Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00982 Pubblicato il 22 febbraio 2024, nella seduta n. 162 - Nicola Irto cofirmatario

Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:

il sistema “NoiPA”, nei primi mesi dell’anno, effettua per molti dipendenti pubblici il conguaglio IRPEF relativo al periodo corrispondente all’anno solare precedente sulla base delle ritenute d’acconto operate mensilmente nel corso dell’anno solare precedente e l’imposta effettivamente dovuta sull’ammontare complessivo degli emolumenti erogati nell’anno precedente;

tale operazione deve essere effettuata entro il 28 febbraio di ciascun anno e il datore di lavoro che utilizza il sistema NoiPA ha il compito di ricalcolare l’IRPEF e le detrazioni spettanti al lavoratore, sulla base delle retribuzioni effettivamente corrisposte nel corso dell’anno e dei dati comunicati dal lavoratore stesso, quali ad esempio il numero dei familiari a carico e le eventuali spese deducibili o detraibili;

si tratta, di fatto, di un ricalcolo delle imposte IRPEF e dei contributi INPS dovuti da dipendenti sulla base del reddito effettivamente percepito nell’anno d’imposta;

dalle operazioni di calcolo e pagamento può risultare un credito a favore del dipendente, se l’imposta complessivamente dovuta è inferiore al totale delle ritenute già operate nei singoli periodi; in questo caso le maggiori ritenute applicate nell’anno sono rimborsate direttamente al dipendente amministrato nel mese di febbraio, oppure un debito, se l’imposta complessivamente dovuta è superiore al totale delle ritenute già operate nei singoli periodi; in tal caso le ritenute a debito sono trattenute nel cedolino del mese del conguaglio;

molti dipendenti pubblici, i cui stipendi sono gestiti dal sistema NoiPA, così come avvenuto in anni passati, si troveranno nella busta paga di febbraio 2024 a sostenere un conguaglio fiscale che in molti casi rischia di falcidiare le loro retribuzioni, per effetto delle insufficienti trattenute effettuate durante l’anno, generando un debito fiscale elevato, con l’impossibilità di rateizzarlo;

tale problema è acuito, inoltre, dal ritardo con cui vengono erogati i trattamenti accessori, lasciando numerosi dipendenti pubblici senza stipendio o con emolumenti di importo irrisorio;

le richieste delle singole amministrazioni per rateizzare il debito fiscale di questi dipendenti pubblici, consentito in 5 rate per tutti gli altri contribuenti, non sono allo stato attuale possibili per coloro che sono gestiti dal sistema NoiPA, il che si riverbera pesantemente sui dipendenti pubblici con i redditi più bassi e sulle loro famiglie,

si chiede di sapere:

quali iniziative intenda adottare il Ministro in indirizzo, e in che tempi, per risolvere le problematiche esposte;

se non ritenga opportuno adottare tempestivamente misure che consentano anche ai dipendenti pubblici, i cui stipendi sono gestiti dal sistema NoiPA, di rateizzare in 5 rate il debito fiscale a seguito del conguaglio effettuato nel mese di febbraio.

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