INTERPELLANZA N. 3 DEL 31/01/2022 - Svolgimento attività lavorativa in modalità agile presso gli uffici regionali e controllo applicazione regole anti contagio

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
-nonostante il DPCM del 23 settembre 2021 abbia ripristinato come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle amministrazioni pubbliche quella svolta in presenza, sia stato mantenuto l’obbligo di assicurare il rispetto delle misure sanitarie di contenimento del rischio di contagio da Covid-19;
-con il decreto dell’8 ottobre 2021, il Ministro per la Pubblica Amministrazione ha disciplinato lo svolgimento della prestazione lavorativa in presenza del personale delle pubbliche amministrazioni ma ha anche individuato le condizioni e i requisiti necessari per utilizzare il lavoro agile;
-il dilagare dei contagi da Covid 19 e la continua preoccupante ascesa della pandemia ha riproposto la necessità di utilizzare ogni strumento utile a diminuire le possibilità del diffondersi del virus e pertanto, con la circolare ministeriale congiunta tra il ministro per la Pubblica amministrazione e del Lavoro del 5 gennaio 2022, si è inteso sensibilizzare anche le amministrazioni pubbliche a usare pienamente tutti gli schemi di lavoro agile già presenti all’interno delle regolazioni contrattuali e normative, precisando che ciascuna amministrazione è libera di organizzare la propria attività con ampia flessibilità modulandola, come necessario in questo particolare momento, sulla base dell’andamento dei contagi, mantenendo però invariati i servizi resi all’utenza;
Considerato che: -la Funzione Pubblica CGIL Calabria, alla luce dei casi annunciati di contagio presso alcune sedi dei Centri per l’Impiego (CPI), hanno ripetutamente chiesto l’attivazione dello smartworking per i dipendenti, secondo le nuove norme, al fine di tutelare la loro salute e quella dei loro familiari;
-la stessa Organizzazione ha evidenziato un trattamento disomogeneo nei confronti dei dipendenti dei CPI regionali in quanto, negli stessi uffici, ove necessario, vista la chiusura per inagibilità, è stato disposto lo smartworking e, pertanto, risulta non chiaro come l’esigenza di un’essenziale erogazione giornaliera dei servizi da parte di tutto il personale in presenza sia sentita esclusivamente solo per alcuni CPI, quando invece dovrebbe tradursi nel ripristino sull’intero territorio regionale dei tanti CPI chiusi ormai da tempo;
-sempre la FP CGIL Calabria ha affermato che il lavoro da remoto opportunamente combinato con il lavoro in presenza, garantirebbe l’espletamento di tutte le pratiche e l’erogazione di tutti quei servizi che i Centri per l’Impiego devono assicurare;
-la suddetta Organizzazione ha, altresì, richiesto il controllo dell’applicazione nei CPI delle misure cautelative per evitare il diffondersi del contagio, quali la verifica del distanziamento tra le postazioni dei dipendenti, il numero di postazioni per stanza, il contingentamento dell’affluenza del pubblico/utenza, in seguito a svariate segnalazioni di mancato rispetto di tali misure. Tenuto conto che: -il lavoro agile rappresenta la forza della Pubblica Amministrazione in quanto, nell’ottica dell’ottimizzazione dei tempi e degli spazi, è finalizzato a conseguire il miglioramento dei servizi pubblici e al contempo garantire l’equilibrio tra tempi di vita e di lavoro;
-le disposizioni normative sono proiettate verso una rivoluzione digitale della Pubblica Amministrazione intesa anche come rinnovamento organizzativo e funzionale attraverso l’utilizzo di un modello di lavoro più flessibile e più moderno, quale il lavoro agile;
-gli eventi degli ultimi anni hanno incentivato il Governo a predisporre delle disposizioni rivolte a tutte le Amministrazioni Pubbliche affinché queste valutino una programmazione delle attività in modalità agile che, con massima flessibilità, preveda una rotazione equilibrata del personale tra lavoro in presenza e lavoro agile, secondo le modalità organizzative più opportune, tenuto conto dell’andamento epidemiologico nel breve e nel medio periodo e delle contingenze, che possono riguardare i propri dipendenti;
-diversi Dipartimenti e Settori regionali si stanno determinando in tal senso, nel rispetto della salute dei propri dipendenti e pertanto, al fine di evitare un approccio non omogeneo alla problematica, sarebbe auspicabile la predisposizione di un regolamento sul lavoro agile che, in maniera uniforme, indichi i principi generali di adeguamento alle indicazioni ministeriali, consentendo a tutti i dipendenti pubblici regionali, che svolgono attività lavorative smartizzabili, di poter rendere parte del proprio lavoro nella modalità più consona all’attuale grave situazione pandemica;
-secondo i recenti dati ufficiali lo scenario pandemico rimane allarmante e in particolare nella nostra Regione gli ospedali sono nuovamente sotto pressione. Tutto ciò premesso e considerato interpellano il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
1. se quanto sopra esposto è coerente con l’indirizzo e il programma di Governo;
2. se è a conoscenza dei fatti su esposti relativamente alla mancata attivazione dello smart working, anche solo parziale, e all’assenza di controllo dell’applicazione delle misure di contenimento del contagio in alcuni Centri per l’Impiego in particolare e in generale negli uffici pubblici regionali e quali interventi intenda effettuare al più presto a tutela dei dipendenti stessi;
3. quali azioni intenda intraprendere per sensibilizzare l’adozione di un indirizzo comune di programmazione delle attività lavorative in modalità agile per tutti gli uffici pubblici regionali, nel rispetto delle regole vigenti e sulla base delle effettive necessità, coniugando la piena operatività e l’adeguata qualità dei servizi pubblici con la tutela del diritto alla massima sicurezza dei lavoratori e degli utenti.

N. IRTO, R. MAMMOLITI

INTERPELLANZA N. 2 DEL 30/03/2021 - Discarica Comune di Firmo

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
- la legge regionale 11 agosto 2014, n. 14 "Riordino del sistema di gestione dei rifiuti in Calabria" ha disciplinato l'organizzazione e lo svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati nella Regione Calabria;
- con Deliberazione del Consiglio regionale n. 156 del 19 dicembre 2016 e ss.mm.ii. è stato approvato il Piano regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR);
- in relazione alla governance del sistema, in conformità alla normativa nazionale (legge 14 settembre 2011, n. 148, art.3 bis commi 1 e 1bis) e regionale (legge regionale n. 14 del 2014), il PRGR conferma la competenza degli enti locali in materia di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, prevedendo l'organizzazione del servizio in ambiti territoriali ottimali (ATO), coincidenti con le 5 province calabresi;
- con riferimento alla riorganizzazione del sistema impiantistico, il Piano prevede la realizzazione dei cosiddetti Ecodistretti, ossia delle piattaforme integrate al cui interno oltre che i flussi provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio e della frazione organica e del verde possano essere trattati anche i rifiuti urbani residui (RUR) con l'obiettivo, in entrambi i casi, di produrre rifiuti da avviare alle filiere del recupero e del riciclaggio, ovvero a recupero di energia;
- con Deliberazione della Giunta regionale n. 585 del 4 dicembre 2019 è stato nominato un Commissario ad acta per la Comunità d'ambito di Cosenza;
- con Deliberazione della Giunta regionale n. 340 del 2 novembre 2020 sono state approvate le Linee di indirizzo per l'adeguamento del "Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR) approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 156 del19 dicembre 2016". Considerato che: - il PRGR, approvato ormai più di quattro anni orsono, necessita di essere rivisitato in considerazione dell'evoluzione delle normative comunitarie e nazionali;
- il Settore Ciclo Integrato dei Rifiuti del Dipartimento Tutela dell'Ambiente risulta ormai privo di Dirigente titolare da oltre un anno;
- i ritardi accumulati espongono la Regione al serio rischio della perdita di consistenti finanziamenti relativi agli Ecodistretti;
- negli ultimi giorni, è di stringente attualità la notizia delle proteste di Sindaci, associazioni e cittadini riguardo all'ipotesi di realizzazione di una discarica di servizio dell'ATO di Cosenza in agro del Comune di Firmo;
- tale scelta danneggerebbe l'area dell'Esaro e del Pollino vocata da sempre all'agroalimentare. Tutto ciò premesso e considerato, il sottoscritto Consigliere regionale interpella il Presidente f.f. della Giunta regionale e l'Assessore alla Tutela dell'Ambiente

Per sapere:
- quali urgenti iniziative intendano assumere per coinvolgere i Sindaci e ascoltare le comunità interessate su iniziative che impattano in modo penetrante sui territori come nel caso di Firmo;
- quali urgenti iniziative intendano assumere per l'avvio degli Ecodistretti che ridurrebbero la necessità di nuove discariche, consentendo l'utilizzo di risorse già impegnate;
- quali azioni siano state esperite per dare concreta attuazione alla Deliberazione della Giunta regionale n. 340/2020.

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Nicola Irto - Sito ufficiale

 

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