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Dettagli: | Pubblicato: 21 Dicembre 2021

La Consulta dem “scettica” sulle scelte adottate dal commissario-governatore. Irto: «Grandi perplessità su utilità legge istitutiva Azienda Zero»

«Pur condividendo gli elementi positivi, quale quello della centralizzazione dei concorsi di assunzione, eccezione fatta per le selezioni per le strutture complesse, si ravvede la necessità da parte del presidente di effettuare una operazione mediatica. Altri rimedi sicuramente più efficaci si sarebbero potuti adottare per raggiungere le finalità dichiarate dal presidente Occhiuto». È quanto afferma in un documento diffuso dalla Consulta Sanità del Pd a conclusione di una riunione, il presidente il capogruppo dem alla Regione, Nicola Irto, dedicata alle recenti leggi approvate in Consiglio Regionale sull’azienda Zero e sull’accorpamento del Pugliese Ciaccio con l’azienda Universitaria. In merito alla creazione dell’azienda zero in merito alla quale «la consulta ha espresso grandi perplessità sull’utilità della legge».

«Potenziare la Sua – è detto nel documento – avrebbe raggiunto lo scopo di razionalizzare gli acquisti centralizzandoli con i risparmi desiderati. Si sarebbe potuta creare l’Agenzia dell’emergenza per armonizzare e riorganizzare il 118 ed il sistema urgenza emergenza con univocità su tutto il territorio regionale. Esaminando la legge troviamo confusionarie alcune disposizioni: vengono spogliate le Asp dalle competenze sulla medicina territoriale che necessita, invece, di una maggior integrazione distrettuale per rispondere alle esigenze di un territorio orograficamente difficile quale quello calabrese. Anche il Dipartimento viene espropriato di alcune sue funzioni. Confusionario inoltre il sistema di controllo sull’Azienda Zero che in parte relaziona al direttore del Dipartimento ed in parte direttamente al Presidente».

«Il vero problema della governance della sanità calabrese – riporta il testo – è nella necessità di dotare urgentemente il Dipartimento del personale qualificato per fornire un valido supporto anche all’ufficio del Commissario. Siamo sicuri che alla fine questa legge creerà una serie di conflitti di competenze che rischiano di paralizzare le attività delle Asp. Diversa invece è la posizione sull’accorpamento delle due aziende ospedaliere del capoluogo di regione. La consulta vede positivamente l’accorpamento se lo stesso risponde alla logica di creare il grande centro di eccellenza al servizio dei calabresi, anche nell’esigenza di cercare di dare risposte adeguate alla richiesta di servizi sanitari adeguati e ridurre l’emigrazione sanitaria attraverso la creazione di reparti di eccellenza. Il problema non è la legge, bensì il protocollo di intesa tra Regione e Università, necessario un maggiore equilibrio e certamente l’istituzione del pronto soccorso a Germaneto».

Corriere della Calabria del 21 dicembre 2021

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