddisfatti della produttività dell'aula; adesso, però, è necessario lavorare con rinnovata determinazione per affrontare le questioni su cui i calabresi attendono risposte concrete e tempestive. A cominciare proprio dalla sanità».
Per il presidente di Palazzo Campanella, «il percorso politico-istituzionale che abbiamo intrapreso si fonda sulla centralità del Consiglio regionale. L'assemblea non è solo, assieme alla giunta, uno degli organi fondamentali dell'architettura statutaria della Regione; è soprattutto la sede deputata a ospitare davvero il confronto politico, peraltro oggi ancora più accessibile ai cittadini mediante la diretta streaming dei lavori. In questo quadro si inserisce il dibattito sulla sanità programmato nell'esercizio delle prerogative della Presidenza del Consiglio regionale. Un'istituzione – conclude Irto – che, nel prosieguo della legislatura, siamo certi rafforzerà il proprio ruolo per contribuire a vincere le sfide che la Regione sta affrontando per il futuro dei cittadini calabresi».