“Siamo custodi e non padroni dell'ambiente. Per questo i cittadini, le imprese, le istituzioni devono lavorare per assicurare alle giovani generazioni un futuro sostenibile”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, intervenendo al convegno intitolato 'La Calabria buona si muove', organizzato a palazzo Campanella dall'associazione Incroci. All'iniziativa ha partecipato anche il ministro degli Affari regionali, Enrico Costa. Al cospetto di una platea composta da centinaia di studenti, Irto ha sostenuto: “Occorre investire sulla green economy. Non e' vero che l'energia prodotta da fossili costi meno di quella generata da rinnovabili perche' vanno tenuti presenti i costi indiretti, legati ad esempio alla salute dei cittadini e alla salvaguardia dell'ambiente. In Calabria, oltre che sull'energia pulita, stiamo programmando interventi di rilievo nel campo dell'efficienza energetica”. Il presidente del Consiglio regionale ha richiamato “le straordinarie esperienze di aziende di questo territorio che, attive soprattutto nell'agroalimentare, sono divenute 'case history' di successo dell'economia sostenibile”. Poi ha invitato i dirigenti scolastici a “pianificare percorsi di alternanza scuola-lavoro gia' orientati verso le professioni legate alla green economy che – ha concluso Nicola Irto – nel corso del tempo acquisira' sempre maggiore spazio sul mercato”. 

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“La Festa dell’Europa, nell’anno in cui celebriamo il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, deve costituire un momento di riflessione alta e approfondita. Nel sottolineare l’importanza della giornata simbolica che viviamo oggi, sono convinto che anche a livello regionale si debba aprire una nuova fase politico-istituzionale sui temi dell’europeismo. La sfida che abbiamo di fronte è quella di contribuire al processo di integrazione nell’ottica di un nuovo meridionalismo, positivo e pragmatico. Per salvare l’Europa serve un Sud protagonista, che non sia chiamato solo a sobbarcarsi l’emergenza migranti, ma che diventi il nuovo cuore del Continente in un mondo profondamente trasformato dalla globalizzazione”. È quanto afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, in occasione della Festa dell’Europa. Proprio l’assemblea legislativa di Palazzo Campanella, nel prossimo mese di giugno, celebrerà i 60 anni dei Trattati di Roma con una giornata di studi alla quale prenderanno parte autorevoli espressioni del mondo accademico e della cultura.
Il presidente Irto ha ricordato il comunicato ufficiale pubblicato, proprio in occasione della celebrazione odierna, dalla Conferenza delle Assemblee legislative europee, nel quale si evidenziano tra l’altro i risultati raggiunti dall’Europa unita, “tra cui una pace duratura; la diffusione del rispetto dei diritti dell’Uomo; la libertà di movimento delle persone, dei servizi, dei beni e dei capitali; l’euro, la nostra moneta comune; il programma Erasmus, che ha sostenuto milioni di studenti e consentito loro di divenire cittadini europei; la politica di coesione, che ha favorito la riduzione dei ritardi di sviluppo e la crescita di tutti i territori”.
“L'Europa – sostiene la Calre - sta attualmente attraversando tempi incerti e deve affrontare nuove sfide di politica economica e sociale, sicurezza, lotta contro il terrorismo. Deve affrontare la perdurante crisi economica, l'ascesa dei movimenti antieuropei e la questione del recupero della fiducia nelle istituzioni; la lotta contro il cambiamento climatico e la sostenibilità delle risorse del pianeta; le conseguenze della Brexit e la grave crisi dei rifugiati alle porte dell’Unione europea”.
Secondo la Calre, “la storia ci pone ancora una volta, come ha fatto 60 anni fa, in un momento cruciale per la definizione del ruolo dell'Europa e noi abbiamo pertanto l'obbligo di rappresentare fedelmente i cittadini, con unità e responsabilità, garantendo il rispetto dei principi generali del diritto dell’Unione europea”.
Perciò, “di fronte alle correnti anti-europeiste che sfidano il lavoro dei governi e dei parlamenti proclamando che l'Europa è il problema, noi affermiamo che l'Europa è la soluzione alle esigenze ed alle preoccupazioni della popolazione, considerando congiuntamente le dimensioni sociale ed economica della cittadinanza europea. A tal fine, dobbiamo promuovere la democrazia europea, la cittadinanza attiva e garantire i diritti fondamentali, le pari opportunità ed uno sviluppo sostenibile ed armonioso in linea con i nostri obiettivi di coesione economica, sociale e territoriale, considerando la diversità dei territori europei e le loro differenti necessità”.
“La Calre – conclude il documento - sostiene un’Europa che si costruisce nel rapporto di libertà e autonomia, che richiama la necessità di garantire spazi di autonomia ai diversi livelli di governo tra cui verticalmente e orizzontalmente è ripartito l’esercizio del potere; un’Europa che deve basarsi sulle persone e che dia fiducia, a livello istituzionale, alla ricchezza ed alle energie che sgorgano dal pluralismo istituzionale”.​​

“Non potrebbe esserci forma migliore di promozione dell'immagine della Calabria, che quella rappresentata dalle sette splendide Bandiere blu conferite alla nostra regione dalla Foundation for Environmental Education”. E' quanto afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, che prosegue: “E’ motivo di grande soddisfazione il fatto di aver ottenuto due ulteriori riconoscimenti a favore di Roseto Capo Spulico e Soverato, circostanza che premia l'impegno delle locali amministrazioni e degli operatori del territorio che forniscono uno quotidiano contributo fatto di passione e professionalità. Roseto Capo Spulico e Soverato vanno ad aggiungersi alle altre 'perle' calabresi che sono Praia a Mare, Trebisacce, Cirò Marina, Melissa e Roccella Jonica, nei cui confronti sento di rivolgere un particolare plauso, conoscendo direttamente il valore delle politiche per l'ambiente, il turismo e la cultura, messe in atto dalla locale classe dirigente. Un impegno costante che continua nel tempo e che va avanti ormai da oltre vent'anni”. Il presidente del Consiglio regionale aggiunge: “Credo sia stata positiva e utile per il nostro territorio la costituzione di un Fondo regionale per la valorizzazione delle spiagge che hanno ottenuto la Bandiera blu: un provvedimento approvato dal Consiglio regionale su mia proposta, all’epoca in cui presiedevo la Commissione ‘Assetto, utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente’. Tale norma, entrata a far parte dell’ordinamento regionale, costituisce un forte fattore incentivante, oltre che una forma di premialità per queste realtà locali, che danno spinta e fiducia alla nostra comunità: due elementi quanto mai necessari, a fronte delle ataviche e perduranti difficoltà che frenano le prospettive di sviluppo del territorio in chiave turistica. L’ambiente - conclude Nicola Irto – costituisce uno dei driver fondamentali della crescita del tessuto sociale, economico e produttivo della Calabria, che deve mettere in rete le sue straordinarie risorse naturalistiche, artistiche e archeologiche, traducendo in benessere per le comunità locali le opportunità concesse dall'industria 4.0”.

Il Consiglio regionale delle autonomie locali ha eletto questo pomeriggio il proprio presidente. E' Salvatore Lamirata, sindaco di San Demetrio Corone (Cosenza), che – su 19 votanti – ha ottenuto 17 voti favorevoli, mentre due sono state le schede bianche.
Lamirata, 49 anni, sposato e padre di due figli, è primo cittadino del Comune della provincia bruzia dal giugno 2016. Secondo il neopresidente del Cal, “l'auspicio è che questo organismo, realizzando le attività istituzionali di propria competenza e nel rispetto delle prerogative di legge, fornisca un contributo fattivo alla crescita dei territori. Intendiamo promuovere un rapporto sempre più sinergico tra gli enti locali e gli organi della Regione. Sento di rivolgere un ringraziamento al presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto – aggiunge Lamirata – che nella gestione delle attività assembleari del Cal, prima che quest'ultimo organismo procedesse all'elezione dei propri rappresentanti, ha operato sempre con un alto profilo istituzionale”. Da parte sua, il presidente Irto si è congratulato con Lamirata “per il raggiungimento di un risultato prestigioso, che gli conferisce la responsabilità di guidare e rappresentare il Cal. Dopo la 'falsa partenza' della prima seduta, che abbiamo deciso di annullare per spirito di solidarietà nei confronti del sindaco di Cassano all'Ionio, Giovanni Papasso, che era stato fatto segno di uno spregevole atto intimidatorio, il Cal da questo momento entra nel pieno esercizio delle proprie funzioni. Riteniamo che questo strumento possa essere un'efficiente 'camera di compensazione' nel delicato e rilevante rapporto tra il sistema delle autonomie e il Consiglio regionale. Proprio per questo, siamo dell'avviso che il Cal, che ha la dignità di un organo statutariamente previsto, debba svolgere un ruolo positivo, esercitando con proattività le proprie funzioni consultive, a supporto dell'azione legislativa che democraticamente e in maniera sovrana il Consiglio regionale svolge”.

“Per la prima volta nella storia del regionalismo calabrese, il Consiglio si è dotato di un piano di comunicazione, nel quale abbiamo attribuito un'importanza fondamentale all'informazione istituzionale. Credo che i tempi siano maturi per mettere a regime questa esperienza positiva, trasformando tale provvedimento amministrativo, varato dall'Ufficio di Presidenza, in un'organica legge regionale sull'editoria”. E' quanto ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, intervenendo a Reggio all'iniziativa organizzata dal Sindacato Giornalisti della Calabria e dalla FNSI nell'ambito della Giornata mondiale della libertà di stampa. “Ritengo fondamentale coinvolgere il Sindacato e l'Ordine dei Giornalisti nella redazione di questa legge, che deve prefiggersi diversi obiettivi – ha aggiunto Irto -. Si potrebbe valutare, tra l'altro, di istituire un osservatorio regionale sulla libertà di stampa, prevedere la costituzione di parte civile della Regione nei processi contro i responsabili di intimidazioni ai giornalisti e regolamentare in maniera puntuale e trasparente l'assegnazione delle risorse legate alla pubblicità istituzionale e alla scelta dei fornitori. In una terra come la nostra, nella quale le imprese editoriali fanno fatica – ha concluso il presidente del Consiglio regionale – sentiamo il dovere di sostenere il lavoro degli operatori dell'informazione, rispettandone il lavoro e contribuendo a garantire la libertà di cronaca e di critica, spesso minata dalle difficili condizioni economiche e dal ricatto delle liti temerarie”.

   

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