Nicola Irto - News
Venerdì 11 settembre, presso la sede nazionale del Partito Democratico, gli Innovatori Europei hanno incontrato, come già altre volte avvenuto in questi anni, le tante realtà del Mezzogiorno con cui dialogano sul progetto di rilancio del Meridione e per un suo nuovo protagonismo tra Europa e Mediterraneo.
Al convegno annuale “Per un Mezzogiorno protagonista tra Europa e Mediterraneo”, presenti anche amministratori, politici nazionali e locali, accademici, imprenditori, manager di aziende innovative italiane, si è discusso su come il Sud Italia possa ritrovare centralità nelle politiche del governo italiano ed in quelle europee.
L’iniziativa segue un percorso evolutivo, che era stato già anticipato dal seminario del 2013 “Progetti per un’altra Italia in Europa”, che avviava una riflessione sulla necessaria centralità dei Progetti in un Paese troppo fermo, e da quello del 2014 su “Infrastrutture e Logistica per lo sviluppo Euro Mediterraneo” che proseguiva il ragionamento concentrandosi sul gap infrastrutturale del Mezzogiorno quale opportunità per avvicinare culturalmente ed economicamente l’Europa al Mediterraneo.
Il Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, conclusi i lavori del coordinamento dei Presidenti dei Consigli del Sud, ha raggiunto la Sala delle Conferenze aggiungendo interessanti riflessioni sul perché oggi iniziative come queste siano necessarie e su quanto il tema Mezzogiorno sia e dovrà essere centrale nei mesi a venire.
“È giunto il tempo, ora, di rilanciare il progetto politico del Mezzogiorno - ha dichiarato Irto. Progettando, con la forza di un protagonismo sentito come necessario, assieme al Governo nazionale su temi importanti e mettendo in gioco le capacità, che pur abbiamo, di innovazione, idee e competenze, per definire una piattaforma politica e tecnica per il Sud del Paese. Per ripartire è necessario assumersi precise responsabilità politiche. Non solo per ciò che si farà in futuro, ma anche per ciò che è stato fatto in passato, determinando il mancato sviluppo delle regioni meridionali. Solo da questa sintesi, con uno sforzo collettivo, riusciremo ad emergere. Cambiando la nostra mentalità dell’agire pubblico - ha concluso il Presidente - e con uno svecchiamento della normativa che possa consentire di ammodernare i nostri territori e renderli competitivi con il resto dell’Europa”.
Al termine dei lavori, i presenti sono pervenuti alla necessità di proseguire nel lavoro di cooperazione sulle risorse e sui grandi progetti per lo sviluppo infrastrutturale immateriale e materiale e sul rilancio dell’imprenditorialità diffusa e di attrazione di nuovi talenti e investimenti, anche attorno allo sviluppo di nuovi poli economico – industriali internazionali nel Mezzogiorno. In tal senso, il movimento Innovatori Europei affiancherà la riflessione che il Governo sta avviando sul tema.