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Dettagli: | Pubblicato: 21 Maggio 2015

Con 165 voti favorevoli, 49 contrari e 18 astenuti l'assemblea del Senato ha approvato il ddl sugli ecoreati. Il provvedimento ritorna ora in terza lettura alla Camera.
"Mi ero impegnato a portare a termine il ddl due anni fa, da ministro dell'Ambiente". Così il Guardasigilli, Andrea Orlando, a proposito del disegno di legge Ecoreati, sul quale il ministro esprime "enorme soddisfazione" per un testo "equilibrato" che consente alle imprese "di essere soggetto partecipe per il recupero ambientale e per trasformare la nostra economia in un'economia ecosostenibile".
Conversando con i giornalisti dopo l'approvazione in Aula del Senato del ddl, il Guardasigilli ha evidenziato come: "è un ottimo provvedimento che mette insieme una maggioranza più ampia rispetto a quella rappresentata nel governo e rappresenta un'ottima risposta alle molte ferite del nostro Paese in ambito ambientale. E' la migliore risposta politica a vicende ambientali, come ad esempio quella di Eternit. Un processo come quello sarebbe stato completamente diverso se questa norma fosse stata già approvata".
Per il presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera e primo firmatario della proposta di legge che istituisce nel Codice penale i nuovi delitti contro l'Ambiente, Ermete Realacci "si avvicina il traguardo di rendere le nostre normative adeguate ai sempre più diffusi reati contro l'ambiente e la salute dei cittadini. Un obiettivo atteso da tempo e per cui si sono battute con forza alcune delle maggiori associazioni italiane, come Legambiente e Libera che da ultimo hanno anche lanciato un appello sottoscritto da migliaia di persone. Crimini, quelli contro l'ambiente, odiosi e molto pericolosi, basti pensare che stando al rapporto Ecomafia di Legambiente fruttano alla malavita organizzata circa 15 miliardi l'anno".
Realacci spiega: "con questo provvedimento sul rafforzamento dell'azione penale in ambito ambientale frutto di un'ampia convergenza, si introducono dunque nuovi strumenti che renderanno più efficace il contrasto alle illegalità e alle ecomafie.
La legge sugli ecoreati prevede tra l'altro un innalzamento delle pene con il raddoppio dei tempi di prescrizione e una prescrizione legata alla durata degli effetti dell'inquinamento, l'introduzione nel nostro codice penale dei reati di inquinamento ambientale, disastro ambientale e traffico di materiale radioattivo.
Introduce poi il cosiddetto ravvedimento operoso, che prevede sconti di pena per chi provvede alla messa in sicurezza e alla bonifica dei luoghi, e l'obbligo al ripristino dei luoghi in caso di condanna o patteggiamento. Ora è importante che la Camera dia nel più breve tempo possibile e senza cambiare neanche una virgola il via libera definitivo al testo della legge così come approvato dal Senato. Perché in futuro non ci siano più casi Eternit o Bussi". 
Chiara Braga, responsabile Ambiente della segreteria PD, ribadisce: "E' una notizia molto positiva, anche alla luce delle importanti correzioni introdotte nel corso dell'esame in Aula, in particolare con la cancellazione della non punibilità per i reati colposi. L'introduzione nel codice penale di reati di estrema gravità, come il disastro e l'inquinamento ambientale, è la risposta migliore, anche se tardiva, all'impegno che ci eravamo assunti con le vittime di vicende terribili come quelle dell'Eternit.
L'equilibrio trovato nel testo, con misure che rendono attuabile il ripristino ambientale e premiano con riduzioni di pena il ravvedimento operoso, rispondono anche ai timori espressi da una parte del mondo imprenditoriale; strumenti più efficaci per il contrasto degli illeciti ambientali sono infatti una garanzia per tutti, cittadini e imprese sane del Paese.
Ora siamo fiduciosi che quello alla Camera sia il passaggio definitivo e porti in tempi rapidi all'approvazione di una legge attesa da oltre vent'anni".