Nicola Irto - News
Continua la levata di scudi da parte del Partito democratico contro la riorganizzazione dei Reparti prevenzione crimine calabresi, che secondo alcune voci prevede la chiusura dei presidi di Vibo, Siderno e Rende e lo spostamento in una sede unica a Catanzaro.
«Nel 2013 - dichiara Irto - veniva spostato a Vibo, oggi dopo 11 anni con un colpo di pena non si può cancellare una struttura che è un presidio in un territorio complicato che ha bisogno sempre di più di riaffermare i principi di legalità e che lo Stato è presente. Qui abbiamo una minoranza, la ‘ndrangheta, e su quella bisogna fare fronte comune e lo Stato non può indietreggiare». Per Irto un’eventuale chiusura sarebbe «un messaggio sbagliato. È importante non solo mantenere questo presidio, ma anche rilanciarlo dal momento che non c’è ad oggi una governance». A tal fine è stata presentata un’interrogazione a Piantedosi.
«Io ho messo nero su bianco l’importanza di questa struttura. La soluzione - a concluso il senatore Irto - la deve trovare lui, noi abbiamo chiesto di assumersi la responsabilità di non chiuderlo perché significherebbe indietreggiare».