Il gruppo del Pd in Consiglio ha depositato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta avente ad oggetto il “potenziamento della connessione intermodale del porto di Gioia Tauro”.

«Il porto di Gioia Tauro è il più grande presente in Italia e grazie alla sua posizione geografica riveste un ruolo di infrastruttura di importanza strategica per l’intero Mediterraneo e rappresenta uno snodo nevralgico per la logistica nazionale e internazionale - scrivono i consiglieri regionali del Pd Nicola Irto, Ernesto Alecci, Domenico Bevacqua, Franco Iacucci e Raffaele Mammoliti - la funzione di Gateway del porto di Gioia Tauro non è pienamente operativa mancando di una rete ferroviaria moderna che assicuri una connessione intermodale efficiente con l'entroterra, in grado di garantire un trasferimento veloce delle merci dallo scalo portuale verso il resto del Paese, dell’Europa e viceversa». «L’offerta di trasporti intermodali – si legge ancora nell’interrogazione dem - da e per Gioia Tauro risulterebbe potenziata attraverso un’opera di adeguamento della struttura di collegamento ferroviario tra il terminal portuale e la rete ferroviaria di RFI. Con un ritardo di quasi un anno, nel mese di maggio 2021, con delibera n. 221, la Giunta regionale esprimeva formale intesa su quanto indicato all’ articolo 208 del decreto-legge 34/2020, grazie al quale si perfezionava il trasferimento a titolo gratuito del collegamento ferroviario Rosarno-San Ferdinando e il relativo impianto a RFI».

«Pertanto a RFI – proseguono i consiglieri del Pd - quale gestore dell’infrastruttura nazionale, spetta il processo di ammodernamento e di adeguamento di questa linea ferroviaria agli standard della rete nazionale ed europea. Ancora oggi non è stato completato il trasferimento del raccordo ferroviario Rosarno-San Ferdinando e del relativo impianto a RFI e che in fase di ricognizione dei beni oggetto del trasferimento è risultato che le particelle catastali interessate dal tratto ferroviario in questione sono di proprietà del CORAP e addirittura alcune di esse di proprietà di privati e che il mancato perfezionamento del trasferimento ha determinando la sospensione delle operazioni di intervento di ammodernamento del raccordo da parte di Rfi. Inoltre, il PNRR ha previsto risorse pari a 60 milioni di euro per la realizzazione di interventi di potenziamento del collegamento ferroviario del porto di Gioia Tauro che non possono essere dispersi».
Davanti a questo quadro, i consiglieri dem chiedono alla giunta regionale «quali azioni intende intraprendere e quali interventi intende attuare affinché si completi il trasferimento della proprietà del collegamento ferroviario Rosarno-San Ferdinando dal CORAP alla Regione e alla società RFI e si permetta di portare a termine i lavori secondo programmazione e nei tempi previsti».

Del resto il medesimo tema è stato oggetto, proprio durante gli scorsi giorni, di un’interrogazione parlamentare presentata da Enza Bruno Bossio al Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini che nella sua risposta ha fotografato lo stato dell’arte, confermando che «le attività di ricognizione dei beni oggetto di trasferimento definitivo a RFI sono state avviate nel mese di novembre 2020 e, ad oggi, gran parte delle aree interessate risultano correttamente intestate all’ASIREG/ASI, odierno CORAP, mentre una limitata parte presenta alcuni disallineamenti di natura catastale, in corso di risoluzione, dal momento che dette aree sono parzialmente occupate dalla rete ferroviaria e non correttamente volturate all’epoca della realizzazione dell’infrastruttura».

«Questo processo – concludono i consiglieri dem – dovrà essere concluso nel mese di dicembre 2022 per consentire il completamente dei lavori entro il 2026 ed è chiaro, dunque, che non si può più perdere tempo se non si vogliono perdere risorse e si vuole davvero investire sullo sviluppo del porto».

INTERROGAZIONE N. 40 DEL 18/03/2022 - Potenziamento connessione intermodale porto di Gioia Tauro.

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
- il porto di Gioia Tauro è il più grande presente in Italia e grazie alla sua posizione geografica riveste un ruolo di infrastruttura di importanza strategica per l’intero Mediterraneo e rappresenta uno snodo nevralgico per la logistica nazionale e internazionale;
- la funzione di Gateway del porto di Gioia Tauro non è pienamente operativa mancando di una rete ferroviaria moderna che assicuri una connessione intermodale efficiente con l'entroterra, in grado di garantire un trasferimento veloce delle merci dallo scalo portuale verso il resto del Paese, dell’Europa e viceversa;
- l’offerta di trasporti intermodali da e per Gioia Tauro risulterebbe potenziata attraverso un’opera di adeguamento della struttura di collegamento ferroviario tra il terminal portuale e la rete ferroviaria di RFI;
- con un ritardo di quasi un anno, nel mese di maggio 2021, con delibera n. 221, la Giunta regionale esprime formale intesa su quanto indicato all’ articolo 208 del decreto-legge 34/2020, grazie al quale si perfezionava il trasferimento a titolo gratuito del collegamento ferroviario Rosarno-San Ferdinando e il relativo impianto a RFI;
- sempre l’ articolo 208 del decreto legge 34/2020, con il trasferimento del raccordo a RFI ha intenso qualificare questo tratto ferroviario in infrastruttura nazionale e affidare pertanto a RFI, quale gestore dell’infrastruttura nazionale, il processo di ammodernamento e di adeguamento di questa linea ferroviaria agli standard della rete nazionale ed europea, dal punto di vista infrastrutturale, tecnologico e di sicurezza;
- l’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha approvato il regolamento del comprensorio ferroviario del porto di Gioia Tauro, adottato dall’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, autorizzando altresì la gestione unica del raccordo ferroviario ad opera di RFI. Considerato che: - ancora oggi non è stato completato il trasferimento del raccordo ferroviario Rosarno-San Ferdinando e del relativo impianto a RFI;
- in fase di ricognizione dei beni oggetto del trasferimento è risultato che le particelle catastali interessate dal tratto ferroviario in questione sono di proprietà del CORAP e addirittura alcune di esse di proprietà di privati;
- il mancato perfezionamento del trasferimento ha determinando la sospensione delle operazioni di intervento di ammodernamento del raccordo da parte di RFI;
- il PNRR ha previsto risorse pari a 60 milioni di euro per la realizzazione di interventi di potenziamento del collegamento ferroviario del porto di Gioia Tauro e che in particolare questi interventi consistono nel raddoppio della bretella di collegamento tra San Ferdinando e Rosarno, nella sistemazione dell’impianto di Rosarno per la realizzazione di almeno un binario con modulo pari a 750 metri, nella revisione della stazione di San Ferdinando per la realizzazione di binari modulo pari a 750 metri e nell’ammodernamento dei sistemi di sicurezza e segnalamento;
- i lavori dovranno essere realizzati in coerenza con i tempi fissati dal PNRR che impongono la rendicontazione al 2026 e pertanto il ritardo dovuto al mancato trasferimento del raccordo rischia ancora una volta di vanificare ogni tentativo di rendere definitivo il rilancio dell’infrastruttura portuale considerato da sempre e da tutti sicuro volano dell’economia dell’intera regione;
- persino le ultime dichiarazioni del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, in visita al porto di Gioia Tauro nei giorni scorsi, hanno evidenziato le potenzialità dell’infrastruttura definendola strategica per il sistema logistico del Paese anche grazie al collegamento con l’Alta Velocità ferroviaria;
- il perfezionamento del passaggio della proprietà del collegamento ferroviario Rosarno San Ferdinando dalla Regione a RFI non può più attendere oltre, con l’augurio che le ultime vicende che hanno interessato il CORAP, dimissioni inattese del commissario liquidatore e conseguente nomina del suo sostituto, non siano utilizzate come pretesto per ulteriori ritardi. Tutto ciò premesso e considerato interrogano il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
- quali azioni intende intraprendere e quali interventi intende attuare affinché si completi il trasferimento della proprietà del collegamento ferroviario Rosarno-San Ferdinando dal CORAP alla Regione e alla società RFI e si permetta di portare a termine i lavori secondo programmazione e nei tempi previsti.

E. ALECCI, D. BEVACQUA, F. IACUCCI, N. IRTO, R. MAMMOLITI

INTERROGAZIONE N. 27 DEL 15/02/2022 - Elettrificazione linea ferrovia jonica

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
la ferrovia jonica calabrese è una delle poche tratte ferroviarie italiane, con posizione strategica per lo sviluppo dell'intera regione, a non essere elettrificata. E mentre altrove si progetta l'alta velocità, sulla costa jonica calabrese ancora si fatica a completare l'elettrificazione. L’importanza di tale collegamento per il nostro territorio risulta fondamentale, oltre che per assicurare il diritto alla mobilità dei residenti, per le positive ricadute che potrà avere nel settore socio economico e produttivo oltre che nel settore turistico;
nel maggio 2017 è stato siglato il Protocollo d'intesa tra Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e Regione Calabria per "Adeguamento e Velocizzazione Linea Jonica", consistente nella realizzazione di interventi per 477 milioni di euro, derivanti per 307 milioni di euro da delibera CIPE n. 54 del 1 dicembre 2016, per 40 milioni di euro, relativamente alla soppressione dei passaggi a livello, con risorse dalla Regione Calabria con garanzia di rimborsi da RFI, per 40 milioni di euro da risorse dello Stato già attribuite a RFI, nonché ulteriori 90 milioni di euro derivanti dalle risorse per la velocizzazione della linea tirrenica, riallocate dal MIT, su proposta della Regione Calabria e d’intesa con RFI, sulla tratta ferroviaria jonica. Tra i principali interventi previsti: (a) velocizzazione ed elevazione a rango C di tutta la linea jonica;
(b) eliminazione di passaggi a livello e realizzazione di opere viarie alternative;
(c) rinnovo degli scambi e dei binari, nei punti della rete in cui è necessario;
(d) prolungamento di alcuni sottopassi e la costruzione di nuovi;
(e) riqualificazione di stazioni, con particolare attenzione a quelle con maggiore traffico di viaggiatori. Nel 2017 sono stati: eseguiti lavori di rinnovo armamento di linea per 63 km di infrastruttura;
avviata l'attività di rimozione di 77 PL pubblici e 12 PL privati con 6 PL per i quali i lavori sono stati consegnati;
lavori di rinnovo armamento, installazione deviatoi e rinnovo binari in alcune stazioni (Corigliano, Calopezzati, Mandatoriccio, Simeri, Crucoli, Cropani);
lavori di rinnovo binari nei pressi di 14 PL nella tratta Sibari-CZ Lido;
adeguamento e manutenzione galleria di Cutro. Nel 2018 lavori di adeguamento infrastrutturale nella tratta Metaponto-Sibari;
lavori nelle stazioni di tale tratta (tra cui Trebisacce, Montegiordano, Mirto Crosia, Botricello, Gioiosa J., Bovalino, Palizzi);
lavori di rinnovo binari con risanamento massicciata in alcune tratte della infrastruttura tra Rossano — Mirto Crosia e a scendere fino a Crotone. A tale azione si dovevano affiancare i lavori di elettrificazione della linea jonica. Intervento che ricade in un contesto complessivo di velocizzazione tramite elettrificazione che comprende la linea Catanzaro Lido-Lamezia Terme e la linea Sibari-Catanzaro Lido per un budget complessivo che uno studio di fattibilità di RFI aveva stimato in circa 275 milioni con risorse provenienti da Contratto di Programma RFI, Fondi FSC (Delibera CIPE del 28 Febbraio 2018) e altre fonti di competenza regionale e RFI;
i lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria Sibari-Catanzaro Lido hanno avuto inizio il 30 agosto 2018 con la posa dei primi pali tipo LS, la realizzazione dei plinti e la posa in opera dei tralicci per la trazione elettrica, nella stazione di località Corigliano a Corigliano-Rossano (Cosenza) e dovrebbero concludersi, sempre relativamente al tratto Sibari-Catanzaro Lido, entro il 2023;
il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ha commissariato la Ferrovia Jonica tra Catanzaro Lido e Sibari, dove i lavori hanno subito un rallentamento, e la trasversale Catanzaro Lido – Lamezia Terme Centrale, dove i lavori di rinnovo, rettifica, velocizzazione ed elettrificazione non sono in realtà mai iniziati, pur essendo finanziati;
il commissariamento prevede l’accelerazione del processo di potenziamento infrastrutturale ed elettrificazione della Lamezia Terme Centrale – Catanzaro Lido, nelle seguenti fasi: – Fase funzionale 1: Potenziamento Lamezia Terme – Catanzaro Lido – Fase funzionale 2: Elettrificazione Lamezia Terme – Catanzaro Lido Relativamente all’Elettrificazione della Ferrovia Jonica, questo è il cronoprogramma: – Fase funzionale 1: Elettrificazione Catanzaro Lido – Crotone – Fase funzionale 2: Elettrificazione Crotone – Sibari. Il commissario straordinario per l’opera, nominato con DPCM del 6 agosto 2021, è l’Ingegnere ... , dirigente di Rete Ferroviaria Italiana. L’obiettivo è di portare a termine l’elettrificazione della tratta Sibari – Catanzaro Lido entro il 2023. Considerato che: l’intervento del costo stimato di 315 milioni nei tratti Sibari - Catanzaro Lido - Lamezia Terme è stato definitivamente finanziato con la somma aggiuntiva di 94 milioni di euro del PNRR;
risulta essere già stato avviato lo studio di fattibilità per definire l’intervento da realizzare con le risorse stanziate a valere sul fondo PNRR, per quanto riguarda l’elettrificazione del tratto Catanzaro Lido - Melito Porto Salvo. Tenuto conto che: durante la realizzazione della sola palificazione (avviata, come detto, nel 2018) sulla tratta Sibari - Catanzaro Lido, sono sorte problematiche strutturali all’interno della Galleria di Cutro e lungaggini burocratiche nella progettazione delle sottostazioni elettriche. Preso atto che: nella tratta Sibari – Catanzaro Lido i lavori risultano fermi da circa due anni, nonostante il commissariamento, e a tre anni e mezzo dalla posa del primo palo dell'elettrificazione in corso, il cronoprogramma non sembra soddisfare le iniziali tempistiche previste, nonostante gli interventi di rinnovo e velocizzazione di questa tratta siano già finanziati;
le risorse previste nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nello specifico quelle del piano di infrastrutture per la mobilità, territorializzato dal Ministero, risultano essere, per la Calabria, un miliardo e 419,37 milioni di euro complessivi, che rappresentano il 5,5% del totale delle risorse gestite dal dicastero alle Infrastrutture. In particolare 785,82 milioni di euro provenienti dal Pnrr e 633,55 milioni dal Piano nazionale complementare. Per quanto riguarda le opere ferroviarie finanziate in Calabria, risultano esserci le tratte Sibari-Catanzaro Lido-Reggio Calabria e la Trasversale Lamezia Terme-Catanzaro Lido a cui il ministero ha dedicato ulteriori 300 milioni di euro;
la Calabria attende queste importanti opere, alta velocità compresa, da decenni e il commissariamento dell’opera Sibari - Catanzaro Lido - Lamezia Terme avrebbe dovuto impedire proprio le lungaggini e il blocco sine die dei lavori. Tutto ciò premesso e considerato INTERROGANO il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
1. che iniziative stia assumendo la Regione Calabria per velocizzare il completamento dell’elettrificazione sull’intera linea ferroviaria jonica;
2. se intende attivarsi per conoscere il cronoprogramma dell’opera e ottenere precise indicazioni sui tempi e sulle modalità degli interventi previsti e sulla effettiva funzionalità della infrastruttura e per intervenire in merito alla generale situazione di stallo dei lavori di elettrificazione, in particolar modo sulla tratta Sibari - Catanzaro Lido - Lamezia Terme.

D. TAVERNISE, N. IRTO, A. BRUNI

INTERROGAZIONE N. 23 DEL 07/02/2022 - Gestione Sistema idrico Calabria

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:

 - il Dlgs 152/2006 nazionale norma il “Sistema Idrico”;
- la Legge Regionale 18 maggio 2017, n. 18, istituisce l’“AUTORITÀ IDRICA DELLA CALABRIA”;
- L’assemblea dei Sindaci dell’Autorità Idrica della Calabria - con deliberazione n. 5/2020 del 30 novembre 2020 – ha ritenuto opportuno procedere nella scelta della forma di gestione in “house” (Società interamente Pubblica);
- L’Assemblea dei Sindaci ha approvato il 28 dicembre 2020 il PIANO D’AMBITO;
- Il direttore Generale dell’Autorità Idrica ha prospettato due scenari, definiti attraverso una relazione tecnica di dettaglio redatta in partenariato con l’Agenzia Governativa Invitalia: - il primo scenario prevedeva la trasformazione di So.Ri.Cal. S.p.A. in società totalmente pubblica, e successiva incorporazione delle gestioni comunali e delle società/soggetti che gestiscono il Servizio Idrico Integrato;
- il secondo scenario prevedeva la costituzione di un nuovo soggetto – partecipato dai Comuni calabresi - per la gestione integrata dei segmenti “distribuzione idrica interna ai centri abitati, fognatura e depurazione”;
- con la deliberazione dell’Assemblea dei Sindaci dell’Autorità Idrica n. 39/2021 si individuava la Società Cosenza Acque S.p.A. (affidataria del servizio idrico integrato nel 2010, per la sola provincia di Cosenza) quale centro aggregatore dei Comuni calabresi, nelle more della ripubblicizzazione di So.Ri.Cal. S.p.A.;
contestualmente, è stato, quindi, revocato lo stato di liquidazione (con atto notarile del 22/12/2021), in cui versava la società Cosenza Acque, e disposta la trasformazione della stessa in Azienda Speciale Consortile;
la nuova Azienda è stata resa disponibile alla partecipazione di tutti i Comuni calabresi;
- all’Azienda Speciale Consortile è stata dato il nome di “ACQUE PUBBLICHE DELLA CALABRIA” (A.P.C.);
- l’Autorità Idrica ha provveduto ad affidare provvisoriamente (decreto DG AIC n. 82 del 23/12/2021) ad Acque Pubbliche della Calabria il servizio idrico integrato per i segmenti “distribuzione idrica interna ai centri abitati, fognatura e depurazione”. Tenuto conto che: - in data 08/11/2021 è stato pubblicato l’“Avviso pubblico di manifestazione di interesse per la formulazione di proposte progettuali nell’ambito dell’Asse IV” del PON Infrastrutture e Reti 2014-2020, avente ad oggetto “Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti”;
- in data 23/12/2021 le strutture tecniche dell’Autorità Idrica hanno predisposto una proposta progettuale, avanzata al Ministero delle Infrastrutture il 23/12/2021 a valere sui fondi messi a disposizione dal programma React-Eu;
- il 20 dicembre 2021 la Conferenza Stato - Regioni ha approvato lo schema di Decreto contenente l’Avviso per accedere alle risorse destinate dal PNNR al miglioramento delle reti idriche, “Investimento 4.2 – M2C4”, nella consistenza complessiva di 900 Mln di euro. Di queste risorse il 40% sono destinate alle Regioni del Sud, tra cui la Calabria;
- sulla base di quanto sopra detto, le proposte per accedere alle risorse non potranno essere presentate dai singoli Comuni, bensì dai soggetti affidatari del servizio a norma del D.Lgs. 152/2006;
- alle risorse potranno avere accesso solo gli operatori in regola con le disposizioni legislative e con i Deliberati emanati dal Regolatore Nazionale ARERA, nonché gli operatori che non versino in stato di liquidazione societario. Preso atto che: - con deliberazione n. 210 della seduta del 24 maggio 2021, la Regione Calabria ha approvato una Delibera di Giunta avente ad oggetto: “Organizzazione del Servizio Idrico Integrato nell’ambito territoriale ottimale coincidente con l’intero territorio regionale”. Nella delibera vi è un chiaro indirizzo politico demandato agli uffici competenti per pervenire all’uscita del socio privato di So.Ri.Cal. e rendere la società interamente pubblica;
- la So.Ri.Cal è una società in liquidazione e non può accedere alle risorse del PNRR;
- la volontà del Presidente della Giunta Regionale, espressa nelle linee guida di governo, di costituire una Multiutility che inglobi anche la gestione del sistema idrico. Tutto ciò premesso e considerato INTERROGA il Presidente della Giunta regionale

Per sapere:
1) in relazione al segmento di captazione, la cui gestione è in capo alla So.Ri.Cal. S.p.A., lo stato attuale delle iniziative volte a ripubblicizzare il soggetto in argomento per come manifestato nella citata DGR 210/2021, in che misura le note criticità finanziarie del gestore stesso impattano sul bilancio regionale e come si intendono risolvere;
2) la strategia, gli obiettivi perseguiti e il piano di investimenti in relazione alla volontà manifestata dal Presidente della Giunta Regionale per la costituzione di una multiutility per i servizi a rete;
3) il piano di azioni che si intende avviare in relazione al percorso organizzativo attivato dall’Azienda Speciale Consortile “Acque Pubbliche della Calabria”;
4) se sia in atto un’adeguata informativa e interlocuzione con l’Ente di Governo d’Ambito (AIC) e se sia stata definita la tempistica relativa al percorso di costituzione dell’istituendo ‘gestore unico integrato’ in ossequio a quanto definito dai dispositivi di legge in vigore;
5) il piano di interventi, gli obiettivi e le risorse che si intendono predisporre e destinare in relazione all’accesso ai fondi resi disponibili dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) stante l’urgenza formulata dal cronoprogramma operativo dello stesso Piano.

A. BRUNI, N. IRTO, D. TAVERNISE

INTERROGAZIONE N. 22 DEL 02/02/2022 - Tamponi gratuiti per gli alunni delle scuole dell’infanzia

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
-il Consiglio dei Ministri il 7 gennaio 2022 ha approvato il DECRETO-LEGGE N.1 avente ad oggetto: “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID- 19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore;
-l’articolo 5 al comma 1 del DECRETO-LEGGE “ assicura, sino al 28 febbraio 2022, l’attività di tracciamento dei contagi da COVID-19 nell’ambito della popolazione scolastica delle scuole secondarie di primo e secondo grado … mediante l’esecuzione GRATUITA di test antigenici rapidi per la rilevazione di antigene SARS-Cov-2 … sulla base di idonea prescrizione medica rilasciata dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, presso le farmacie …;
-giorno 15 gennaio 2022 con apposita comunicazione della Vice Presidente della Giunta Regionale, la Regione Calabria ha adottato il DECRETO-LEGGE n.1 del 7 gennaio 2022 rendendo disponibile la funzionalità per la richiesta di tamponi gratuiti nelle scuole per tutti gli studenti;
Preso atto che: -il DECRETO-LEGGE N.1 del 22 gennaio 2022 non contempla la possibilità di tamponi gratuiti anche per gli alunni delle scuole dell’infanzia e della primaria, escludendoli e ponendo di fatto una ingiustificata discriminazione tra studenti, in quanto per ogni bambino vengono effettuati almeno due o anche più tamponi in presenza di sintomi o di malattia accertata;
-con il successivo DECRETO-LEGGE n. 4 del 27 gennaio 2022 il Governo ha disposto l’esecuzione gratuita di test antigenici rapidi per la rilevazione di antigene SARS-CoV-2 anche alla popolazione scolastica delle scuole primarie (art. 30 comma 2);
-Il Commissario Straordinario, Generale ... , ha emanato una circolare per l’esecuzione del DECRETO-LEGGE 27 gennaio n. 4 con cui si precisa che l’articolo 30 comma 2 si applica fino al 28 febbraio 2022 secondo la procedura disciplinata dall’articolo 5 del DECRETO-LEGGE 7 Gennaio 2022, n.1;
-il DECRETO- LEGGE N.1 del 7 Gennaio 2022 e il DECRETO-LEGGE N.4 del 28 gennaio 2022, tuttavia, non prevedono la possibilità di tamponi gratuiti per gli alunni delle scuole dell’infanzia dove, peraltro, il rischio di contagio è maggiore perché la vaccinazione o non è prevista oppure è poco diffusa. TUTTO CIO’ PREMESSO SI INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Per sapere:
Quali provvedimenti intende assumere per superare questa discriminazione al fine di garantire, nell’ottica del potenziamento delle attività di contact tracing e di testing, lo stesso trattamento anche agli alunni della scuola dell’infanzia.

A. BRUNI, N. IRTO, D. TAVERNISE

   

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