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Dettagli: | Pubblicato: 13 Maggio 2015

Proposta di Legge - Istituzione del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale

La Regione Calabria, nonostante svariate proposte depositate nelle precedenti consiliature, è una delle poche regioni italiane ancora priva della figura del “Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale”, essenziale per contribuire ad affrontare con senso di umanità e giustizia le continue emergenze del settore carcerario e per garantire condizioni detentive dignitose, oggi purtroppo inaccettabili come denunciate dai ripetuti moniti delle più alte personalità, civili e religiose, e dalle pronunzie di condanna rimediate dall’Italia in sede europea.

La Regione Calabria, ad oggi, nel suo vasto territorio, presenta – oltre ai centri per minori, ai centri di identificazione ed espulsione ed alle strutture sanitarie per trattamenti obbligatori – numero 12 strutture penitenziarie attive (di cui 10 Case Circondariale e 2 di Reclusione). Di esse ben cinque, secondo i dati aggiornati al 31 luglio 2014 del Ministero della Giustizia, presentano popolazione detentiva in eccesso rispetto ai posti disponibili (tasso di sovraffollamento ricompreso tra il 105% ed il 140%).
Ancora, la Calabria, secondo l’XI rapporto sulla detenzione diffuso il 17 marzo 2015 dall’Associazione Antigone, risulta al sesto posto nella graduatoria regionale per residenza delle persone detenute (5,73%), mentre è al terzo posto per nascita della popolazione carceraria (6,96%, unitamente alla Puglia).
La figura del Garante, modellata alle diverse esperienze regionali, risulta essere quella di un riferimento diretto – senza sovrapposizione e/o supplenza all’autorità giurisdizionale – per tutti coloro che si trovano privati, per ragioni di giustizia, della libertà personale. Quindi, figura di mediazione, dotato di autorevolezza istituzionale, autonomo sia rispetto all’amministrazione penitenziaria, sia rispetto all’amministrazione giudiziaria, indipendente, in grado di intervenire, di propria iniziativa ovvero su richiesta, per migliorare le condizioni detentive e per consentire, all’interno delle stesse strutture, l’esercizio dei diritti essenziali dell’uomo (vita, dignità, salute, religione, famiglia, istruzione, formazione, lavoro, risocializzazione).
Un organismo in grado di vigilare ed osservare costantemente, in maniera ravvicinata e diretta, il mondo “oltre le sbarre”, che abbia la possibilità effettiva di segnalare eventuali violazioni di legge alle autorità, amministrative e giurisdizionali, competenti.
Allo stesso tempo, il Garante deve svolgere un ruolo di promozione, di stimolo e di diffusione culturale del rispetto e della tutela dei diritti delle persone che si trovano in stato detentivo e comunque limitativo della libertà personale.
Ogni iniziativa in grado di “umanizzare il carcere” è un contributo essenziale alla funzione risocializzante e rieducativa che la nostra Costituzione assegna alla pena, con conseguenti effetti positivi per l’individuo e per la società che anela maggiore sicurezza e coesione sociale.

Allegati:
Accedi a questo URL (http://www.consiglioregionale.calabria.it/hp4/contenuti/dett_istruttoriaI.asp?F_Legislatura=X&F_Numero=34&F_Tipologia_Atto=PL)Proposta di legge [Proposta di legge]10 kB