Legislatura 19ª - Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00251 - Pubblicato il 28 febbraio 2023, nella seduta n. 43 - Nicola Irto cofirmatario

Ai Ministri dell'economia e delle finanze, dell'ambiente e della sicurezza energetica e delle imprese e del made in Italy

Premesso che:
l'articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, stabilisce che, sino al 2025, i soggetti che sostengono spese per gli interventi rientranti nella disciplina prevista dall'articolo 119 possono optare, in luogo dell'utilizzo diretto della detrazione spettante, per la cessione di un credito d'imposta corrispondente alla detrazione;
la disciplina sulla cessione dei crediti di cui al suddetto articolo 121 è stata oggetto di numerose modifiche nel corso degli ultimi mesi, rese necessarie per rafforzare i presidi antifrode, in conseguenza delle quali sono emerse serie problematiche attuative con ricadute sia sulle piccole imprese che sulle famiglie e una drastica riduzione del numero dei cessionari disponibili, lasciando molto spazio ai «gestori energetici» nell'acquisizione dei crediti fiscali;
in molti casi i crediti fiscali maturati con l'esecuzione della prima «tranche» dei lavori, che la normativa vigente individua con il raggiungimento del 30 per cento dell'opera, e la loro successiva acquisizione da parte di istituti finanziari, non hanno più trovato la dovuta ricezione per le successive tranche da parte di banche e istituti di credito che avevano sottoscritto con i condomini o i proprietari di case unifamiliari i contratti di cessione dei crediti;
la situazione è resa ancor più grave a causa dell'improvvisa interruzione dell'acquisizione dei crediti fiscali da parte delle citate società energetiche. In tale contesto, a titolo esemplificativo, da più parti viene segnalato che la società ENEL X, una delle società energetiche attive nell'acquisizione dei crediti generati dagli interventi di efficientamento energetico degli edifici, ha improvvisamente chiuso le operazioni di acquisizione dei crediti già a fine novembre 2022, anche in relazione a lavori già avviati. Molte imprese e cittadini sono stati portati a conoscenza del congelamento dell'acquisizione dei crediti fiscali con una semplice e-mail, con la precisazione che il tutto vale sia per le opportunità già in essere sia per quelle nuove;
tale situazione ha dato luogo a due conseguenze:
la richiesta, da parte delle imprese coinvolte dal congelamento attuato da ENEL X, del saldo dei lavori svolti direttamente alle famiglie che hanno dovuto far fronte a pagamenti molto più consistenti rispetto a quanto prospettato nelle fasi di formulazione dell'intera operazione;
le imprese a cui ENEL X aveva concesso «plafond» di acquisizione crediti che ammontano anche a qualche milione di euro, non avendo la possibilità di cedere il credito maturato, sono state costrette a non avviare i lavori anche a fronte di significative spese sostenute per arrivare a delibere assembleari, produzione di progetti depositati presso gli enti comunali, sovente previa autorizzazione delle Soprintendenze, e comunicazioni di «inizio lavori»;
con il decreto-legge sugli incentivi fiscali, le misure del superbonus e gli altri incentivi fiscali, così come la cessione del credito, hanno subito un ulteriore blocco che rischia di aggravare ulteriormente la situazione descritta e provocare una grave crisi per il settore delle costruzioni e della relativa filiera, con conseguente fallimento di migliaia di imprese e la perdita di migliaia di occupati, nonché di mettere in seria difficoltà economica migliaia di famiglie,
si chiede di sapere:
quali iniziative i Ministri in indirizzo, ciascuno per quanto di competenza, intendano adottare per risolvere le problematiche descritte in premessa e per tutelare i proprietari di immobili e gli operatori del comparto edile che, a causa delle disposizioni che hanno portato al blocco della cessione del credito, si trovano oggi in gravi difficoltà;
quali iniziative intendano adottare al fine di consentire ai «gestori energetici» come ENEL X S.r.l. (società del Gruppo ENEL di cui lo Stato italiano è il principale azionista) di mantenere gli impegni assunti nei confronti delle imprese a cui avevano concesso «plafond» di acquisizione di crediti fiscali;
quali misure intendano adottare per garantire la continuità, il rafforzamento e una maggiore efficacia dei vigenti strumenti di finanziamento degli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare del Paese, e se intendano adottare misure volte a garantire la prosecuzione degli interventi di riqualificazione energetica e la rimozione di tutti gli ostacoli che attualmente bloccano la circolazione dei credili fiscali.

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