A settembre, bambine e bambini torneranno nelle scuole. Studieranno insieme, mangeranno insieme, giocheranno insieme. Compagne e compagni di classe, che però per la legge non sono uguali. Neanche se parlano la stessa lingua, ascoltano la stessa musica e hanno gli stessi sogni. Perché ancora oggi,i figli dei genitori stranieri incontrano barriere ingiustificate nell’accesso alla cittadinanza, anche quando sono nati in Italia, sono cresciuti in Italia e hanno studiato in Italia.

È il momento di introdurre una norma che non è solo civiltà: è prima di tutto buonsenso. Chi è figlio di genitori stranieri e completa un ciclo di studi in Italia diventa cittadino italiano: ne ha diritto, come ne ha diritto ciascuno di noi.

   

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