Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00843 Pubblicato il 9 gennaio 2024, nella seduta n. 142 Nicola Irto cofirmatario

Al Presidente del Consiglio dei ministri. -
Premesso che:
la festività del Capodanno anche nel 2024 è stata accompagnata dalla tragica conta dei feriti e dei morti. L’ultimo giorno del 2023 ha registrato 274 persone ferite e una donna uccisa ad Afragola, in circostanze ancora da verificare;
tra i feriti, 262 sono rimasti infortunati a causa dei fuochi d’artificio e dei petardi, di cui 27 con ferite gravi come lesioni agli occhi, fratture e amputazioni di mani e dita, mentre 12 sono i casi di persone colpite da armi da fuoco;
eventi che, come ogni anno, vedono un grande impegno delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, che sono dovuti intervenire in 703 incendi riconducibili a tali festeggiamenti;
tutte le amministrazioni, sia centrali che locali, si attivano in corrispondenza di tale festività per dissuadere e prevenire atti irresponsabili che mettono a repentaglio la incolumità e la stessa vita dei concittadini, con mirati interventi di sequestro di materiale pirotecnico o l’emanazione di specifiche ordinanze di divieto di utilizzo di detto materiale;
l’importanza di tali attività preventive è volta anche all’affermazione di una cultura del rispetto per il prossimo, scongiurando ogni atto sconsiderato che può trasformare un giorno di festa in tragedia;
da questo punto di vista è indispensabile che tutti coloro che ricoprono cariche pubbliche, in particolar modo se di rilievo nazionale, agiscano con senso di responsabilità e in coerenza con tali valori;
secondo quanto si apprende dagli organi di informazione, durante un veglione a Rosazza, in provincia di Biella, la pistola di proprietà del deputato Emanuele Pozzolo ha esploso un colpo e ha ferito un giovane, genero di uno degli agenti della scorta del sottosegretario Andrea Delmastro, che insieme ad altri aveva organizzato una festa familiare, alla quale erano presenti anche diversi minori, nella sede della locale pro loco e che avrebbe invitato Pozzolo;
secondo quanto dichiarato al quotidiano il “Corriere della Sera” dal sottosegretario Delmastro: “Chi era presente mi ha raccontato che aveva tirato fuori l’arma, una pistola grande quanto un accendino, per mostrarla. Poi è partito il colpo, accidentalmente”, pertanto, la pistola sarebbe stata mostrata pubblicamente, un comportamento che, come poi provato dai fatti, appare assolutamente imprudente;
l’onorevole Pozzolo ha negato di aver sparato il colpo, che sarebbe partito accidentalmente mentre altri ne erano in possesso, e secondo quanto riportato da organi di stampa si sarebbe sottoposto al test dello STUB, per rilevare l’eventuale presenza di polvere da sparo, nella mattinata del 1° gennaio, dunque diverse ore successive ai fatti e rifiutando comunque di consegnare gli abiti indossati durante il veglione, appellandosi all’immunità parlamentare;
sempre secondo quanto riportato da diversi organi di stampa la prefettura di Biella avrebbe revocato il porto d’armi rilasciato all’onorevole Pozzolo, mentre la procura avrebbe aperto un fascicolo d’indagine nei confronti del medesimo per lesioni aggravate e omessa custodia di armi;
al di là della reale dinamica dei fatti, che sarà accertata dagli organi inquirenti, appare certamente censurabile il gesto di portare ed esibire una pistola carica durante una festa o, addirittura, consegnarla a terze persone;
se rappresentanti delle istituzioni si abbandonano a gesti tanto sconsiderati, diventa sempre più difficile convincere i cittadini a non compiere, anche solo per imprudenza, azioni che possono mettere a rischio la vita propria e altrui;
considerato che nello scorso dicembre è stato presentato al Senato della Repubblica un disegno di legge a prima firma di un senatore esponente di Fratelli d’Italia, che reca modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, consentendo anche ai sedicenni di andare a caccia e dunque di portare legittimamente un'arma. Sul tema è finanche intervenuto il Ministro dell’agricoltura, Lollobrigida, chiedendo il ritiro del provvedimento,
si chiede di sapere:
quali siano le opinioni della Presidente del Consiglio dei ministri in merito ai fatti esposti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, di carattere normativo e amministrativo intenda assumere, in relazione a comportamenti così sconsiderati, che coinvolgono i soggetti sopra indicati e che hanno visto l’utilizzo di armi, per di più alla presenza di minori;
quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, intenda assumere in rapporto a comportamenti tanto pericolosi che sembrano coinvolgere, tra gli altri, rappresentanti di Governo, anche al fine di garantire il rispetto di una postura istituzionale da parte di tutti i suoi esponenti;
quali iniziative intenda intraprendere al fine di scoraggiare la pericolosa tendenza ad esaltare l’uso delle armi e la loro diffusione.

Allegati:
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Interventi per la trasparenza della spesa dei fondi del Pnrr - INTERROGAZIONE N. 97 DEL 04/11/2022

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
- che i fondi messi a disposizione dal Pnrr rappresentano un’opportunità di sviluppo irripetibile per la Regione Calabria;
- che alcuni dei bandi fin qui emanati non hanno avuto la pubblicità necessaria per fare in modo che la partecipazione potesse essere la più estesa possibile innescando spesso anche la polemica politica;
- che la trasparenza per finanziamenti nevralgici per il futuro della Calabria deve essere massima;
- che, in alcune regioni italiane, come l’Emilia Romagna, è stato attivato un portale ad hoc nel quale trovare tutte le informazioni relative al Pnrr, ai bandi, alle risorse disponibili, agli stati di avanzamento e a tutti gli interventi posti in essere. Considerato che: - appare indispensabile e urgente dotare la Regione Calabria di ogni strumento per rendere il più trasparente tutta la procedura di messa a terra delle risorse disponibili del Pnrr;
Tutto ciò premesso e considerato interroga il Presidente della Giunta Regionale
Per sapere:
- quali iniziative la Giunta intenda intraprendere per aumentare la pubblicità e la trasparenza in ordine alla spesa dei fondi del Pnrr e se sia stata valutata la possibilità di dedicare al Pnrr un portale esclusivo da mettere a disposizione di tutti i calabresi.

D. BEVACQUA, E. ALECCI, F. IACUCCI, N. IRTO, R. MAMMOLITI

INTERROGAZIONE N. 67 DEL 21/07/2022 - Revoca finanziamento attività di bonifica da amianto e interruzione monitoraggio della qualità dell’aria

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
Considerato che: - recentemente è stata pubblicata su alcuni organi di stampa la notizia che il Governo Nazionale ha revocato alla Regione Calabria un finanziamento già concesso di 43 milioni di euro;
- questi fondi erano stati inizialmente destinati per il piano di bonifica dall’amianto dei soli edifici pubblici e successivamente, considerate le difficoltà riscontrate nell’utilizzo da parte di alcune Regioni, ne è stata rimodulata la destinazione per interventi generali di bonifica sempre dall’amianto;
- la revoca da parte del Ministero della Transizione Ecologica sembrerebbe sia dovuta alla mancata comunicazione nei termini da parte della Regione Calabria della volontà di continuare a utilizzare tali risorse per la nuova destinazione. Rilevato che: - nell’ultimo periodo, la rete regionale di centraline per il controllo della qualità dell’aria della Calabria sembrerebbe non stia più trasmettendo i risultati alla rete nazionale;
- tale interruzione di comunicazione di dati potrebbe essere stata determinata dal mancato rispetto di alcuni impegni contrattuali verso la società privata che gestisce il servizio, in particolare il mancato pagamento dei corrispettivi economici e il mancato rinnovo del contratto;
- l’interruzione del flusso continuo di dati relativi alla qualità dell’aria comporta una carenza tale da rendere difficile, se non impossibile, monitorare in modo adeguato lo stato dell’ambiente in Calabria, così determinando gravi conseguenze per la salute dei cittadini;
- la gravità dell’interruzione del servizio di monitoraggio della qualità dell’aria potrebbe, inoltre, comportare l’apertura di una procedura di infrazione con notevoli ripercussioni nei confronti della Regione. Tutto ciò premesso e rilevato interrogano il Presidente della Giunta regionale, anche nella qualità di titolare della delega all’Ambiente,
Per sapere:
- le ragioni della mancata comunicazione nei termini da parte della Regione Calabria della volontà di continuare a utilizzare le risorse in conseguenza della nuova destinazione di interventi generali di bonifica da amianto e quali iniziative si intendano avviare per permettere il recupero di tali somme di fondamentale importanza per la nostra regione, essendo numerosissimi i siti presenti sul territorio che necessitano di interventi di bonifica da amianto;
- le motivazioni del mancato rinnovo del contratto con la società privata di gestione del servizio di monitoraggio regionale della qualità dell’aria, che ha determinato la grave omissione di comunicazione dei dati alla rete nazionale, e quali interventi si intendano attuare per ripristinare con assoluta celerità il funzionamento della rete dei rilevatori della qualità dell’aria della regione Calabria.

21/07/2022
N. IRTO, F. IACUCCI, E. ALECCI, D. BEVACQUA, R. MAMMOLITI

 

INTERROGAZIONE N. 64 DEL 14/07/2022 - Livelli di assistenza nella Piana di Gioia Tauro

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
- le condizioni del comparto sanitario pubblico nell’Area Metropolitana di Reggio Calabria sono da tempo caratterizzate, per fatto notorio, da innumerevoli criticità;

- in particolare, l’area tirrenica a nord del capoluogo (Piana di Gioia Tauro e territori preaspromontani) risentono di una oramai risalente carenza di strutture, strumenti e personale;
- l’iter per l’edificazione del Nuovo Ospedale della Piana, da realizzarsi in Palmi, ha avuto inizio il 7.12.2007 con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma tra Ministero della Salute e Regione Calabria, finanziato mediante D.P.C.M. 11.12.2007 “con somma urgenza”;
- si è giunti al bando di gara il 1° agosto 2011, dopo 3 anni e 7 mesi;
- il contratto per la costruzione del nosocomio con la società Tecnis è stato stipulato l’8 maggio 2015, dopo 3 anni e 9 mesi;
- il progetto definitivo e l’indizione della conferenza dei servizi risalgono all’8 novembre 2018, ossia 3 anni e 6 mesi dopo il precedente atto;
- il 30 ottobre 2019 la società D’Agostino è subentrata quale concessionario a Tecnis;
- l’11 febbraio 2021 si è conclusa la conferenza dei servizi;
- in esito alla stessa è emersa la necessità di rimuovere alcuni tuboli di irrigazione di dichiarato interesse archeologico;
- inoltre, permangono sul sedime due elettrodotti per la rimozione dei quali è intervenuta apposita convenzione tra Regione Calabria e Rete Terna il 22 ottobre 2020, nonostante lo studio di fattibilità relativo a tale intervento risalga al 20 luglio 2017;
- a distanza di 14 anni dall’inizio dell’iter, il R.U.P. per la Regione Calabria, riscontrando una nota trasmessa dall’Associazione ProSalus di Palmi, in data 12 gennaio 2022 ha rappresentato che la consegna dei lavori non potrà avvenire senza che siano definite le vicende inerenti le problematiche su terre e rocce da scavo, lo spostamento degli elettrodotti, gli adeguamenti prescritti in sede di Conferenza dei Servizi, l’approvazione del Progetto Definitivo e, successivamente, del Progetto Esecutivo;
Considerato che: - nel Programma Operativo 2022-2025 del Commissario ad Acta per il Piano di Rientro, si prevede l’approvazione del progetto esecutivo entro il mese di agosto 2023 ed un avanzamento fisico pari al 75% dei lavori contrattuali entro la fine del 2025, con ultimazione dei lavori e collaudo entro la fine del 2026;
- l’intera rete di assistenza territoriale nella fascia tirrenica reggina, nella Piana e nei territori pre-aspromontani risente di uno stato di emergenza costante, dovuto alla carenza di personale ed al deficit strumentale e strutturale;
- a riprova di ciò, nell’ottobre 2021 è stata disposta la chiusura del Pronto Soccorso di Gioia Tauro;
- nel mese di febbraio 2022, nell’ambito della mappa degli interventi definita dall’ASP di Reggio Calabria si è previsto che l’ex Ospedale “Pentimalli” di Palmi, oggi Casa della Salute, venga riconvertito in Casa di Comunità;
- il 25 giugno 2022 l’ASP di Reggio Calabria ha disposto il reclutamento di specialisti ambulatoriali interni per tutte le strutture di propria competenza;
- alla fine di giugno 2022 molti reparti dell’Ospedale Santa Maria degli Ungheresi di Polistena – unica struttura spoke del territorio – sono stati chiusi e gli interventi chirurgici sospesi;
- all’inizio di luglio anche il Pronto Soccorso di Polistena è rimasto privo di personale, tanto che la Commissaria Straordinaria dell’ASP di Reggio Calabria ................. ha sentito il dovere di indossare il camice e coprire un turno;
- con provvedimento del 10 luglio 2022, prot. n. 34841, il Collegio di Direzione dell’ASP di Reggio Calabria ha disposto la chiusura dei Punti di Primo Intervento di Palmi, Scilla ed Oppido Mamertina, trasferendo temporaneamente il personale medico presso il Pronto Soccorso del nosocomio di Polistena;
- in sostanza, l’intero comparto sanitario dell’area di riferimento è cronicamente sguarnito e non è in grado di garantire i livelli di assistenza essenziali;
- tale condizione tende a peggiorare, quanto agli effetti, in ragione del fisiologico aumento della popolazione che si registra in estate nei territori di riferimento;
- peraltro, proprio l’area costiera della Città di Palmi (frazioni Tonnara, Pietrenere, Scinà) – che nel periodo estivo è popolata da migliaia di persone in ragione dei flussi turistici territoriali, nazionali ed internazionali – è completamente sprovvista di qualsivoglia minimo presidio;
Tutto ciò premesso e considerato interrogano il Presidente della Giunta Regionale, anche n. q. di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Sistema sanitario nella Regione Calabria

Per sapere:
- se è a conoscenza dei fatti su esposti;
- quali azioni intenda intraprendere per garantire i livelli di assistenza nella Piana di Gioia Tauro, nella fascia Tirrenica Reggina e nei territori preaspromontani;
- se intenda adottare provvedimenti per la riapertura immediata ed il potenziamento del Punto di Primo Intervento di Palmi;
- se intenda adottare provvedimenti per la realizzazione in concreto della Casa di Comunità di Palmi;
- se intenda adottare provvedimenti per istituire un pur minimo presidio sanitario presso l’area costiera della Città di Palmi;
- quali azioni intenda intraprendere per velocizzare l’iter di realizzazione dell’Ospedale della Piana in Palmi.

14/07/2022
E. ALECCI, D. BEVACQUA, F. IACUCCI, N. IRTO, R. MAMMOLITI

INTERROGAZIONE N. 58 DEL 20/06/2022 - Attivazione microcredito regionale FROIS per il sostegno alle imprese

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
- in data 07.12.2018 la Giunta regionale, ai sensi del Regolamento UE n. 1303/2013 art.37, con deliberazione n.617 ha istituito il Fondo Regionale Occupazione, Inclusione e Sviluppo (FROIS), uno strumento finanziario con dotazione iniziale di 20.000.000,00 di euro a valere sulle risorse del POR FESR-FSE 2014-2020, finalizzato al sostegno sia dell’occupazione che dell’inclusione sociale attraverso il finanziamento di due prodotti: il Microcredito per l’Occupazione e l’Inclusione (MOI) e il Prestito Partecipativo per il sostegno alle imprese sociali;
- con la suddetta D.G.R. n. 617/2018 è stato anche approvato lo schema di accordo di finanziamento con Fincalabra S.p.A., in qualità di Organismo delegato per la gestione e il funzionamento del FROIS, ai sensi dell’art.38 del Regolamento UE n.1303/2013;
- in attuazione del Fondo Regionale Occupazione, Inclusione e Sviluppo (FROIS) e in particolare del Microcredito per l’Occupazione e l’Inclusione (MOI), la Regione Calabria in data 15.07.2019 pubblica un avviso in preinformazione per la concessione di aiuti sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato con una dote finanziaria pari a € 10.000.000,00, con l’obiettivo di sostenere gli investimenti per la creazione di nuove imprese o il rafforzamento di imprese esistenti;
Rilevato che: - nel mese di aprile 2022 la Regione Calabria ha pubblicato due nuovi avvisi per l’attivazione dello Strumento finanziario del FROIS: l’ Avviso pubblico Linea 1 che prevede il sostegno agli investimenti per la creazione di nuove imprese e l’Avviso pubblico linea 2 per il sostegno alle Imprese Sociali;
- con deliberazione di Giunta n. 88 del 05.03.2022, la Regione Calabria ha confermato la società Fincalabra S.p.A. quale soggetto gestore per l’esecuzione del FROIS, in conformità con le disposizioni di cui all’Art. 38 del Regolamento UE n. 1303/2013 e quindi come società responsabile della gestione di entrambi gli avvisi suddetti;
Considerato che: - l’avviso in preinformazione della Regione Calabria del 15.07.2019 era rivolto principalmente alle imprese esistenti sul territorio regionale, in particolare alle imprese in difficoltà, come quelle cosiddette non bancabili, prevedendo la concessione di finanziamenti a tasso agevolato per sostenere gli investimenti per il loro rafforzamento;
- l’avviso che la Regione Calabria ha pubblicato nello scorso mese di aprile, relativo all’attivazione del FROIS Linea 1, si rivolge invece agli investimenti per la creazione esclusivamente di nuove imprese ed esclude tout court il finanziamento alle imprese già esistenti;
- gli accordi di finanziamento stipulati tra la Regione Calabria e Fincalabra S.p.A. per la gestione del FROIS e approvati rispettivamente dalle deliberazioni di Giunta n. 617/2018 e n. 88/2022, includono due documenti di Valutazione ex ante, stilati ai sensi dell’art. 37 del Regolamento UE n. 1303/2013, le cui conclusioni e raccomandazioni devono essere tenute in considerazione nella gestione dello strumento finanziario del FROIS;
- entrambi i documenti di Valutazione si basano sull’analisi della situazione del sistema produttivo calabrese, delle imprese regionali e del sistema creditizio ed evidenziano un ritardo delle imprese calabresi non solo rispetto alle zone più industrializzate del Paese ma anche rispetto alle altre regioni del Sud Italia, e in particolare rilevano come, secondo i recenti rapporti della Banca d’Italia, “l’accesso al credito in Calabria sconti maggiori interessi e rischi rispetto alla media nazionale” riferendosi a quello calabrese come a un “tessuto produttivo che vive in una condizione di persistente stretta creditizia” a causa dei rigidi parametri esistenti per l'erogazione del credito alle imprese da parte degli istituti bancari, caratterizzato da “imprese mediamente più piccole, tecnologicamente meno evolute e con minore capacità di raggiungere la domanda estera di quelle nazionali ed europee” trattandosi spesso di “micro-imprese anche sul modello dell’impresa familiare”;
- tra le raccomandazioni contenute nei documenti di Valutazione ex ante risultano pressanti e inderogabili sia la facilitazione dell’accesso ai finanziamenti, in particolare per quegli imprenditori che hanno difficoltà ad accedere al credito tradizionale, sia la necessità di incrementare le competenze per rendere le imprese più competitive;
- il microcredito è lo strumento finanziario principale per rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria e sociale, favorendo la realizzazione di nuovi investimenti, in particolare per quelle imprese cosiddette non bancabili, che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale e quindi in condizioni di svantaggio;
- il periodo di crisi economica acuta che stiamo attraversando, a causa dei rincari, come quello del costo dell’energia, legati in parte alla guerra in Ucraina, ma soprattutto a una congiuntura internazionale negativa iniziata ben prima, ha determinato l’aggravarsi delle condizioni delle imprese in difficoltà, alcune delle quali si erano appena riprese dai contraccolpi delle misure adottate per il contenimento della diffusione della pandemia da Covid-19;
- molte delle imprese in difficoltà esistenti sul territorio calabrese, specie se piccole e piccolissime, non riescono ad accedere al credito tradizionale per finanziare i propri investimenti o semplicemente per restare sul mercato e, laddove non riescano a ottenere un sostegno economico attraverso gli strumenti regolari diventano facili prede dell’usura;
- la chiusura di imprese risulterebbe in un aumento del bacino dei disoccupati, dei cassaintegrati e dei percettori di altre misure di sostegno economico;
Tutto ciò premesso e considerato interrogano il Presidente della Giunta regionale
Per sapere:
- le ragioni della mancata attivazione dell’avviso che la Regione Calabria in data 15.07.2019 ha pubblicato in preinformazione in attuazione del Fondo Regionale Occupazione, Inclusione e Sviluppo (FROIS) e in particolare del Microcredito per l’Occupazione e l’Inclusione (MOI);
- le motivazioni dell’esclusione delle imprese esistenti dalle agevolazioni di finanziamento previste dall’Avviso pubblico Linea 1 che la Regione Calabria ha pubblicato nel mese di aprile c.a. per l’ attivazione del FROIS;
- quali interventi si intendono attuare affinché la Regione Calabria si doti di uno strumento di finanziamento rivolto alle imprese già esistenti sul proprio territorio, in particolare alle imprese che si trovano in condizioni di svantaggio e con difficoltà di accesso al credito, per impedirne la chiusura, ricordando che spesso queste imprese sono piccole e piccolissime, condotte da giovani e da donne.

20/06/2022
N. IRTO, F. IACUCCI, E. ALECCI, D. BEVACQUA, R. MAMMOLITI

   

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