«Il governo Occhiuto si basa su effetti speciali e sul racconto edulcorato della realtà calabrese La nostra visione si fonda sulle grandi sfide da vincere: spopolamento, lavoro vero e sanità»

Senatore Irto, come si vede la Calabria da Palazzo Madama?
«Io preferisco vederla e viverla da vicino. Torno nel territorio, mi confronto con i cittadini, ne ascolto la voce, ne raccolgo i bisogni. Purtroppo, in Parlamento e a Palazzo Chigi il centrodestra non vede Reggio e non vede il Sud. Mancano provvedimenti strutturali dello Stato e tutti sanno che c’è l’esigenza di ridurre i divari tra il Mezzogiorno e il Settentrione. Ma il governo Meloni è a trazione leghista, come conferma l’insistenza cieca e sorda sull’autonomia differenziata, bocciata dalla Consulta». Il sen. Nicola Irto, segretario regionale del Pd, ama pianificare il futuro (sarà una deformazione professionale visto che è architetto) e per questo parte sempre da un’analisi molto realistica.

I problemi più evidenti della Calabria?
«Tanto per cominciare, prosegue il commissariamento del Servizio sanitario calabrese. Per superarlo va azzerato il pregresso, visto che dal ’99 la Regione ha avuto minori trasferimenti statali rispetto ai fabbisogni di salute dei residenti: siamo a oltre 3 miliardi in meno, a partire dal 1999. Nell’ultima legge di Bilancio, poi, a parte qualche intervento, non sono state stanziate risorse per la Calabria: né per l’assunzione dei tirocinanti, né per colmare il disavanzo sanitario, né per la viabilità, la mobilità, l’Alta velocità ferroviaria, le imprese, il lavoro e la lotta alla ’ndrangheta. Anzi, sono state levate risorse preziose per lo sviluppo e la coesione, a riprova di un fatto: il governo attuale considera la Calabria un serbatoio di voti. Si è chiuso un anno ricco di problemi e se ne apre un altro con lo stesso carico».

Al 2025 i calabresi chiedono lavoro, salute e infrastrutture…chiedono troppo?
E’ proprio quello che chiediamo noi per tutti i calabresi, dentro il Parlamento e nelle piazze. In quanto alla necessità di creare lavoro, la fiscalità di vantaggio promessa con la Zes Unica si è rivelata un bluff, come avevamo de-nunciato in tempi non sospetti. Oltre-tutto, sempre restando sulla Zes, le richieste di autorizzazione per nuovi stabilimenti produttivi hanno subito grossi ritardi sul piano burocratico, e noi l'abbiamo contestato chiedendo risposte, che il governo non ha dato. Altra questione di grande rilievo è la totale mancanza di un Piano di sviluppo per il Sud, in particolare per la Calabria, che purtroppo resta tra le ulti-me regioni d'Europa, per condizioni socio-economiche. Il governo delle destre non ha memoria, non ha visione e non ha coraggio. E all'interno della sua maggioranza c'è stato il tentati-vo, sul finire del 2024, di privatizza re la gestione dell'acqua. Per fortuna, siamo riusciti a bloccarlo come opposi-zioni. La risorsa idrica, anche con riferimento alla Calabria, è un tema di primaria importanza, soprattutto di fronte al cambiamento climatico».

A Capodanno Reggio ha mostrato il suo volto migliore entrando nelle case degli italiani, ma il 2024 ha detto anche che è l’ultima città d’Italia per qualità della vita.
«Il posizionamento in classifica riguardava l'intera provincia, non la città. Vero è che diversi territori hanno difficoltà oggettive, che non si possono negare e per cui proponiamo soluzioni concrete. Ma va anche detto che queste statistiche si basano su parametri che spesso non tengono conto di aspetti rilevanti delle realtà meridionali: la bellezza dei luoghi, il senso di comunità, l’umanità delle persone. La promozione del territorio è molto importante, ma in parallelo bisogna risolvere le grandi questioni: dalla mancanza dell’acqua in tutta la regione al disastro sanitario e alla marginalità socio-economica. Le destre usano lo spettacolo per rinviare a oltranza la soluzione dei problemi. Ecco perché serve un nuovo governo, che abbia la volontà e la capacità di affrontare la nuova questione meridionale, che poi è legata alla desertificazione dei territori, quindi alla perdita del lavoro e dei servizi: scolastici, sanitari...».

Per quale motivo la Regione non ha dato ieri e non dà oggi deleghe e funzioni alla Città Metropolitana che le attende dal 2016?
Si era avviato un percorso di confronto tra la Regione e la Città metropolitana, poi fermatosi per responsabilità della destra che governa la Calabria da cinque anni. Tradiscono Reggio per pura lotta politica.

Il Ponte sullo Stretto si farà o è solo propaganda salviniana?
«Intanto, per pura propaganda elettorale. Salvini ha imposto il dirottamento sull’infrastruttura di enormi risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione di Calabria e Sicilia: sono le risorse che dovevano servire a migliorare gli asili nido, le scuole, le strade interne e altri interventi primari. Mentre si discute di aspetti tecnici e procedurali del Ponte, ai calabresi e ai siciliani mancano collegamenti ferroviari e stradali indispensabili. Dunque, tutto fumo e niente arrosto, ma sulla pelle dei cittadini. Continueremo a batterci per i trasporti, la viabilità e la mobilità, perché il territorio calabrese non sia scollegato all’interno e verso l’esterno. Il Ponte leva risorse essenziali alla crescita dei territori e alla mobilità sostenibile. Questo è innegabile, ma Salvini recita a soggetto, con la complicità di quasi tutti i suoi alleati».

Il prossimo anno si voterà a Reggio per il rinnovo del Consiglio comunale di Reggio e del Consiglio regionale. Saranno elezioni per pochi intimi?
«Con il Pd calabrese, lavoriamo in tutti i territori per costruire insieme alle altre forze progressiste una proposta politica ampia e forte, che sappia affrontare le questioni primarie sul futuro dei giovani, sul Welfare, sull’innovazione, sulla sostenibilità, sui servizi essenziali e sullo sviluppo reale dei territori».

Roberto Occhiuto ha detto che si ricandiderà a presidente della Calabria. Voi siete pronti alla sfida? E il candidato presidente sarà dem o pentastellato?
Si tratta di una sfida elettorale fra due visioni, due prospettive politiche diametralmente opposte.
Quella della destra si basa sugli effetti speciali, sul racconto edulcorato della realtà, sulla finzione scenica, ostinata e irrefrenabile. La nostra visone è, invece, fondata sulle grandi questioni. Anzitutto lo spopolamento, la fuga di giovani e famiglie, l’esigenza di creare lavoro vero e stabile, il recupero della sanità affinché sia più efficace e per tutti. La sanità calabrese vive il momento peggiore in assoluto. E’ l’aspetto più grave è che, mentre nel centrodestra imperversano i selfie e le dirette di autocelebrazione sui social, nelle aree montane della regione si muore per ritardi assurdi nei soccorsi, la prevenzione oncologica è ai minimi storici dal Pollino fino allo Stretto, le liste d’attesa si allungano, l’emigrazione sanitaria cresce, il personale in pensione non viene rimpiazzato, l’emergenza-urgenza ha una carenza cronica di medici, l’assistenza pediatrica ha criticità enormi e non ci sono investimenti per l’assistenza ospedaliera e per quella territoriale, per la diagnostica e la sanità di base. Oltretutto, la spesa lievitata senza alcun ritorno in termini di salute. La nostra visione, poi, considera anche la tutela dell’ambiente, l’efficienza della pubblica amministrazione, la garanzia dei servizi e dei diritti insopprimibili. Siamo allora diversi rispetto al centrodestra, perché ci occupiamo del merito delle questioni. Proprio per questo, dobbiamo avere intelligenza e coscienza: uniti vinciamo. Per questo dovremo fare, tutti insieme, delle scelte di qualità e cambiamento.

Considerando che alle ultime elezioni amministrative avete sempre vinto (Cosenza, Vibo, ecc.) sarà più facile vincere a Reggio o alla Regione?
«Sì, la vittoria nelle città capoluogo di Provincia conferma quanto dicevo: battiamo sempre le destre, quando siamo uniti e puntiamo su qualità e cambiamento. Che vuol dire dialogo costante con la società civile, rigenerazione della politica, collaborazione, fiducia, credibilità, metodi e obiettivi democratici. Le destre, invece, pensano al potere per il potere».

Gazzetta del Sud, venerdì 10 gennaio 2025

   

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