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Dettagli: | Pubblicato: 05 Aprile 2019

La Sacra effigie della Madonna della Consolazione irradierà presto ancora più luce. I lavori di restauro della Vara della Patrona di Reggio sono stati infatti inseriti nell'ambito degli interventi sui beni culturali oggetto della delibera della giunta regionale, approvata nei giorni scorsi e presentata ieri a Catanzaro. La Giunta regionale ha inserito matedì scorso nel programma di finanziamento, nato dopo l'intesa tra il Ministero dei Beni culturali e la Regione, lo stanziamento di 120mila euro per “curare” la Vara.

Irto e i portatori
Il via libera all'intervento (che sarà programmato dopo le feste mariane di quest'anno), fortemente sollecitato dall'associazione Portatori della Vara, ha ricevuto la spinta determinante da parte del presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, il quale, da sempre, è legato da un rapporto speciale alla Madonna della Consolazione. «Era un dovere che sentivo sia come devoto e sia come reggino, prima ancora che da rappresentante delle istituzioni», afferma Irto che poi aggiunge: «Da tanti anni, ormai, l'associazione presieduta da Gaetano Surace, che ringrazio per l’attenzione e l’amore che nutre verso l'Effigie della Madre della città, sollecitava il restauro della Vara, che è patrimonio del popolo reggino. Adesso tutto ciò è finalmente possibile. E ringrazio il segretario generale per la Calabria del Mibact, Salvatore Patamia, per aver lavorato con noi in questi anni e concorso al raggiungimento di questo straordinario risultato».

Identità reggina
In tutti questi anni, e non solo in occasione delle Feste mariane, il rappresentante politico della città si è sempre speso per sostenere uno dei simboli della comunità reggina. «La Madonna della Consolazione – spiega ancora il Presidente del Consiglio regionale – è un elemento fortissimo della nostra identità. Credo che lo spirito più autentico della mia città possa essere colto nella sua essenza proprio nel periodo di festa che, ogni anno va dal secondo sabato di settembre al martedì successivo. Giorni nei quali si riscopre una dimensione di forte spiritualità, ma avviene anche quello che da sempre definisco una sorta di “miracolo secolare”, cioè la capacità di Reggio e dei reggini si riscoprirsi comunità coesa e unita attorno alla sua Patrona. Tra l'altro, attraverso la vicenda storica dell'Eremo e dei frati cappuccini si impara a conoscere una parte significativa della storia stessa della nostra città».

Procedura concertata
L'atto assunto dalla giunta regionale rappresenta l'ultimo tassello della procedura concertativa tra i due livelli di governo, quello del Mibact e quello calabrese, per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. Ammontano a 2 milioni di euro le opere finanziate per la città attraverso il Fondo di sviluppo e coesione, il Por Calabria 2014-2020 e il Patto per la Calabria, sottoscritto all'epoca del governo guidato da Matteo Renzi. «Grazie a queste misure – aggiunge il presidente Irto – ci sarà davvero la possibilità di mettere a sistema le risorse culturali del territorio, anche ai fini di una valorizzazione turistica dell'intera Calabria. Esiste un turismo culturale e religioso che abbiamo iniziato a intercettare e che, nel tempo, dovrà rappresentare un obiettivo imprescindibile per Reggio. In questi anni, un ruolo fondamentale è stato svolto dal Museo archeologico nazionale che ha conosciuto un impulso formidabile dopo la sua ristrutturazione. Adesso, con queste operazioni di “maquillage ”, saranno restituite piena fruibilità e bellezza ad alcuni insediamenti che appartengono alla nostra storia e, al tempo stesso, sarà incrementata l'attrattività turistica della città». Irto crede molto nel binomio turismo-cultura: «Siamo figli della Magna Graecia: abbiamo un ruolo storico da svolgere e un orgoglio da riscoprire» .

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