Nicola Irto - Interrogazioni
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Premesso che:
l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, in data 29 marzo 2022, ha approvato il Piano di azione italiano sulla “Child Guarantee” (Garanzia infanzia), in attuazione della Raccomandazione del 14 giugno 2021 sul Sistema di garanzia europeo per i bambini e i ragazzi vulnerabili;
a seguito della validazione da parte della Commissione, il suddetto Piano è ad oggi operativo, con un finanziamento europeo di 635 milioni di euro, pari al cinque per cento del Fondo sociale europeo plus;
il benessere dei bambini e dei ragazzi, per la prima volta, è al centro di una Strategia nazionale complessa, che trova i suoi assi portanti nel 5° Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 2022 e, appunto, nel Piano di azione italiano sulla “Child Guarantee”;
il Piano prevede, tra i suoi obiettivi, l’aumento dei posti a tempo pieno nei nidi e la cancellazione progressiva delle rette per la loro frequenza; l’aumento del servizio di refezione a scuola con la progressiva riduzione delle contribuzioni da parte delle famiglie ai costi di gestione del servizio di mensa e l’estensione delle fasce di gratuità; maggiori interventi finalizzati a rafforzare il benessere psicosociale di bambine e bambini, preadolescenti e adolescenti; più attenzione fin dai primi giorni di vita al benessere delle bambine dei bambini; maggiore sostegno ai minorenni che vivono in contesti di povertà materiale, abitativa, relazionale ed affettiva o che vivono in situazioni di fragilità, come molti minorenni provenienti da contesti migratori o come minorenni con disabilità o che vivono in alcune aree del Paese con pochi servizi, a partire dal Sud;
in data 7 marzo 2023, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in risposta all’interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00469 depositata alla Camera dei deputati sullo stato di attuazione del Piano, ha dichiarato che “(….) che il Governo, sin dal suo insediamento, ha posto in essere attività volte a perseguire gli obiettivi del Piano per migliorare l'accesso e aumentare la partecipazione ai servizi da parte dei minorenni in difficoltà e delle loro famiglie, ponendo anche un'attenzione specifica verso coloro che vivono svantaggi particolari. In tale direzione, proseguono le attività di attuazione del Piano attraverso specifici gruppi appositamente costituiti. Nel mese di aprile del 2023 si concluderà la terza fase del programma pilota della Child Guarantee. In particolare, il 19 aprile 2023 è convocato il Comitato di sorveglianza per gli adempimenti di rito e nel quale ci sarà un primo confronto sugli interventi da attivare”;
la risposta non ha dato indicazioni di merito precise rispetto ai temi posti dall’interrogante;
considerato che:
nei giorni scorsi Anna Serafini, coordinatrice nazionale per l’Italia della Child Guarantee, ha dichiarato di considerare esaurito il suo incarico in ragione delle mancate risposte da parte del Governo alle ripetute sollecitazioni per adottare “rapide decisioni che non pregiudicassero l'attuazione del Piano e per scongiurare il rischio di non poter accedere ai finanziamenti europei”;
la ex coordinatrice nazionale, che ha assunto l’incarico a titolo gratuito, mettendo a disposizione la sua grande competenza in materia, ha descritto un quadro allarmante che rischia seriamente di vanificare un piano che è stato molto apprezzato a Bruxelles e approvato dalla Commissione europea senza alcuna modifica (…) “non posso non esprimere la preoccupazione per il rischio che l’assenza di decisioni e i conseguenti ritardi del paino compromettano politiche essenziali per bambini adolescenti e famiglie”;
ritenuto che:
il Ministro Fitto nel corso dell’informativa resa al Parlamento sullo stato del PNRR ha dichiarato che fra i 27 obiettivi del PNRR da realizzare entro il 30 giugno 2023 “ci sono alcuni obiettivi da rimodulare tra cui la realizzazione degli asili nido e scuole dell’infanzia”;
il PNRR ha stanziato 4,6 miliardi di euro per quella che è considerata una delle misure economiche più importanti del piano: dovrebbero essere costruiti 1.857 nuovi asili nido e 333 scuole dell’infanzia. L’obiettivo dichiarato in fase di negoziazione del piano è di garantire complessivamente 264.480 nuovi posti entro la fine del 2025;
il Governo ha annunciato di voler rilanciare la natalità e il sostegno alle famiglie con figli, anche di fronte al calo demografico italiano culminato nel 2022 nel record negativo di appena 392.000 nuove nascite;
tuttavia, in modo contraddittorio con gli intenti dichiarati, sta rischiando di perdere le risorse necessarie a implementare servizi educativi per l’infanzia che sono indispensabili anche per sostenere la genitorialità,
si chiede di sapere:
in quale fase si trovi il processo di implementazione del Piano di azione italiano sulla “Child Guarantee”;
a che punto siano le interlocuzioni con la Commissione europea sul tema;
quale sia il piano operativo e le tempistiche previste per la realizzazione del Piano stesso e quali siano i successivi passaggi previsti ai fini dell’ottenimento dei finanziamenti europei;
quali siano gli esiti dell’incontro del Comitato di sorveglianza per gli adempimenti di rito.