«Costruire il progetto della Calabria del futuro». Sarà questo l’obiettivo della conferenza programmatica del Pd della Calabria in programma il 19 e 20 aprile a Soveria Mannelli, all’Officina della Cultura. A illustrare i temi che saranno al centro della due giorni di convention, alla quale è attesa anche la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein, il segretario regionale del Pd calabrese Nicola Irto, affiancato dallo “stato maggiore” del partito. In una conferenza stampa al Lanificio Leo di Soveria Mannelli, Irto ha anzitutto ricordato come la conferenza programmatica sia «il frutto del percorso di coinvolgimento di tutto il partito allineandolo all’attività del gruppo parlamentare e del gruppo regionale che ha elaborato un “Libro bianco” che entrerà nel documento finale della conferenza programmatica. Vogliamo che il partito si muova assieme. Mi chiedevo, perché facciamo questa conferenza visto che le elezioni regionali non so o vicine? Ma la domanda è: cos’è un partito, è un comitato elettorale – e forse anche noi siamo apparsi così – oppure dev’essere continuamente al lavoro e alzare l’asticella d’impegno, anche dell’opposizione? Io penso che un grande partito politico deve porsi un’ambizione più ampia, alzare l’asticella, porsi il dubbio, le domande su come governare la regione e come dare una proposta complessiva alla Calabria. La conferenza – ha aggiunto Irto – è il frutto di un percorso complesso: dovevamo farla a gennaio ma il percorso ha richiesto il coinvolgimento del partito ma anche della società sociale».

«Costruire il progetto della Calabria del futuro»
Irto ha poi parlato di «un esperimento, è la prima volta che si fa una conferenza programmatica in Calabria. Il risultato di questo appuntamento sarà un documento di prospettiva del governo di questa regione, che significa che il Pd mette in campo, accanto all’opposizione, anche delle proposte, partendo dai tantissimi dati drammatici che offriremo ai tavoli. Per sintesi offro tre: negli ultimi 20 anni Pil continua a scendere, checché ne dica Occhiuto, continua a salire il tasso di disoccupazione e infine i 300 milioni di mobilità passiva sanitaria. Questi tre dati – a cui potremmo aggiungerne altri – sono drammatici: da qui siamo partiti per dare risposte complessive in termini di proposte su lavoro, sulle infrastrutture, sulla sanità. Il documento finale di sintesi dei tavoli vuole essere il progetto della Calabria del futuro: è un elemento di innovazione politica in Calabria e anche l’alternativa giusta al populismo mediatico del presidente della Regione. Segnalo – ha proseguito il segretario del Pd calabrese – che il presidente di Regione, che ogni giorno fa slogan, ha fatto un solo atto vero, la riorganizzazione della rete ospedaliera, peccato che dopo pochi giorni ha dovuto fare dietrofront perché aveva fatto un casino. Rispetto al populismo mediatico del presidente di regione c’è un partito che in tutte le sue componenti, anche varie e diverse e plurali com’è il nostro, prova a dare una risposta complessiva, a partire dal luogo scelto, il Lanificio Leo, abbiamo deciso di venire qui in un’area interna, perché le aree interne rappresentano la maggiore parte della Calabria. Anche questo è un segnale della nostra attenzione contro il fenomeno dello spopolamento. Per noi sarebbe stato più facile chiuderci in un bell’hotel in un’area urbana, abbiamo invece puntato su un luogo così per rappresentare l’importanza delle aree interne, perché c’è una Calabria diversa e migliore che produce anche nelle aree interne, qui c’è anche un altro fiore all’occhiello calabrese, come Rubbettino». Secondo Irto «la conferenza programmatica non si concluderà il 20 aprile: dopo il 20 faremo la campagna elettorale ma divulgheremo il documento anche negli appuntamenti estivi. Dobbiamo far diventare questo appuntamento un appuntamento stabile e annuale, come impegno per ii nostri iscritti ma per la Calabria intera, al di là di è il segretario o la segreteria pro tempore, ma una grande comunità politica che si autodetermina, si autogestisce senza i colonelli che vengono qui a dirci cosa fare com’è avvenuto nel passato, una comunità che decide le proprie sorti e che deve avere la capacità di darsi una programmazione. Io – ha sostenuto il segretario del Pd calabrese – sono convinto che con tutte le difficoltà e le discussioni – noi siamo un partito plurale, ampio, grande – ci possiamo riuscire».

«Il 19 e 20 aprile punto di partenza e non punto di arrivo»
Irto ha poi osservato: «Se vogliamo non solo provare a governare la Calabria ma anche a dare una prospettiva di futuro ala Calabria – se abbiniamo ai dati anche le politiche nazionali devastanti come l’autonomia differenziata – e la prospettiva per la Calabria non è positiva, un grande partito deve assumersi la responsabilità di una proposta e di una battaglia che culminerà anche nelle Regionali e costruisce tassello dopo tassello la Calabria del futuro, un partito che si carica una proposta forte, di cambiamento e anche di rottura anche sul piano delle proposte, la Regione ha bisogno di uno shock, perché così com’è non ha funzionato, se i dati sono quelli nessuno si salva. Inutile fare retorica, un partito che decide di mettere in campo le proposte, ha il coraggio delle scelte e la forza di spiegare ai cittadini accettando la sfida. La conferenza programmatica del 19 e 20 aprile non è un punto di arrivo ma di partenza per la Calabria»

Corriere della Calabria del 06 aprile 2024

   

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