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Oggi, con orgoglio ed emozione, ho firmato l'accettazione della candidatura come capolista al Senato per il Partito Democratico alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre.
La sola idea di poter rappresentare la Calabria è un grande e bellissimo onore.
Vuol dire battersi per i diritti di questa terra e dei suoi cittadini.
È qualcosa che faremo, ancora una volta, insieme.
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Grande partecipazione ieri sera a Polistena alla Festa dell'Unità. È stata un'occasione utile di confronto sui grandi temi della Calabria. Per un Sud diverso e migliore.
Con il voto del 25 settembre i calabresi saranno chiamati a scegliere il futuro del nostro Paese. Una sfida da cogliere insieme, per non regalare l’Italia alle destre sovraniste.
Non faremo una campagna “contro”, ma in questo mese metteremo al centro i nostri temi come quelli dell’ambiente, del lavoro e della sanità.
Perché #vinconoleidee #votopd
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La direzione del Partito Democratico che si è svolta ieri mi ha designato alla guida della lista al Senato in Calabria.
Sono orgoglioso e grato alla comunità del Partito Democratico Calabria, al segretario Enrico Letta che mi hanno onorato della possibilità di candidarmi a servire il Paese e la Calabria in Parlamento.
Come sempre fatto, nella mia esperienza personale e politica, darò il massimo per essere all’altezza della sfida.
Siamo stati catapultati in questo turno elettorale da forze irresponsabili che hanno anteposto gli interessi di parte a quelli del Paese, mettendo a rischio progetti e investimenti garantiti dal PNRR.
Per me la politica è l’esatto contrario, ovvero senso di responsabilità e servizio e deve esserlo ancora di più dopo l’insensato taglio dei parlamentari che impone una maggiore consapevolezza di dover rappresentare l’interesse di tutta la comunità.
Quella calabrese e quella meridionale.
In questi anni ho creduto, scritto e lavorato molto sulla prospettiva di un Sud diverso e migliore. La frontiera del nostro impegno sarà proprio questa. Perché la Calabria e il Sud possono salvare se stessi solo se comprendono che devono salvare l’Italia restituendole in Europa il ruolo che, con il Governo Draghi, si stava riprendendo di diritto e con prestigio.
Ripartiremo dalle questioni importanti. Dalla sanità, perché i calabresi devono potersi curare come tutti gli altri italiani, all’economia, con la grande chance di Gioia Tauro, passando per i trasporti che ci vedono tagliati fuori dai circuiti nazionali e internazionali, e per l’ambiente e l’energia, sempre più cruciali in un’Italia in difficoltà e con grandi nubi all’orizzonte.
Rappresentare la Calabria vuol dire avere a cuore e battersi per i diritti di questa terra e dei suoi cittadini su questi e altre vicende delicatissime che richiedono tanta serietà.
È quel che faremo, insieme.
Come sempre
Nicola Irto
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«Un esempio virtuoso di utilizzo dei fondi del Pnrr che esalta le eccellenze della Calabria e dimostra come, con competenza e professionalità, sia possibile programmare un futuro diverso per la nostra terra».
Il segretario regionale del Pd Nicola Irto commenta così il progetto Tech4You (Technologies for climate change adaptation and quality of life improvement), che è stato presentato oggi all’Unical. L’innovativo progetto di ecosistema dell’innovazione di Calabria e Basilicata è risultato vincitore del bando del ministero dell’Università e della ricerca, su fondi del Pnrr, con un punteggio altissimo. Si tratta del secondo migliore in Italia davanti, tra gli altri, a Lombardia, Toscana, Piemonte, Lazio, Veneto. Per realizzarlo, il ministero ha assegnato 119 milioni di euro sui 120 massimi concedibili. Tech4You impegnerà oltre 850 docenti e ricercatori e prevede il reclutamento di nuovo personale: 163 ricercatori a tempo determinato e 113 posti di dottorato industriale.
«Il progetto rappresenta una perfetta sintesi tra mondo dell’Università, delle Istituzioni e dell’innovazione – dice ancora Nicola Irto - che devono incrociarsi sempre di più per far fronte alle sfide del futuro, a partire da quella rappresentata dal cambio, preoccupante, degli scenari climatici. Tech4You va proprio in questa direzione e consentirà di sviluppare tecnologie per gestire i rischi naturali, per ridurre il consumo energetico e salvare la biodiversità, per una filiera alimentare e forestale sostenibile, e per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale».
«Un plauso, dunque, a tutti gli attori che hanno consentito di realizzare questo progetto fondamentale sia per la Basilicata che per la Calabria. La politica – dice Irto – deve valorizzare esperienze come questa e creare le condizioni perché si moltiplichino in maniera tale da far rendere al massimo le tante professionalità eccezionale che operano sul nostro territorio. Sono questi i percorsi che potranno consentire di realizzare condizioni concrete di sviluppo e bloccare la fuga verso il nord del Paese o verso l’Europa dei nostri giovani. Una filiera efficiente e ben collegata, tra politica, Amministrazioni e Università, è un obiettivo da realizzare nell’immediato anche per sfruttare nel miglior modo possibile le risorse messe in campo con il Pnrr che la Calabria non può permettersi di sciupare».
«Purtroppo questa splendida giornata – conclude Irto – è stata funestata dal vile atto intimidatorio subito dal nero rettore dell’Università Mediterranea Giuseppe Zimbalatti al quale esprimo piena solidarietà, certo che proseguirà nel suo impegno con la dedizione e la professionalità di sempre e con la speranza che gli autori vengano preso assicurati alla giustizia».
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Il segretario regionale del Pd fa il punto in vista delle Politiche. Presentate le portavoce provinciali della Conferenza delle Donne del partito
La «concertazione dal basso», con le segreterie provinciali insediate in modo permanente per proporre liste e candidature per le Politiche tenendo presente però che «bisogna fare i conti anche con gli alleati», il richiamo al massimo impegno contro «i populisti e i sovranisti di destra». Il segretario regionale del Pd Nicola Irto fa il punto della situazione in un punto stampa a Lamezia Terme nella quale presenta le portavoce provinciali della Conferenza delle donne democratiche: è l’occasione anche per un attacco al governatore Occhiuto e al centrodestra alla Regione per «la vergogna» – Irto la definisce così – dell’aumento degli stipendi ai manager della sanità «senza dare un euro a chi butta il sangue negli ospedali».
Il Pd calabrese verso le Politiche
Primo step sulle Politiche. Per Irto «una campagna elettorale estiva impegnativa, alla quale ci stiamo preparando con grande entusiasmo e grande forza, attraverso il nuovo percorso che il Pd ha avviato in Calabria con una straordinaria stagione di congressi a tutti i livelli. Oggi abbiamo anche avviato un’importante iniziativa dei volontari che andranno casa per casa in tutt’Italia e in Calabria, quindi un importante sforzo organizzativo che ci porterà a combattere le destre e raccontare la positività di un forte messaggio europeista di governo del Pd. Stiamo costruendo adesso il perimetro di una coalizione di governo riformista e progressista, faremo una lista – quella del Pd – che si chiamerà “Democratici e Progressisti”, che è una lista innovativa e lega insieme anche altre esperienze politiche. Faremo alleanze con altri partiti. Insomma- spiega il segretario regionale democrat – la nostra offerta politica sarà un’offerta che vuole guardare al Paese reale, vuole impegnarsi a dare uno stipendio in più agli italiani e vuole lavorare per il riscatto del Mezzogiorno e della Calabria, e solo il Pd può assumersi questa responsabilità, solo il centrosinistra può farlo, e non i populisti e i sovranisti di destra». Quanto alle candidature, Irto specifica: «Noi abbiamo approvato un regolamento in direzione nazionale, in queste ore c’è un continuo confronto con le segreterie provinciali, ci saranno alcune direzioni provinciali che si riuniranno. Insomma, c’è una concertazione dal basso, sapendo però che abbiamo un perimetro della coalizione da costruire, ci saranno degli alleati e anche con quelli dovremo fare i conti nella scelta e nella distribuzione dei candidati».
Irto presenta le portavoce provinciali delle Donne Pd
Quindi, il tema dell’incontro con la stampa, la presentazione delle cinque portavoce provinciali della Conferenza delle Donne democratiche: si tratta di Lidia Vescio (Catanzaro), Simona Colotta (Cosenza), Alba Amato (Crotone), Barbara Panetta (Reggio Calabria), Vladimira Pugliese (Vibo Valentia). Tutte al fianco di Irto, e della portavoce regionale Donne dem, Teresa Esposito. «Continua il processo di radicamento e di riorganizzazione del Pd, oggi – rileva Irto – presentiamo le segreteria democratiche di tutte le province, segno che c’è un partito che si è rimesso in moto, si sta riorganizzando e fa della parità di genere non un assillo da slogan ma nei fatti e quindi creando anche una classe dirigente di donne impegnate che possano contribuire al programma e al rinnovamento e alla rigenerazione del Pd in Calabria». Irto quindi aggiunge: «In Calabria c’è un valore di proposta politica ancora più importante: le portavoce saranno parte centrale per processo di riorganizzazione del Pd regionale, la conferenza delle donne dovrà recitare un ruolo di primo piano anche nella campagna elettorale e nella piattaforma elettorale nazionale e regionale. Ci sono poi qui battaglie culturali e sociali molto più ampie delle loro colleghe in Italia, perché in Calabria ci sono arretratezza, ci sono diversi problemi, in Calabria è tutto più difficile. Per questo colgo l’occasione per esprimere solidarietà a tutti i medici e paramedici, Oss e infermieri, donne e uomini, che ieri hanno visto la destra, alla Regione Calabria, aumentare gli stipendi dei manager senza dare un euro in più agli infermieri che buttano sangue negli ospedali e nei reparti calabresi. Su questo chiedo, quando rientriamo sui territori, di iniziare a raccontare il dramma e la vergogna di Occhiuto e del centrodestra, che aumentano gli stipendi degli apicali, senza andare a valutare i risultati, che mi sembra siano pessimi per come detto da tutti, e non si dà un euro in più a chi – donne e uomini fa straordinari, a chi tiene aperti i reparti, e con i fondi Covid mai arrivati. Su questo – conclude Irto – serve una battaglia politica collettiva che non deve fare solo il segretario regionale ma tutto il Pd in tutte le sue articolazioni».