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Dettagli: | Pubblicato: 10 Giugno 2017

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, ha posto formalmente all’esame della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative, che si è riunita a Roma, la questione della tutela delle minoranze linguistiche presenti nel territorio regionale. La conferenza ha approvato un ordine del giorno, dopo aver esaminato due documenti ufficiali proposti dai consigli del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, rispettivamente sul rischio del depotenziamento della sede regionale Rai e sulla necessità di rinnovare la convenzione Stato – Rai riguardo ai programmi in lingua minoritaria.
Durante i lavori, il presidente Irto ha ricordato di aver scritto al Governo nazionale, evidenziando come “la Calabria sia stata sempre esclusa dalla convenzione Stato – Rai sulle minoranze linguistiche”. Il presidente del Consiglio regionale ha sottolineato “la necessità di garantire anche alle comunità gracanica, arbereshe e occitana presenti sul territorio calabrese la possibilità di usufruire di programmi in lingua minoritaria, come avviene in altre regioni d’Italia grazie alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico e il concessionario del servizio pubblico radiotelevisivo”.
In questo quadro, Irto ha chiesto e ottenuto che, nell’atto di indirizzo approvato ieri dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee, fossero espressamente richiamate le tre minoranze linguistiche presenti in Calabria. “È nostro dovere – ha affermato a margine dei lavori il presidente dell’Assemblea calabrese – creare le condizioni, contrattuali e finanziarie, per garantire la produzione di programmi in lingua minoritaria da parte del servizio pubblico, a tutela di un patrimonio culturale e antropologico che non possiamo correre il rischio di disperdere”. Irto ha spiegato: “Esiste già una convenzione in atto tra lo Stato e la Rai: sarebbe auspicabile ottenere questo risultato fin da subito, accedendo alla ripartizione delle necessarie risorse già adesso, senza attendere la stipula del nuovo contratto di servizio. In caso contrario, infatti, si correrebbe il rischio di finire alle calende greche e forse di sciupare una grande opportunità. Sappiamo che da parte della sede regionale della Rai calabrese – ha aggiunto Nicola Irto – c’è una forte sensibilità su questo versante. Peraltro, in regioni come la Calabria, nelle quali è indispensabile l’impegno per la salvaguardia di ben tre diverse minoranze, si avverte la necessità di rafforzare, in termini di risorse e di organico, la sede regionale della Rai, secondo una logica anticiclica e diamentralmente opposta rispetto ad ipotesi di razionalizzazione organizzativa che qui non poggiano su nessun presupposto”.
Irto ha concluso: “Auspico che l’impegno della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative possa essere coronato da un successo che costituirebbe la concreta realizzazione di un principio che non possiamo lasciare inattuato. La tutela delle minoranze linguistiche è infatti sancita dall’articolo 6 della Costituzione, richiamata dallo Statuto della Regione e attuata da una legge nazionale, la 482 del 1999, che purtroppo rispetto alla Calabria è rimasta lettera morta per oltre 18 anni. È arrivato il momento di porre fine a questo stato di inerzia, anche nella consapevolezza che non mancherà la necessaria attenzione da parte del governo nazionale”.