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Dettagli: | Pubblicato: 27 Marzo 2019

Finalità
Sulla base del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (Decreto Legislativo 42/2004) il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha facoltà di concorrere alla spesa sostenuta dal proprietario, possessore o detentore di un bene culturale per l'esecuzione di interventi conservativi o di restauro per un ammontare non superiore alla metà della stessa. Se gli interventi sono di particolare rilevanza o riguardano beni in uso o godimento pubblico, il Ministero può concorrere alla spesa fino al suo intero ammontare.

Beneficiari
Tutti i soggetti possessori, detentori o proprietari di beni culturali. Possono usufruire degli incentivi, di norma, unicamente gli interventi su beni sottoposti a notifica di vincolo diretto di tipo storico-artistico.

Campo di intervento progetti
Per restauro si intende l'intervento diretto sul bene attraverso un complesso di operazioni finalizzate all'integrità materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali. Nel caso di beni immobili situati nelle zone dichiarate a rischio sismico in base alla normativa vigente, il restauro comprende l'intervento di miglioramento strutturale.

Agevolazioni
L'agevolazione si compone di due tipologie di contributo tra loro cumulabili: un contributo a fondo perduto fino al 50% dell'importo degli interventi, a cui si aggiunge un contributo in conto interessi fino ad un massimo del 50% dell'ammontare degli interessi.

Spese ammissibili
Per entrambe le richieste di contributo, sono finanziabili lavori concernenti esclusivamente il restauro e la conservazione degli immobili, ivi incluse le opere di consolidamento. Sono ammissibili anche i costi inerenti la predisposizione degli impianti di tipo tradizionale, quali ad esempio impianto idrico, igienico-sanitario ed elettrico e le spese tecniche relative alle opere di restauro e conservazione, come ad esempio le parcelle professionali e altri oneri accessori.

Presentazione delle domande
Il progetto dei lavori deve essere preventivamente autorizzato, ai sensi dell'art. 21 del digs 42/04, dalla Soprintendenza di settore. La documentazione progettuale, da allegare alla domanda, dovrà essere presentata dal proprietario o detentore del bene, secondo la modulistica in uso presso la Soprintendenza regionale. Contemporaneamente alla presentazione del progetto per l'autorizzazione dei lavori deve essere richiesta l'ammissibilità dell'intervento ai contributi statali. In caso positivo il proprietario viene invitato a presentare formali istanze in bollo, per ogni tipo di contributo a cui voglia accedere, vale a dire il contributo in conto capitale e il contributo in conto interessi.

Scadenza
30 Settembre di ogni anno.

Allegati:
Accedi a questo URL (http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1240240310779_codice2008.pdf)Codice dei beni culturali e del paesaggio DL 42 del 2004[Codice dei beni culturali e del paesaggio DL 42 del 2004]296 kB