Nicola Irto - Interrogazioni
Al Ministro dell'istruzione e del merito. -
Premesso che:
il decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito dalla legge 29 luglio 2024, n. 106, ha previsto che, in deroga al termine ordinario del 31 agosto 2024, al fine del raggiungimento degli obiettivi previsti dalla riforma del PNRR, le procedure assunzionali del personale docente sono completate entro il 31 dicembre 2024 attingendo anche alle graduatorie pubblicate dopo il 31 agosto 2024, comunque non oltre il 10 dicembre 2024, dei concorsi PNRR;
i vincitori dei concorsi assumono servizio presso la sede individuata entro 5 giorni dall’assegnazione;
la legge ha previsto che i docenti, eventualmente beneficiari per l’anno scolastico 2024/2025 di un contratto a tempo determinato su posto vacante nella medesima regione e classe di concorso per la quale sono risultati vincitori, sono confermati su tale posto;
la conferma riguarda quindi esclusivamente chi è già in servizio nella medesima regione e per la stessa classe di concorso;
la legge non fornisce i dettagli su come operare in questa casistica. Al riguardo sono teoricamente possibili due opzioni: la conferma sul medesimo posto solo per l’anno scolastico 2024/2025 (per ragioni di continuità), consentendo comunque ai “vincitori” già in servizio sulla stessa classe di concorso di scegliere la provincia e il posto che poi andranno effettivamente a ricoprire dal 2025/2026 oppure la conferma sul medesimo posto in via definitiva al 2024/2025, senza quindi possibilità di partecipare alle operazioni di individuazione della provincia o sede;
i primi avvisi pubblicati dagli uffici scolastici di Lombardia e Veneto vanno nella direzione della seconda opzione. Infatti negli avvisi si legge che “i docenti inclusi nelle graduatorie dei vincitori delle procedure concorsuali di cui sopra che hanno stipulato, per l’anno scolastico 2024/2025, un contratto a tempo determinato su posto vacante nella medesima regione e classe di concorso, sono confermati ex lege su tale posto, per costoro le funzioni di scelta della provincia non saranno aperte e la nomina in ruolo avverrà con decreto di questa Direzione generale, con il quale si darà altresì atto della sussistenza del presupposto applicativo della norma sopra citata, con conseguente conferma sul posto ove stanno svolgendo la supplenza annuale”;
dunque, alcune regioni hanno stabilito di confermare sul posto che occupano solo i vincitori che sono già nella provincia richiesta per prima, purché occupino già o un posto al 31 agosto ovvero uno dei posti accantonati per consentire le nomine da concorso, e ciò a prescindere dalla loro posizione nella graduatoria di merito. Questa previsione ha impedito di confermare chi è stato nominato su un posto al 30 giugno (perché non è utilizzabile per le immissioni in ruolo) e chi voleva spostarsi dentro la provincia per avvicinarsi al comune di residenza;
si segnala il grave vulnus di aver cambiato le regole una volta terminate le procedure dell’ultimo concorso e l’assoluta incongruità che si determina nel non seguire quanto stabilito nella graduatoria di merito;
considerato che:
attualmente sono 64.156 i posti liberi, ma si possono fare al massimo 45.924 assunzioni; 18.232 posti sono andati a supplenza in attesa del nuovo concorso previsto per ottobre-novembre;
si segnalano in molte regioni del Nord problemi relativi alla carenza di docenti: mancano posti da coprire, con le criticità maggiori che riguardano, appunto, i posti accantonati per i vincitori di concorso: si può chiamare il sostituto fino all’arrivo dell’avente diritto, ma non tutti accettano non conoscendo le tempistiche;
il Ministro in indirizzo in numerose dichiarazioni ha assicurato che l’avvio dell’anno scolastico sia partito in modo ordinato,
si chiede di sapere:
quali azioni il Ministro in indirizzo intenda attivare per far fronte a tali evidenti criticità che stanno generando problemi alle scuole, alle famiglie, agli studenti e ai docenti;
se non ritenga che le dichiarazioni pronunciate nelle scorse settimane siano in netto contrasto con ciò che sta accadendo nelle procedure di immissione in ruolo dei docenti.