Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00631 Pubblicato il 27 luglio 2023, nella seduta n. 93 Nicola Irto cofirmatario

Al Ministro per lo sport e i giovani. 

Premesso che:
l’articolo 1, comma 253, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità per il 2014), istituisce, in via sperimentale relativamente al triennio 2014-2016, un contingente di corpi civili di pace destinato alla formazione e alla sperimentazione della presenza di 500 giovani volontari da impegnare in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto o nelle aree di emergenza ambientale;
l’istituzione dei corpi civili di pace rappresenta una novità quasi assoluta nel panorama europeo e mondiale e prevede la formazione, rafforzata e specialistica, dei giovani volontari ammessi alla sperimentazione dei corpi civili di pace effettuata dall’ente o dall’organizzazione proponente il progetto in collaborazione o in partenariato con centri studi o di ricerca, istituti universitari o altri organismi, con competenze nelle materie relative ai progetti. Infine, prima dell’impiego sono svolte attività di sensibilizzazione organizzate dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, cui i giovani sono tenuti a partecipare;
il 30 dicembre 2016 è stato pubblicato il primo bando per la selezione di 106 volontari da impiegare in progetti in Italia e all'estero. In data 8 marzo 2019 è stato pubblicato il secondo bando per la selezione di 130 volontari da impiegare in progetti in Italia e all'estero;
da ultimo, il 25 maggio 2023, è stato pubblicato il terzo bando per la selezione di 153 operatori volontari da impiegare nei progetti per i corpi civili di pace, da realizzare in Italia e all’estero. In particolare, il bando riguarda due progetti da realizzare in Italia per 14 operatori volontari e 26 progetti da realizzare all’estero per 139 operatori volontari. I progetti avranno una durata di 12 mesi, con un orario di servizio non inferiore a 30 ore settimanali o a 1.400 ore annue;
il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale ha reso noto come in pochissimi giorni siano arrivate più di 800 candidature;
come evidenziato dalla presidente della Conferenza nazionale enti servizio civile, Laura Milani: “È un bel segnale che arriva dai giovani, un riconoscimento dell’interesse nei confronti di questo Istituto sperimentale di costruzione di una pace positiva e di diffusione della cultura della nonviolenza e della solidarietà. La guerra in Ucraina e i tanti conflitti nel mondo ci spingono a investire maggiormente nella trasformazione non violenta dei conflitti e in forme di prevenzione che permettano di intervenire prima che si accendano focolai di guerra”;
val la pena evidenziare come i CCP agiscano in qualità di difensori dei diritti umani e operino per prevenire e trasformare il conflitto attraverso attività di mediazione, dialogo, informazione e promozione dei principi democratici: interventi che si configurano come azione civile di operatori professionali e volontari che, come parti terze, sostengono gli attori locali nella prevenzione e trasformazione dei conflitti;
a fronte di una richiesta di partecipazione così elevata da parte di giovani donne e uomini, appare certamente opportuno un investimento di adeguate risorse da parte del Governo volto alla stabile organizzazione dei corpi civili di pace,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno adoperarsi affinché, già in occasione del prossimo provvedimento di spesa o comunque in sede di approvazione del disegno di legge di bilancio, il Governo stanzi maggiori risorse in favore dei corpi civili di pace, anche alla luce della grande richiesta di partecipazione registrata in questi anni.

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Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00617 - Pubblicato il 26 luglio 2023, nella seduta n. 92 – Nicola Irto primo firmatario

Ai Ministri per la protezione civile e le politiche del mare e dell'ambiente e della sicurezza energetica.

Premesso che:
la regione Calabria, e in particolare il territorio della provincia di Reggio Calabria, negli ultimi giorni è stata devastata da una serie di incendi che hanno distrutto ettari di bosco e vegetazione a ridosso della città e di centri abitati con la morte di un cittadino nel comune di Cardeto e ingenti danni al patrimonio ambientale del comprensorio;
questi ultimi fenomeni hanno aggravato una situazione già compromessa dagli incendi che si sono verificati negli ultimi anni;
gli incendi hanno provocato, altresì, danneggiamenti ad aziende, a partire da quelle operanti in ambito agricolo e forestale, e a persone fisiche, a fronte dei quali appare necessario attivare immediatamente tutte le procedure idonee per dare un congruo ristoro;
le elevate temperature e i forti venti di scirocco hanno alimentato le fiamme e messo a dura prova il lavoro di Vigili del fuoco, protezione civile, Carabinieri forestali e volontari;
si pone ora la necessità di messa in sicurezza, bonifica e ripristino del patrimonio ambientale distrutto dalle fiamme;
come è noto, la normativa nazionale che regolamenta tale azione fa riferimento alla legge 21 novembre 2000, n. 353, che prevede una serie di divieti, di cui all’articolo 10;
la rilevanza dei danni registrati e la necessità di porre in essere interventi di rimboschimento richiedono una flessibilità in grado di tutelare l’interesse ambientale del comprensorio,

si chiede di sapere:
quali iniziative intendano adottare i Ministri in indirizzo, anche in deroga alla normativa vigente, al fine di porre in essere un piano straordinario di rimboschimento delle aree colpite dagli incendi di questi giorni e quali procedure immediate intendano predisporre, al fine di risarcire cittadini ed imprese dai danni subiti dagli incendi;
quali iniziative abbiano attivato, o siano in via di predisposizione, per prevenire e affrontare nei prossimi giorni l’emergenza incendi sui territori, e in particolare nella regione Calabria, e per ridurre al minimo i danni provocati dagli incendi boschivi;
se non ritengano cruciale destinare adeguati stanziamenti di risorse principalmente alle esigenze delle Regioni, quali enti maggiormente competenti in materia, concentrandoli su quelle i cui territori presentano maggiori fattori di rischio di incendi boschivi.

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Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00609 Pubblicato il 25 luglio 2023, nella seduta n. 93 Nicola Irto cofirmatario

Al Ministro della cultura

Premesso che:
con decreto ministeriale 14 luglio 2023, n. 37, è stata stabilita la chiusura, a decorrere dal 17 luglio, della sede distaccata dell’archivio di Stato di Roma, in via Galla Placidia;
secondo il comunicato ufficiale dell’archivio, “Il mancato rinnovo del contratto di locazione tra la Direzione generale e la proprietà - la quale non ha accolto l’adeguamento previsto dalla legge che la Direzione stessa era obbligata a richiedere ed era condizione di legittimità del rinnovo - ha automaticamente determinato la sospensione sine die del progetto di adeguamento del sistema antincendio della sede da parte della Direzione generale archivi, che a sua volta ha condotto a questo doveroso decreto, finalizzato a tutelare la sicurezza delle persone secondo le norme cogenti del d.lgs. 81/2008”;
da quanto si apprende, sembrerebbe in atto da parte della Direzione generale archivi l’impegno a organizzare un servizio in outsourcing per la conservazione e la consultazione della documentazione e un progetto di adeguamento di un edificio demaniale di via dei Papareschi per una sede succursale dell'archivio di Stato di Roma dedicata alla documentazione novecentesca;
trovare spazi e edifici idonei è un tema strutturale da decenni: molti degli archivi di Stato italiani sono in affitto negli stessi luoghi da tempo;
decretare la chiusura dell’archivio prima di avere un sistema di consultazione in outsourcing perfettamente funzionante rende di tutta evidenza il grave e annoso problema della carenza di personale negli archivi di Stato;
l’archivio di Stato di Roma, istituito con il decreto 30 dicembre 1871, n. 605, ha il compito di conservare le carte degli organi centrali dello Stato pontificio, alle quali si aggiungono anche gli atti degli archivi giudiziari e notarili;
garantisce ampia fruizione al pubblico e rappresenta una grande testimonianza del patrimonio storico dello Stato pontificio, custodendo le carte dell’amministrazione centrale dello Stato pontificio oltre a quelle degli uffici statali con sede nella provincia di Roma;
il nucleo principale del suo patrimonio è rappresentato dagli archivi delle amministrazioni centrali e periferiche degli Stati preunitari e dagli archivi delle amministrazioni periferiche dello Stato unitario, che vi sono confluiti trascorsi 30 anni dalla conclusione delle pratiche;
tutelare e garantire l’accesso a tali documenti storici ha consentito negli anni di preservare la memoria amministrativa, giuridica e storico-culturale degli Stati preunitari e dello Stato unitario;
la chiusura della sede distaccata in via Galla Placidia comporta il grave rischio che la preziosa documentazione ivi custodita e depositata possa essere dispersa o restare inaccessibile per anni,

si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo, nell’ambito delle sue competenze, intenda adottare al fine di scongiurare la chiusura sine die della sede succursale dell’archivio di Stato di Roma di via Galla Placidia e, comunque, di continuare a garantire la fruizione di un inestimabile patrimonio documentale.

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Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. . 4-00589 Pubblicato il 20 luglio 2023, nella seduta n. 93 Nicola Irto primo firmatario

IRTO al Ministro dell'interno

Premesso che:
- allarmanti fatti di cronaca si stanno verificando nella città di Reggio Calabria;
- anche oggi, 20 luglio 2023, alle prime luci dell’alba, si è consumato un barbaro omicidio, probabilmente per futili motivi;
- in soli tre mesi, vi sono stati numerosi episodi criminosi ai danni di attività commerciali e diversi attentati ai danni di imprenditori;
- lo scenario criminoso ha interessato il centro della città ma anche la periferia, colpendo, in particolare, il quartiere di Catona, ove gli attentati ai danni di esercizi commerciali sono stati accompagnati da attentati ai danni di persone fisiche;
- si tratta di un'escalation di criminalità che non è possibile tollerare, perché è evidente che il territorio sia nel mirino dei delinquenti e nella città è forte la preoccupazione per tali attentati;
- il ripetersi di questi eventi criminosi conferma l'esistenza di un’emergenza sicurezza, in un territorio dove è forte la presenza della ‘ndrangheta;
- le associazioni di categoria, in particolare Confcommercio e Confartigianato, sono intervenute per chiedere maggiore sicurezza e tutela per le aziende;
- si rende necessario implementare i protocolli di sicurezza e controllo del territorio, al fine di prevenire e scoraggiare gli episodi criminali;
- la risposta della Prefettura e delle forze dell’ordine è stata tempestiva, ma i mezzi a disposizione e gli organici necessitano di un immediato incremento;
- è, ad oggi, fondamentale garantire una maggiore tranquillità della cittadinanza con presidi di sicurezza in grado di gestire una situazione che ormai si deve considerare straordinaria ed urgente,

si chiede di sapere:
- se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto e, in virtù della gravità degli episodi stessi, quali urgenti e tempestive iniziative di competenza intenda adottare;
- se intenda adottare ogni opportuna iniziativa per la prevenzione e repressione dei fenomeni, anche attraverso un maggiore impiego di uomini delle forze dell'ordine e un aumento dei sistemi di sorveglianza, dispiegando tutte le forze necessarie ad affrontare questa pericolosa situazione.

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Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00557 Pubblicato l'11 luglio 2023, nella seduta n. 85 Nicola Irto cofirmatario

Ai Ministri delle imprese e del made in Italy e delle infrastrutture e dei trasporti.
Premesso che:
l’articolo 2, commi 198 e 199, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria per il 2008), ha istituito presso il Ministero dello sviluppo economico il garante della sorveglianza dei prezzi, prevedendo che esso si avvalga, per l’esercizio delle sue funzioni, anche della collaborazione dell'ISTAT e dei dati da quest’ultimo rilevati;
il successivo comma 199-bis, introdotto dall’articolo 3 del decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 marzo 2023, n. 23, prevede che, al fine di monitorare la dinamica dei prezzi è costituita la commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi, che può essere convocata dal garante per coordinare l'attivazione degli strumenti di monitoraggio necessari all'individuazione delle ragioni dell'anomala dinamica dei prezzi;
il comma 199-quinquies, anch’esso introdotto dall’articolo 3 del decreto-legge n. 5 del 2023, prevede, altresì, che: “qualora dalle analisi condotte in seno alla Commissione o dalle indagini conoscitive emergano fenomeni speculativi lungo la filiera di origine e produzione, ingrosso e distribuzione, nonché vendita e consumo, il Garante riferisce gli esiti delle attività al Ministro delle imprese e del made in Italy che ne informa, ove necessario, il Governo per l'adozione di adeguate misure correttive o di ogni altra iniziativa ritenuta opportuna”;
considerato che:
secondo i dati ISTAT relativi al mese di maggio 2023, si sono registrati aumenti medi del 40 per cento su base annua dei prezzi medi dei biglietti aerei sulle tratte nazionali, nonostante, nel medesimo mese, si sia verificato un calo generalizzato dei prezzi dei carburanti;
tali aumenti sono stati registrati anche dall’Osservatorio prezzi e tariffe del Ministero delle imprese e del made in Italy, in quanto nella newsletter “Prezzi e tariffe” del maggio 2023, che riporta i dati di Eurostat, “il differenziale inflazionistico è sfavorevole all’Italia per il trasporto aereo passeggeri” ed è registrato un aumento del 38,03 per cento dei relativi prezzi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, un dato nettamente maggiore rispetto a quello medio dell’area euro, pari al 17,91 per cento;
a quanto si apprende da fonti giornalistiche, le compagnie aeree interessate hanno affermato che l'aumento dei costi è dovuto, da un lato, alla crescita dell’inflazione generale, dall’altro, al significativo aumento della domanda con la ripresa dei viaggi post COVID-19, cui le compagnie non hanno risposto pienamente con nuovi mezzi e personale, mentre il calo dei prezzi dei carburanti non avrebbe avuto un impatto come quello dei biglietti in quanto diverse compagnie lo hanno acquistato l’anno precedente con costi più elevati;
nonostante il comunicato stampa ISTAT relativo ai prezzi di maggio sia stato pubblicato a metà giugno, secondo quanto riportato dal sito del Ministero delle imprese solamente lo scorso 4 luglio, su indicazione del Ministro, il garante per la sorveglianza dei prezzi ha avviato un’interlocuzione con le principali compagnie aeree, vale a dire ITA Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air, al fine di “analizzare le dinamiche dei prezzi medi dei biglietti aerei negli ultimi mesi sulle tratte nazionali”, e in particolare quelli relativi alle tratte che collegano le città di Roma e Milano con Venezia, Palermo, Catania e Cagliari;
il garante ha inoltre comunicato che la prossima riunione della commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi si terrà giovedì 20 luglio e servirà a confrontare i dati forniti dalle imprese con quelli già disponibili;
secondo la citata normativa vigente, l’adozione delle misure correttive è successiva agli esiti dei lavori della commissione, pertanto queste rischiano di arrivare in ritardo rispetto alle esigenze degli utenti che necessitano di prenotare in anticipo voli lungo le tratte critiche in coincidenza con il periodo di ferie estive,
si chiede di sapere:
quali siano le motivazioni che hanno impedito la tempestiva attivazione delle procedure di monitoraggio della dinamica dei prezzi previste dalla legge n. 244 del 2007, e in particolare la costituzione della commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi prevista dall’articolo 2, comma 199-bis, della legge, al fine di coordinare l'attivazione degli strumenti di monitoraggio necessari alla individuazione delle ragioni dell'anomala dinamica dei prezzi sulle tratte nazionali;
quali siano le analisi finora condotte dalla commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi in merito ai fatti di cui sopra e se, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 2, comma 199-quinquies, della legge n. 244, siano emersi risultati che confermano anomalie nella dinamica dei prezzi dei biglietti aerei da cui discende l’obbligo per il Governo di adottare adeguate misure correttive o di ogni altra iniziativa ritenuta opportuna a tutela dei consumatori;
se il Ministro delle imprese non ritenga tardiva l’attivazione dell’interlocuzione con le principali compagnie aeree solamente a partire dallo scorso 4 luglio, nonostante gli aumenti dei prezzi dei biglietti aerei si siano verificati a partire da maggio;
se non ritenga che la convocazione della prossima riunione della commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi, prevista soltanto per il 20 luglio 2023, sia in palese ritardo rispetto alle esigenze e all’urgenza di adottare iniziative correttive volte ad alleviare il prezzo dei biglietti aerei a carico dei consumatori;
quali interventi urgenti si intenda adottare, nelle more della conclusione dei lavori della commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi, al fine di giungere a una tempestiva soluzione del problema esposto e se tra le iniziative si intenda prevedere adeguate misure di ristoro nei confronti dei consumatori a fronte dell’eccessivo incremento dei prezzi dei biglietti aerei sulle tratte nazionali.

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